Saturday, December 21, 2024

È morto Gassman, Viva Gassman

 Riccardo III, Lo spettacolo grandioso che sta affascinando l’Italia da Nord a Sud

Riccardo III è un’opera di Shakespeare, difficile da seguire, tutti i protagonisti sono imparentati fra loro in qualche modo, seguire le loro vicissitudini, il chi è contro chi, è compito arduo anche per lo spettatore più attento.
La trama tuttavia è semplice: il fil rouge è la ricerca spasmodica del potere da parte di Riccardo III a tutti i costi, uccidendo e non in senso metaforico, chiunque si ponga sulla strada della propria ascesa al trono,siano questi anche due bambini, legittimi eredi.
Riccardo III fu portato in scena da Vittorio Gassman, con la regia di Luca Ronconi purtroppo non esistono filmati dell’epoca ma Alessandro Gassman ha un po’ stravolto il testo originale rendendolo più “popolare” nell’accezione più alta del termine, il teatro per tutti, compreso il prezzo del biglietto.
Sono parole sue, nella conferenza stampa tenutasi il giorno dopo lo spettacolo, Alessandro Gassman ha anche parlato della miserevole gestione della Cultura in Italia, di chi afferma che con la cultura non si mangia, dei teatri che si occupano, della mancanza di fondi, dei cinema che diventano supermercati e diventano orrendi multisala con la puzza di pop corn.

Gassman parla del suo impegno nel sociale soprattutto con Amnesty International, un grande uomo che è molto migliorato con il tempo, prerogativa delle persone intelligenti.
Ha parlato dell’infanzia “difficile” lui bambino che non capiva tutta quella “gente” a casa sua, quei discorsi difficili, ed erano i grandi attori e registi dell’epoca, lui invece preferiva stare con la mamma in Francia, la bellissima Juliette Mayniel.
Oggi il figlio di Vittorio è diventato un artista a tutto tondo, cinema, teatro, pubblicità e perché no, ha fatto il modello, un calendario mozzafiato che molte signore ricordano, assolutamente non volgare ma con una fotografia in B/N che lasciava molto alla fantasia.

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Riccardo III nasce anche dall’incontro con Vitaliano  Trevisan, letterato di grande levatura, gli attori sono tutti bravissimi e molto uniti, una piccola grande famiglia con cui ci si capisce al volo, sono a circa 200 repliche e richiestissimi da molti teatri.
Lo spettacolo dura due ore e trenta con intervallo ma è talmente bello e affascinante che magari, giustamente, sono gli attori a dover fare una pausa e non il pubblico totalmente preso da questa magia.

La troupe è formata da: Mauro Marino, Giacomo Rosselli Manrico Gammarota, Emanuele Maria Basso Sabrina Knaflitz, Marco Cavicchioli
Marta Richeldi, Sergio Meogrossi e con la partecipazione di Paila Pavese
 la scenografia gotica, meravigliosamente lugubre e tetra è di Gianluca Amodio
 i costumi sono di Mariano Tufano, alcuni bozzetti sono stati disegnati dallo stesso Gassman e postati con successo su Twitter.

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In sala stampa, si è dichiarato fan sfegatato dei film degli anni venti e Boris Karloff  un suo attore di culto, un regista che ama è Tim Burton, infatti Lord Buckingham assomiglia tantissimo al terribile barbiere Sweeney Todd.
Gassman racconta : “ abbiamo messo un po’ tutte le epoche, alcuni soldati ad esempio sono vestiti da nazisti”.
È la terribile metafora dell’orrore e del terrore, il potere uccide sempre e senza pietà, senza mai sporcarsi le mani, infatti Riccardo usa un feroce sicario, Sir James Tyrrel, che raramente ha sensi di colpa e che uccide quasi con gusto.

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Le musiche originali sono di Pivio & Aldo De Scalzi la straordinaria, incredibile,  efficientissima videografia è di Marco Schiavoni ed è meraviglioso quando la scienza serve il teatro un connubio eccellente e affascinante che arricchisce lo spettacolo.
Riccardo III di York è un personaggio realmente esistito, basso deforme si descrive così: « plasmato da rozzi stampi” e “deforme, monco”, privo della minima attrattiva per “far lo sdilinquito bellimbusto davanti all’ancheggiar d’una ninfa. »insomma si odia e chi si odia, odia!

Gassman è invece alto e di belle fattezze eppure questo geniale attore e regista si è trasformato in un orrendo personaggio con un arto che ricorda un artiglio steam punk, ogni volta che si siede, con grande difficoltà essendo storpio appunto, emette un urlo gutturale che gela il sangue nelle vene.
Riccardo III, in fondo le fonti storiche lo confermano, non fu in ogni caso peggiore per crudeltà da chi lo aveva preceduto, il potere e peggio il desiderio di potere, sono deleteri, producono malvagità e morte, il potere uccide anche oggi ovviamente e lo vediamo nelle cronache quotidiane pregne di storie disumane.
Riccardo è fratello di Giorgio che lo precede nella linea dinastica, corrompe un indovino e confonde suo padre Edoardo IV che fa rinchiudere suo figlio nella torre di Londra, sposa la fragile Lady Anna vedova di un Lancaster a cui ha fatto uccidere marito e padre.
Riccardo è furbo e senza scrupoli, si mostra devoto, innamorato, fragile e con il suo amico Enrico Stafford, secondo duca di Buckingham, trama per la successione al trono dopo la dipartita di Edoardo IV e di chiunque sia sulla sua strada verso il suo diventare re … eppure i suoi sonni sono frequentati da incubi, tutti i fantasmi di coloro che ha assassinato gli appaiono in sogno e gli urlano: “Dispera e muori” incubi terribili che annunciano la sua sconfitta.
Questi crimini non passano inosservati, quando Riccardo perde ogni tipo di appoggio, si trova ad affrontare il conte di Richmond, Enrico VII d’Inghilterra nella battaglia di Bosworth Field.
Qui infatti nel mezzo della battaglia sconsolato, solo, impaurito urla: “Un cavallo, il mio regno per un cavallo”.
Un dramma che gronda sangue e malvagità,  purtroppo attualissimo, uno spettacolo da vedere e che dà molti spunti di riflessione, intelligente, ottimamente curato e congegnato.

Da vedere assolutamente perché emoziona all’ennesima potenza, affascina lo spettatore, lo avviluppa in una ragnatela di morte e lo invita al disgusto per il potere. Grazie Signor Gassman, suo padre l’avrebbe applaudita, ne sono certissima.

Isabella Rossiello
Isabella Rossiello
Isabella Rossiello ha insegnato italiano ad Amburgo e Berlino. Tornata in Puglia si e` occupata di moda e grafica divenendo Co–titolare di Deus Ex Machina Pubblicità con sede a Bitonto, con il ruolo di Art Director, trasferendosi prima a Bratislava e poi a Cesena, dove tutt’ora vive e lavora come grafico e giornalista,

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