Wednesday, November 27, 2024

CHE FESTIVAL, IL “SANREMO 2024”! TUTTO GRAZIE ALLO SCUGNIZZO GEOLIER. PECCATO PER QUELLA FRASE INOPPORTUNA!

Penso che il 74esimo festival di Sanremo sarà ricordato soprattutto per il ciclone mediatico che forse inconsapevolmente ha creato un ragazzo di Napoli, prepotentemente talentuoso e per sua natura slegato da ogni regola canzonettistica. Emanuele Palumbo – alias Geolier – dal quartiere Secondigliano arriva a Sanremo con una sua composizione che già prima dell’esecuzione è riuscita a creare, per il modo sconsiderato in cui è stato scritto il testo, tutto il disappunto possibile e immaginabile tra i cultori della nostra lingua napoletana. Geolier, dotato di quella “intelligente furbizia” (dote innata in molti dei nostri ragazzi dell’estrema periferia che riescono così a neutralizzare lo squilibrio delle opportunità offerte ai giovani della metropoli), conscio del suo “diverso” talento e del potere mediatico che si è saputo creare, si è tirato fuori da ogni polemica ammettendo che il testo è scritto “malamente” perché non è facile scrivere la nostra “lingua” e confessa candidamente che “scrive il napoletano come lo parla”. È ovvio che, se avesse voluto, avrebbe potuto benissimo chiedere consiglio a qualcuno che sa come si scrive la “lingua napoletana”, ma lui ha seguito l’istinto della generazione a cui appartiene, che preferisce vivere di più secondo le proprie regole, che si nutre di internet e web, che vuole credere di sapere tutto di tutto… e poi alla fine magari si fa suddito di influencer che riescono a trasformare milioni di giovani in imitatori di scelte altrui. È un mondo nuovo dove ci si incontra con un messaggio e con un altro ci si lascia, dove se ti manca lo smartphone perdi ogni orientamento e sicurezza, dove ognuno si sente “maestro”, un mondo, insomma, che per molti aspetti non riesco più a sentire “mio”. Geolier a Sanremo si è comportato in modo ineccepibile, ha meravigliato tutti, peccato sia caduto nel tranello dell’odio quando rientrato nella sua Secondigliano, affacciato al balcone di casa per salutare quella miriade dei suoi fans che lo applaudivano, abbia pronunciato l’inopportuna frase: “Loro hanno fischiato me, noi fischiamo loro!”

Peccato! Ma tant’è! Buona fortuna, ragazzi di oggi!

Raffaele Pisani
Raffaele Pisanihttp://www.raffaelepisani.it/
Poeta in dialetto napoletano e saggista, Pisani ha pubblicato ben 29 libri.

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