Wednesday, December 4, 2024

INTERVISTA CON ERIC FEIGENBAUM AUTORE DEL LIBRO “PROFILES OF THE MANNEQUIN”

Eric Feigenbaum

Intervista di Anna & Maria Sciacca

L’Idea Magazine: A proposito dei modelli che vediamo oggi nelle vetrine dei negozi, ci sono meno manichini realistici e molti di più astratti o stilizzati, e riguardo alle fantastiche scenografie dentro le vetrine dei grandi magazzini degli anni cinquanta e sessanta, con i manichini in un performance set, oggi sono una rarità, cosa ha portato a questi cambiamenti?
Eric Feigenbaum: Poiché l’uso dei manichini astratti continua a superare l’uso dei manichini realistici nell’ambiente di vendita al dettaglio di oggi, sono entrambi preziosi strumenti di comunicazione. I manichini riflettono le nuove tendenze e i più recenti movimenti della moda. Tra i motivi per cui oggi vediamo più forme astratte è la facilità di vestirli e acconciarli: i commessi del negozio sono stati addestrati a vestirli. Inoltre il loro costo è conveniente, costano meno e sono più facili da riparare. Mentre la vendita al dettaglio continua ad evolversi, c’è un drammatico movimento dai manichini realistici ai manichini astratti e parzialmente astratti. I produttori di manichini che passarono alla progettazione di quelli astratti erano in una posizione migliore per servire i propri clienti e proteggere la solvibilità a lungo termine delle loro aziende. Inoltre, ci sono molte ragioni pratiche ed estetiche per il successo dei manichini astratti. Ancora più importante, gli astratti richiedono meno manodopera e manutenzione. Sono molto più facili da rifinire, senza preoccuparsi di parrucche e trucco. In passato, molte squadre di visual merchandising includevano un membro dello staff responsabile del trucco. Inoltre, i manichini realistici richiedono una migliore illuminazione.

Shop window by Eric Feigenbaum, Jurione Department Store, Ulsan South Korea
The book cover Profiles of the Mannequin by Eric Feigenbaum

L’Idea Magazine: Crei ancora delle scene con dei manichini per le vetrine dei negozi?
Eric Feigenbaum: Sono stato nella visual merchandising e nell’industria della progettazione di negozi per molti anni. Durante la mia carriera ho creato vetrine, progettato negozi e insegnato nel settore di educazione superiore ed ho lavorato come giornalista facendo reportage sul design e progettazione al dettaglio.

L’Idea Magazine: Il manichino scelto per la copertina del tuo libro, è un manichino di Ralph Pucci?
Eric Feigenbaum: La copertina del libro “Profiles of the Mannequin” presenta una manichino di Ralph Pucci dalla collezione “Inflate”.

L’Idea Magazine: Nel tuo libro ci sono foto di vari tipi di manichini? Per esempio i manichini di Ralph Pucci e altri brands?
Eric Feigenbaum: Molti brands sono rappresentati nel libro, includendo Ralph Pucci, Adel Rootstein, Hindsgaul, Patina V, Goldsmith, e Expor Manichini.

Eric Feigenbaum at Design & Desire, Fashion Week in Bogota, Colombia

L’Idea Magazine: Per un compratore nel business del manichino, cosa significa gestalt?
Eric Feigenbaum: I manichini sono  più che semplici appendiabiti, sono opere d’arte. L’acquirente di successo sa che essi riflettono l’immagine del marchio della loro azienda. Il processo di selezione è fondamentale. Bisogna scegliere il manichino giusto per proiettare adeguatamente le sfumature del brand del rivenditore. Ogni gesto compiuto da un rivenditore deve essere coerente con il messaggio che vuole trasmettere. I manichini sono una parte importante del dialogo tra rivenditore e cliente.

L’Idea Magazine: Oggi negli U.S.A. quali sono i più famosi marchi di produttori di manichini?
Eric Feigenbaum: Manix, Genesis, Fusion, Patina V, CNL, e Silvestri

L’Idea Magazine: Sul soggetto manichini, hai fatto anche uno studio riguardo alle tipologie e caratteristiche somatiche?
Eric Feigenbaum: I principali produttori di manichini hanno sviluppato un’estetica che li distingue dagli altri. I due che mi vengono in mente chiaramente sono Adel Rootstein e Ralph Pucci. Con Rootstein, era la sottile curva del collo, lo sguardo penetrante e la posizione della mano che nessun altro sembrava replicare. Sono state le sottigliezze distintive a etichettare Rootstein la “Rolls Royce” dei manichini. Pucci ha sempre osato differenziarsi con interpretazioni che elevavano chiaramente il manichino a opera d’arte.

L’Idea Magazine: Qualche volta ci chiediamo davanti alla vetrina di un negozio quando guardiamo la fisionomia di un manichino: chi l’ha fatto e quale è lo stile che l’ha ispirato?
Eric Feigenbaum: Le società di successo di manichini sono fedeli al loro marchio. Sviluppano stili e profili di manichini che sono memorabili e riconoscibili. I rivenditori di successo sceglieranno manichini che meglio rappresentano l’immagine del loro marchio. È importante per un fornitore di manichini produrre manichini che siano loro e solo di loro.

L’Idea Magazine: immaginiamo che ci sono molti marchi di produttori di manichini in tutto il mondo, forse un esperto può riconoscere quel marchio con quel tipo di manichino?
Eric Feigenbaum: Si, un esperto veterano riconoscerà il marchio del manichino immediatamente e capirà l’immagine che ogni marchio proietta.

L’Idea Magazine: In Italia abbiamo sentito parlare di un modello chiamato “Manichino che vede” che sarebbe in grado di leggere le caratteristiche delle persone che guardano la vetrina del negozio? Sai qualcosa di questi tipi di manichini? Sono utilizzati nei negozi?
Eric Feigenbaum: L’Intelligenza Artificiale sta entrando nel mondo del manichino. I clienti possono adesso interagire con manichini AI che mostreranno la merce al cliente. Possono essere impegnati 24 ore al giorno nelle vetrine. Questa tecnologia è agli inizi ma diventerà significante. I rivenditori necessiteranno ancora del manichino tattile per lavorare con le nuove tecnologie di oggi.

Photo By Peter Stuart / Rex USA, courtesy Everett Collection. TWIGGY WITH DUMMYS – MID-1960s ADEL ROOTSTEIN DUMMY WITH VARIOUS CELEBRITIES
Brooklyn Museum, Pierre Cardin Future Fashion, Ralph Pucci Mannequin

L’Idea Magazine: Speriamo davvero che l’intelligenza artificiale non sostituirà mai i veri manichini che abbiamo sempre avuto il piacere di vedere nelle vetrine, che ne pensi?
Eric Feigenbaum: Una delle bellezze del commercio al dettaglio è la sua capacità intrinseca di reagire al cambiamento e di abbracciare le tecnologie più recenti. Oggi c’è un acceso dibattito, il futuro del commercio al dettaglio sarà digitale o fisico? La risposta: i negozi fisici non scompariranno. Non è digitale o fisico, piuttosto, è digitale E fisico che lavorano insieme. La vendita al dettaglio digitale e quella fisica devono lavorare insieme. Devono essere spiritualmente uniti. Posso dire la stessa cosa per i manichini AI e i manichini fisici. L’intelligenza artificiale sta facendo un impatto su ogni aspetto della vita, compreso l’ambiente di vendita al dettaglio. Comunque, va notato che sebbene la vendita al dettaglio abbraccia questa nuova tecnologia, anch’essa deve essere spiritualmente unita al manichino reale, tattile. I manichini non andranno via, piuttosto, lavoreranno insieme con l’evoluzione dei tempi e delle tecnologie. Anche se l’Intelligenza Artificiale mostrerà la moda in modo avvincente, il cliente desidera ancora l’esperienza tridimensionale di vedere l’abbigliamento addosso a un reale manichino. Va notato anche che un vero manichino fa molto di più che mostrare gli abiti, è anche una proiezione dell’immagine del marchio del rivenditore.

Ralph Pucci Mannequin at the Brooklyn Museum, Pierre Cardin Future Fashion

L’Idea Magazine: Guardando indietro nel tempo,  a quei manichini vintage con il trucco e le parrucche, in un periodo dagli anni trenta con le Gaba Girls, gli anni sessanta con il manichino   Twiggy di Rootstein, fino ai modelli attuali, oggi sono conservati in qualche museo? C’è un museo permanente che colleziona i tanti tipi di manichini che hanno rappresentato i vari periodi nella storia della moda?
Eric Feigenbaum: Il Museo di arte e design (MAD) di New York, aveva avuto una mostra intitolata “L’Arte del Manichino”. La mostra era una retrospettiva dei manichini di Pucci. Presentava il manichino come un’opera d’arte. Per quanto ne so, non c’è un museo dedicato ai manichini, comunque, ci sono collezionisti e gruppi di collezionisti come i Manichini Vintage che acquistano e collezionano vecchi manichini.

L’Idea Magazine: I manichini sono stati spesso i protagonisti di alcune storie, nelle canzoni, nei romanzi e film come nel suggestivo episodio “After hours” della serie televisiva Twilight Zone, da cosa pensi derivi questo fascino del manichino?
Eric Feigenbaum: Nella storia, la gente è stata affascinata con rappresentazioni del corpo umano. Nel tempo ci sono state interpretazioni di ampio respiro della forma femminile. Costrutti multiculturali e variabili geografiche hanno tutti contribuito alle molte visioni della bellezza percepita. Dalla Venus di Willendorf, risalente a oltre 25,000 anni, alla statua della dea Indù Parvati, risalente a 700 anni fa; e dalle cariatidi dell’antica Grecia alle figure idealizzate del Rinascimento, la figura femminile è stata rappresentata con realismo, idealismo e astrazione attraverso le mani dell’artigiano e il cuore dell’artista. Pittori e scultori sono rimasti affascinati dai manichini. I manichini hanno catturato l’immaginazione di cineasti e produttori televisivi che conoscono il loro fascino.

Camille, Ralph Pucci Mannequin designed by Jeffrey Fulvimari on display at Joe Fresh’s store

L’Idea Magazine: Hai un modello di manichino preferito?
Eric Feigenbaum: Ci sono molte aziende di manichini che ammiro sia del passato che del presente e oltre. I due che mi vengono subito in mente ovviamente sono Adel Rootstein e Ralph Pucci. Entrambi hanno elevato il manichino a una forma d’arte. Il mio preferito manichino Rootstein era dalla collezione Fiona. Il manichino Inflate di Pucci è presente sulla copertina di “Profiles of the Mannequin”.

L’Idea Magazine: Siamo anche affezionate ai manichini Aloof Schlappi di Bonaveri, sembrano mostrare una serenità intima e sognante. Quale è la tua opinione dei manichini Bonaveri? Come puoi definire il loro look e stile?
Eric Feigenbaum: Bonaveri è un eccellente risorsa di manichini. Sono d’accordo con la vostra valutazione, i manichini Schlappi sono di classe, eleganti, sereni con una sensualità distintiva e una linea avvincente. Sono opere d’arte.

L’Idea Magazine: Il libro che hai scritto “Profiles of the Mannequin” lo presenterai anche in Italia?
Eric Feigenbaum: Ho viaggiato in Italia molte volte, con delle presentazioni a Milano, Ancona e Porto Recanati. L’Italia è tra i maggiori luoghi d’ispirazione sul pianeta. Mi piacerebbe presentare Profiles of the Mannequin nel vostro bellissimo paese.

Anna & Maria Sciacca
Anna & Maria Sciacca
Iscritte all’Albo dei Giornalisti-Pubblicisti, hanno pubblicato interviste, recensioni musicali e cinematografiche e diversi articoli di cultura. Collaborano per il giornale “Amazzonia” e per il settimanale “La Bisalta” di Cuneo. Iscritte alla S.I.A.E., hanno scritto alcune canzoni raccolte nei cd “Night City Lights”, ” Melodia Italiana”, “Freedom”.

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