Friday, March 29, 2024

ALICE. Racconto di Bruno Pegoretti.

ALICE
Racconto di Bruno Pegoretti. © 2022

Una pioggerellina fastidiosa, fin dal primo pomeriggio.
Le undici di sera, minuto su, minuto giù.
La macchina sbanda, schiantandosi contro uno dei platani secolari che costeggiano in fila parallela l’interminabile viale sul lungomare.
C’è voluta più di mezz’ora prima di tirarla fuori, incastrata com’era tra le lamiere.
Restò tre giorni e tre notti in rianimazione.
Alice morì alle quattro e trentadue minuti del mattino, in un venerdì piovoso di marzo.
Me la fecero vedere solo allora, tumefatta, irriconoscibile.
M’inginocchiai ai piedi del letto, col viso chino, chiuso tra le mani. Mi rialzai e cominciai a baciarla sulla fronte oltraggiata dai tagli, sulle palpebre livide, sulle guance gonfie, sui capelli disordinati, sulle mani incrociate sul grembo, bianche, innaturalmente rigide, poggiate sul lenzuolo d’ospedale.
Piangevo.
Piangevo e non la smettevo più.
Un’infermiera si avvicinò, mi prese sotto braccio: “Via, signor Alfonso, si faccia coraggio. Vuole qualcosa per stare tranquillo?”
Qualcosa?
Ridatemi la mia Alice, perdio. Chi me la rende la mia Alice? Tra qualche giorno avrebbe compiuto 34 anni. Si può morire a 34 anni, cazzo?
Tornai a casa a piedi. Non ce la facevo a guidare. Le lacrime mi offuscavano gli occhi e la mia vita finiva d’essere la mia vita.
Non so se ci saremmo sposati…

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Bruno Pegoretti
Bruno Pegoretti
Nato a Trento nel 1949. Dopo il diploma di ragioniere, a 23 anni parte con la fidanzata d’allora per Bologna, dove prende la maturità artistica e frequenta la scuola superiore di disegno anatomo-chirurgico presso l’Università di Bologna. Fa per anni il Copywriter e Art-Director free lance nel campo della comunicazione: campagne pubblicitarie, folders aziendali, testi e illustrazioni da inventare. Nel 2004 si ammala di tubercolosi. Con una dose da cavallo di antibiotici specifici, periodiche visite mediche e radiografie toraciche, se la cava in sei mesi. Ritornato in salute, per la prima volta, a cinquantaquattro anni, si trova a fare i conti con la sua mortalità. Decide, quindi, di cambiare mestiere e sceglie, finalmente, di fare quello che gli dei avevano programmato per lui fin dalla nascita: l’artista. Jill, la sua adorata moglie californiana, lo ha incoraggiato, gli è stata vicino e tuttora è la sua fan più entusiasta. Confessa ch senza di lei si sarebbe perso. Da allora ha continuato a dipingere e disegnare. Lavora a Bologna, a Fresno (California) e assieme a Jill gestisce una galleria d’arte a suo nome a San Josè del Cabo (Messico, Baja California Sur). Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati sulla rivista online L’Idea Magazine N.Y. Il suo racconto "Insonnia" si e` piazzato al terzo posto nel concorso internazionale di letteratura "Piccole Storie 2021" ewd e` stato publicato nell'antologia "Appuntamento con la narrativa", Idea Press 2022.

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