Grandi nomi in calendario e tante corse per la città, anche nella penultima giornata della fashion week milanese: da John Richmond a Trussardi, da Massimo Rebecchi a Laura Biagiotti, da Salvatore Ferragamo a Missoni, Marras e Roberto Musso.
Ci piace innanzitutto segnalare la grande artigianalità nella lavorazione di pelli e pellicce vista da Ferragamo, lungamente applaudito, anche per i lunghi cappotti e le gonne midi e plissé.
Gaia Trussardi, invece, pensa ad una collezione animata da sensualità e rigore per la sua giovane donna, di cui esalta l’individualità con un glamour dai bagliori futuristi.
Gli abiti dalle linee essenziali sono pensati per avvolgere una silhouette netta e pulita, ma sono anche animati dai contrasti di ricercate asimmetrie.
I cappotti sono grandi a coprire e scoprire abiti a sottoveste. Tanti i tessuti, dalla pelle al feltro garzato al doppio panno di cachemire.
Eleganza, artigianalità e nuances bianche e oro da Laura Biagiotti, mentre Missoni gioca con le venature trompe l’œil, il nuovo fiammato, il metallo colorato che s’intarsia con le striature di legni e marmi jacquard.
I pantaloni sono attillati come leggins, le giacche lunghe di taglio maschile e gli abiti sono corti e aderenti, con fenditure che rivelano il corpo.
Quest’intensa giornata di sfilate è chiusa dall’elegante sfilata di Roberto Musso: protagonista è il feltro di lana, avvolgente e rigido. Sfilano cappotti mélange di colori profumati di bosco, giacche strette in vita da una cinta e gonne animate da un sottile gioco di pieghe.
E ancora, la blusa che si infila dalla testa, i pantaloni rigorosamente sopra la caviglia e i sandali in cavallino con plateux.
L’abito, essenziale e sofisticato, scende dritto lungo il corpo mentre le camicie in seta sono in color burro o rosa camelia, delicate, impreziosite da un collo ad anello. I colori si mescolano in un turbinio di righe e pois che vuol essere un invito a guardare la vita a colori e con un pizzico di ironia.
Fuori calendario sfilano Dolce e Gabbana: un inno alla mamma e alla maternità con modelle che entrano portando in braccio i loro bimbi e la top Bianca Balti sfila incinta di 6 mesi in un delizioso tubino color cipria.
In passerella abiti con stampe e ricami
(in paillettes) di rose rosse, disegni o pensieri scritti dai bimbi per le loro mamme. Accanto a questo tocco naif, pellicce colorate, tubini neri e abiti in pizzo trasparente, che hanno fatto la storia della Maison.