Saturday, November 23, 2024

Nasce il “Grande cammino dei briganti”: oggi l’inaugurazione

Si inaugura oggi, 9 aprile, il “Grande Cammino dei Briganti”, un percorso che collega a piedi le principali tappe storiche del brigantaggio meridionale attraverso cinque regioni italiane: Abruzzo, Lazio, Molise, Campania e Basilicata da compiere in 28 giorni di cammino per un totale di 500 chilometri. Se poi qualcuno vuole percorrerlo di seguito al classico Cammino dei briganti, le tappe diventano 35 e i chilometri 600.
L’inaugurazione si terrà oggi pomeriggio a Tagliacozzo (L’Aquila), alle 16.00 di fronte la chiesa.
Il nuovo percorso nasce da un’idea di Luca Gianotti, coordinatore della Compagnia dei Cammini che aveva già progettato il primo Cammino dei Briganti e ha portato avanti con l’aiuto dei volontari e alcuni Comuni dei territori attraversati un nuovo itinerario più lungo e completo, che parte da Sante Marie (Aq) e Tagliacozzo (Aq) fino ad arrivare a Potenza.
L’itinerario segue l’asse percorsa dal generale Borjes, celebre brigante, nella sua fuga dal Vulture nel tentativo di mettersi in salvo nello Stato Pontificio. Una delle storie emblematiche dei tempi dell’Unificazione d’Italia, quando i briganti viaggiavano a piedi clandestinamente in opposizione al potere sabaudo. Una storia ai margini, oggi in fase di riscoperta e revisione che svela un volto nuovo di quelle vicende storiche: i briganti erano persone che si opponevano all’invasore, che resistevano, e quindi si davano alla macchia e alla guerriglia. I Sabaudi, nuovi padroni arrivati dal Nord, avevano decuplicato le tasse e imposto la leva obbligatoria a chi non poteva sottrarsi all’obbligo di custodire la terra. È quindi una storia di povertà e oppressione.
“I territori attraversati furono vissuti da tante bande di briganti. Un censimento ci dice che nel 1861 agivano 39 bande in Abruzzo, 42 al confine con lo Stato Pontificio, 15 nel Molise, 47 nell’entroterra irpino e lucano. I briganti furono migliaia, come migliaia purtroppo furono i morti di questa guerra civile, così dimenticata dalla storia. Durante il percorso, ogni giorno si raggiungono luoghi importanti per la storia del brigantaggio ed è per questo che ogni tappa porta il nome di un brigante diverso per conoscerli e capire chi erano”, spiega Luca Gianotti, coordinatore della Compagnia dei Cammini.
Il Grande Cammino dei Briganti si può percorrere in 28 giorni oppure in 35, se si aggiunge il tradizionale Cammino dei Briganti.
È un itinerario molto più lungo, quindi di maggiore difficoltà per il camminatore che può ritirare il suo “salvacondotto” all’inizio per mettere un timbro ad ogni tappa.
Si può partire sia da Sante Marie che da Tagliacozzo (Aq), due luoghi emblematici per la fuga del generale Borjes che, dopo aver rotto con Carmine Crocco, dal Vulture arrivò vicino a Sante Marie, dove fu catturato insieme ai suoi uomini, portato a Tagliacozzo e fucilato. Sante Marie è storicamente il luogo di partenza e arrivo del Cammino dei Briganti, mentre Tagliacozzo è più raggiungibile con i mezzi, con il treno da Roma, ed è una città d’arte che merita una visita. Il cammino inoltre si può percorrere in entrambi i sensi, da Nord a Sud o viceversa, anche se nella fase iniziale, sarà segnato meglio dirigendosi partendo da Nord.
Il cammino fa parte della Rete di cammini della Compagnia dei Cammini che comprende anche Cammino dei Briganti, Via Cretese, Sentiero Spallanzani, Sentiero dell’Inglese e Via del Tratturo.
Il Grande Cammino dei Briganti è stato realizzato con l’aiuto dei comuni di Sante Marie, Tagliacozzo, Castellafiume, Capistrello, Civita d’Antino, San Vincenzo Valle Roveto, Balsorano, Pescosolido e Alvito. (aise) 

redazione
redazione
Tiziano Thomas Dossena, Leonardo Campanile, LindaAnn LoSchiavo, and Dominic Campanile

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