Presenta:
LA MAGIA DEL PIANOFORTE
Dal 21 al 26 luglio 2017
All’Auditorium Madonna della Rosa di Molfetta sei serate dedicate al pianoforte
21 Luglio ore 20.45
Fiorella Sassanelli – Paride Losacco
“Franciamerica”
22 Luglio ore 20.45
Dante Roberto – Tiziana Spagnoletta
“Irresistibile Fouger”
23 Luglio ore 20.45
Vincenzo Cicchelli – Sebastiano Giotta – Antonio Minelli
“MYRÍZON storie del Santo Nicola”
24 Luglio ore 20.45
Mirko Signorile – Giovanna Carone
“L’anima, l’amore e il viaggio”
25 Luglio ore 20.45
Pietro Laera – Daniela Carabellese
“Evocazioni romantiche”
26 Luglio ore 20.45
Filippo Balducci
“Visioni”
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito
Dal 21 al 26 luglio 2017 andrà in scena presso l’Auditorium Madonna della Rosa di Molfetta, la prima edizione de “La Magia del Pianoforte”, rassegna promossa dall’etichetta Digressione Music e che rappresenta il corollario di una intensa attività discografica segnata da pregevoli produzioni che hanno raccolto unanimi consensi di vendite e critica in Italia ed all’estero. Si tratterà di concerti di rara bellezza ed intensità che vedranno protagonisti alcuni dei principali talenti della scena musicale pugliese, i quali daranno vita a veri e propri eventi unici nei quali protagonista assoluto sarà il fascino e la magia del pianoforte, ora come in solo esaltando il suo lirismo ora in duetto impreziosendo voci straordinarie. A raccontare il senso e la genesi di questa rassegna è don Gino Samarelli, fondatore di Digressione Music: “Come si suol dire: ‘chi si ferma è perduto!’. È vero. Ma ci sono cammini e cammini: c’è quello spirituale, culturale, naturalistico, ludico o salutare. Quello a cui siete invitati è la tappa di un cammino intrapreso nel 2007, vigilia della tanto temuta e tremenda crisi finanziaria. Un intreccio di varie istanze che portava il nome di “Digressione contemplattiva”: rompicapo filologico e divertita metafora di idee, progetti, bisogni e frustrazioni che in questi dieci anni sono cresciuti, sono stati corretti, si sono professionalizzati e sono diventati una società di produzione discografica e cinematografica, editore e studio di registrazione: Digressione Music. Con l’acquisto del pianoforte Fazioli e il festival “La Magia del Pianoforte”, Digressione inaugura una nuova tappa verso il traguardo dei cento dischi. Ambizione e realismo, difficoltà e utopia, accompagneranno il percorso; ci auguriamo di trovarci in tanti a salutare il traguardo”.
Si partirà il 21 luglio alle ore 20,45 con “Franciamerica” di Fiorella Sassanelli e Paride Losacco, i quali daranno vita ad un viaggio sonoro nel tempo sulle rotte tra l’Europa e gli Stati Uniti che prende le mosse da “Il nuovo mondo” di Dvorak. La sera successiva, il 22 luglio, sarà la volta del duo composto da Dante Roberto e Tiziana Spagnoletta con il progetto “Irresistibile Fougez” dedicato a Anna Fougez, diva del varietà degli anni Venti: una cantante, attrice, soubrette che ha fatto sognare intere generazioni con le canzoni nostalgiche e teneramente romantiche. Il 23 luglio sarà la volta del trio composto da Vincenzo Cicchelli, Sebastiano Giotta e Antonio Minelli i quali porteranno in scena “MYRÍZON storie del Santo Nicola”, oratorio lirico dedicato alla straordinaria figura di San Nicola di Bari: un mosaico musicale fatto di tessere di varia provenienza, combinate fra loro a formare per la prima volta un ritratto contemporaneo del Santo. Il 24 luglio, Mirko Signorile e Giovanna Carone ritorneranno dal vivo con “L’anima, l’amore e il viaggio”, produzione originale del festival che racchiude il meglio del lavoro del Farlibeduo attraverso i suoi tre progetti discografici realizzati con Digressione Music. Il 25 luglio, Pietro Laera e Daniela Carabellese condurrano il pubblico attraverso le composizioni di Chopin, Franck e Piazzolla e De Falla nel fascinoso recital “Evocazioni romantiche”. La rassegna si chiuderà il 26 luglio con il concerto in solo “Visioni” di Filippo Balducci il quale darà vita ad un inedito incontro tra i repertori di Schumann e Skrjabin, due artisti solo in apparenza lontani dal punto di vista culturale e temporale, ma al contrario protagonisti entrambi di vere e proprie rivoluzioni estetiche.
21 luglio
Fiorella Sassanelli – Paride Losacco
Franciamerica
L’America, il Nuovo Mondo evocato da Dvorak e che nella Sonatina fa capolino attraverso un “lamento indiano”, fu quello in cui si rifugiò fisicamente e definitivamente il violinista e compositore ebreo Kreisler, a partire dal 1943. A metà del Novecento, l’America era già un approdo certo, una realtà consolidata dal punto di vista musicale rispetto al territorio vergine della fine del secolo precedente, che ancora guardava all’Europa come al modello dell’unica formazione possibile. Dalla seconda metà dell’Ottocento, tanti americani intrapresero il viaggio per venire a studiare la musica e le belle arti in Europa. Nel 1921 Nadia Boulanger, fondò per loro, a Fontainebleau, un Conservatoire Américain che sanciva un’amicizia franco-americana, cementatasi negli anni della Grande Guerra, proprio grazie a Nadia e a sua sorella Lili Boulanger. Le due compositrici avevano infatti fondato, nel 1915, un Comitato franco-americano retto da risorse finanziarie americane, al servizio degli studenti del Conservatorio di Parigi partiti al fronte e delle loro famiglie.
22 luglio
Dante Roberto – Tiziana Spagnoletta
Irresistibile Fougez
Se la nostalgia può rimandare a scoperte di donne e uomini, straordinari per creatività originalità e ardimento, in un tempo come il nostro dove queste doti difettano nei più e i giovani radicano le loro radici sulla superficie dell’asfalto, allora vale la pena guardare al passato. Con un pizzico di sano orgoglio territoriale, il nome che qui si presenta è quello di Anna Fougez. È la diva del varietà degli anni Venti che ha inventato l’espediente della scala da cui scendere (ma tutti l’attribuiscono a Wanda Osiris) o la prima che ha portato in scena soubrette a seni nudi (ma tutti hanno in mente il Moulin Rouge), insomma una cantante, attrice, soubrette che ha fatto sognare intere generazioni con le canzoni nostalgiche e teneramente romantiche, che ha elaborato pratiche e accorgimenti scenici che le permisero di primeggiare sulle scene per decenni e reagire alle provocazioni e alle battute degli spettatori, delle rivali, degli amanti respinti. Cantante, attrice, diva.
23 luglio
Vincenzo Cicchelli – Sebastiano Giotta – Antonio Minelli
MYRÍZON storie del Santo Nicola
La vita di San Nicola profuma di storia e di devozione. Sin da prima dell’anno Mille, la sua figura, avvolta già nella leggenda e nel mito, ha ispirato agiografi, pittori e musicisti, e ancora oggi il suo culto è vivo in tutto il mondo. Myrízon è stato ideato come un mosaico musicale fatto di tessere di varia provenienza, combinate fra loro a formare per la prima volta un ritratto contemporaneo del Santo. Dal Proprium Missae Sancti Nicolai si arriva ai brani in prima assoluta commissionati ai compositori baresi Massimo De Lillo e Nicola Scardicchio, passando per le pagine di G. Capriati, C. Franco, B. Grimaldi e O. De Lillo, fino a toccare il fervore della tradizione popolare. A condurre di tessera in tessera e completare i tratti del Santo ci sono i testi originali affidati alla voce narrante.
24 luglio
Mirko Signorile – Giovanna Carone
L’anima, l’amore e il viaggio
È un concerto che raccoglie il lavoro del Farlibeduo attraverso i suoi tre progetti discografici realizzati con Digressione Music.
È un viaggio nel viaggio, iniziato nel 2009 con Betam soul l’anima del canto yiddish intorno alla rielaborazione della canzone tradizionale e d’autore in yiddish, passando per Far Libe nel quale l’amore è cantato nelle sue declinazioni in sovrapposizioni di lingue, dal medioevo spagnolo-sefardita ad oggi, per approdare infine, attraverso i testi di Luca Basso e Marisa Romano e le musiche originali di Mirko Signorile, all’illusione del racconto e al viaggio immaginario tra le Città Invisibili di Calvino con un concept album, Mirazh. La canzone, come sentire popolare, viene accarezzata e rivista in un percorso di ri-creazione e il filo conduttore è lo yiddish che sin dall’inizio è stato il territorio dell’incontro della voce e del pianoforte, un fertile spazio nel quale si sono incrociate, sovrapposte, separate e ritrovate le poetiche e le sensibilità dei due musicisti.
25 luglio
Pietro Laera – Daniela Carabellese
Evocazioni romantiche
La sonata di Franck, composta nel 1886 e dedicata al violinista Eugène Ysaÿe, fu il regalo di nozze del compositore al grande virtuoso belga. L’opera colpisce immediatamente l’ascoltatore grazie al suoi celebri temi dal grande potere evocativo. A seguire, il preludio e allegro di Pugnani-Kreisler, un brano in cui il virtuosismo violinistico si spinge ai livelli più elevati. Chopin, con l’andante spianato e polacca brillante per pianoforte, ci trasporta nel romanticismo più puro con un’incursione nel folklore della sua amata Polonia. Si prosegue con Tanti Anni Prima, dolcissimo brano scritto da A. Piazzolla nel 1992, a poche settimane dalla sua morte che sembra evocare un romanticismo ormai lontano nel tempo ma sempre vivo nell’opera del grande italo-argentino. La serata si conclude con la Danza Espanola da “La Vida Breve” di De Falla, nella trascrizione di F. Kreisler. Un brano esplosivo intriso di un virtuosismo assai avanzato e di un elemento ritmico dirompente.
26 luglio
Filippo Balducci
Visioni
Schumann e Skrjabin, due epoche diverse e due aree culturali lontane, eppure tante affinità.
Entrambi tormentati e schizofrenici, entrambi poeti e filosofi oltre che musicisti, entrambi impegnati consapevolmente in una “rivoluzione” estetica. Schumann, fondando l’immaginaria “Lega dei Fratelli di Davide”, combatte la sua battaglia per un’Arte libera da vincoli formali, che esprima le mille sfaccettature dell’animo umano. Skrjabin pretende di condurre l’umanità all’Estasi attraverso le sue teorie farneticanti e la sua Musica. La profonda scissione della personalità dei due compositori si manifesta in una Musica visionaria. Schumann firma i 18 brani delle Davidsbündlertänze con i suoi due pseudonimi: Eusebio, l’introverso o Florestano, l’estroverso. Ne viene fuori una raccolta di scenette contrastanti: brani umoristici o profondamente dolorosi, dolci fantasticherie o incubi. Skrjabin, sempre oscillante fra luce e tenebre, accoglie nella sua dottrina mistica degli ultimi anni gli estremi opposti del divino e del demoniaco. La Sonata n. 9 è un esempio del suo “simbolismo nero” mentre la giovanile Sonata-Fantasia op. 19 esprime le impressioni suscitate dalla contemplazione del mare.
I concerti si terranno a Molfetta presso l’Auditorium Madonna della Rosa, Via G. Saragat 1 – ang. Viale Giovanni Paolo II, Molfetta – ore 20.45
Informazioni presso Via Dante 41 – tel. 347.4250444 / 349.5780851
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