Quante inutili polemiche per la foto di Mussolini rimossa al Mise. Non è rimuovendo un’immagine che si cancella la brutta Storia. È la serietà dei comportamenti che occorre per scriverne una nuova e per aprire la mente e il cuore di coloro che pensano sia stato solo un film la Seconda Guerra Mondiale, che i circa duecentomila italiani morti erano comparse che “recitavano” nei teatri di posa sparsi per il mondo insieme agli altri 68 milioni tra militari e civili morti e che sia stata tutta una finzione la Shoah e lo sterminio di oltre sei milioni di ebrei nei campi di concentramento.
Ma cosa ne sanno del nazifascismo questi giovani che oggi godono di cose che a noi degli anni ’30/40 non era neppure permesso di sognare? Cosa ne sanno di quegli anni inquietanti che tanti lutti produssero?
Il Governo che nasce ha la preziosa opportunità di scrivere una nuova Storia per dare vita ad un nuovo Rinascimento senza frodi e senza inganni, ma deve lavorare con serietà, onestamente e per il bene comune. È un suggerimento non richiesto di un vecchio napoletano, troppo vecchio e che non è stato mai bambino perché a noi degli anni ‘30/40 non era permesso di essere bambini. Non potevi esserlo se eri costretto a partecipare con gli occhi strabuzzati e il cuore in gola alla tragedia dei cadaveri dilaniati dai bombardamenti, delle donne lacerate nel corpo e nell’anima e di noi piccoli innocenti consumati dalle lacrime e dalla fame? Finì la guerra ma non la miseria. Un poco di pane chiedevamo, non un pollo arrosto o una fetta di torta, solo un poco di pane!
Per cancellare il male non basta rimuovere le foto, bisogna dare certezze e “mirare alto” soprattutto per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni.
Raffaele Pisani