di Diletta M.C. Loragno
Anche quest’anno riflettori puntati sulla città di Milano, capitale della moda, durante la fashion week di metà febbraio.
Un calendario ricco, animato da un frenetico susseguirsi di sfilate: da segnalare, tra le tante e rinomate maison che hanno presentato la propria collezione autunno inverno 2014/2015, Angelo Marani, Gucci, Frankie Morello, Fay, Francesco Scognamiglio, il primo giorno, Max Mara, Fendi, Just Cavalli, Krizia, Cristiano Burani, Prada, Moschino, il secondo, Blumarine, Emporio Armani, Etro, Tod’s, Luisa Beccaria, Aigner e Versace, il terzo, Ermanno Scervino, Roberto Cavalli, Antonio Marras, il quarto, e ancora, il quinto giorno hanno sfilato, tra gli altri, Grinko, Roccobarocco, Laura Biagiotti, Trussardi, Missoni, Salvatore Ferragamo, Philipp Plein e, il sesto giorno, Disquared2, Giorgio Armani, Massimo Rebecchi, Stella Jean.
Inaugurata dal welcome brunch della Camera della Moda, la fashion week ha visto collezioni in grado di offrire spunti nuovi ed interessanti, con lo scopo di esaltare in particolare l’idea di una donna che desidera piacere prima di tutto a se stessa, sicura e consapevole della propria bellezza e femminilità.
Una donna che ama rinnovarsi e rivive in modo originale i must del passato. Come gli abitini, corti al ginocchio, completati dagli stivali, da portare anche di sera, realizzati in materiali importanti, come il pitone colorato e ornati dal tacco alto; ritornano i contrasti ironici tra pezzi micro e macro, tra i cappotti dalla linea maschile e gli abitini/camicia di chiffon sino agli intarsi di pelliccia e alle geometrie déco.
Si affermano, in particolare, i tessuti e i pesi sovrapposti con gilet e tubini in lana stretch, l’uso della pelliccia in forma sofisticata o più selvaggia, la comparsa del tacco basso e di una donna che spazia dalla libertà di memoria ‘hippie’ ad una maggiore sobrietà fatta di abiti fluidi e total white.
Una nuova idea di femminilità ha animato, quindi, la settimana della moda milanese: da segnalare i colori intensi per piccoli tailleur, visoni montati a spina o cappotti over, mantelle e caban, completati da cappelli a larghe tese e mocassini sofisticati.
La donna è giovane, sportiva e fresca e, al tempo stesso, riesce con naturalezza ad incarnare l’eleganza rinascimentale, ornata di preziosi ricami.
Dalla sensualità alla sofisticata semplicità, dall’unicità del colore al tripudio di tonalità accese e vivaci, la donna presentata a Milano si plasma in questo gioco sottile, ma non troppo, di contrasti: è una sola e tante donne diverse, al tempo stesso, con un’anima multiforme e variegata, che la rende sempre protagonista unica e assoluta.
Come la donna di Cristiano Burani che, nel corso di un’intervista che ho potuto realizzare nel backstage, a pochi minuti dall’inizio della sfilata, mentre gli invitati (giornalisti, buyers, volti noti dello spettacolo e del fashion system) riempivano la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e il nutrito gruppo di fotografi prendeva posto in fondo alla sala, ha sottolineato come prima cosa la sua idea di ricercatezza, a partire dai materiali sofisticati scelti per la collezione.
Sulla passerella, infatti, si assiste al trionfo di elementi geometrici e decorativi, ripetuti in vorticosi caleidoscopi, nella ricerca di fluidità e movimento. Linee e volumi in contrasto, animati da un’ispirazione grafica con contaminazioni in bilico tra presente e futuro.
Una collezione, animata da uno spirito casual per capi dai volumi over ma femminili, di grande ”portabilità” – come ha evidenziato Cristiano Burani – anche nella vita quotidiana, lontano dal clamore delle passerelle.
Molto ricco anche il programma delle presentazioni, tra le quali si possono ricordare: Elisabetta Franchi, Roberta Scarpa, Malo, Fabiana Filippi, Fratelli Rossetti, Furla, Casadei, Santoni, Sergio Rossi, Mario Valentino, Borbonese e ancora, Jimmy Choo, Agnona, Giuseppe Zanotti Design, Hogan, Cesare Paciotti, Mila Schön.
Nel ritmo vorticoso della settimana della moda non potevano mancare nel programma gli esclusivi eventi su invito, nelle più belle location del quadrilatero della moda: da segnalare, tra gli altri, il cocktail di Loriblu con Carlo Cracco, il cocktail di Prada o l’evento da Salvatore Ferragamo, oltre alle diverse inaugurazioni, tra cui La Perla, Atos Lombardini e Roberto Cavalli.