Di Isabella Rossiello
Un’opera rock, in prima nazionale a Cesena, al teatro Bonci, il Direttore dell’ERT Valter Malosti con la sua regia, pone definitivamente una personalissima impronta in questo primo anno.
David Bowie scrisse testi e musica e Enda Walsh, commediografo e sceneggiatore irlandese l’adattamento teatrale; rappresentato a NY alla fine del 2015. questa opera adattata da “L’uomo che cadde sulla terra” di Walter Tevis è un capolavoro.
La scenografia è cupa con un grande schermo e altri 4 piccoli, una band di 7 elementi, una pedana rotante quasi a simboleggiare un mondo che gira uguale e tragico, noioso e vuoto.
Una poltrona su cui è sprofondato Thomas Jerome Newton (Manuel Agnelli) un alieno caduto sulla terra e in qualche modo imprigionato in questo mondo con problemi di alcolismo, solitudine e ricordi dolorosi.
Mi chiedo se siamo tutti alieni in un mondo che non ci appartiene, che ci sfugge e che tendiamo costantemente a distruggere e di conseguenza ad autodistruggerci.
Manuel Agnelli è profondamente ispirato nel ruolo di Newton perseguitato dai suoi demoni, la sua voce affascina e le indimenticabili canzoni di Bowie avvolgono il pubblico.
Uno spettacolo, difficile definirlo tale, una serie di emozioni che ci toccano l’anima, personaggi frutto di una mente malata o forse reali, un serial killer che uccide e ne gode con un nome romantico: “Valentine”, stranamente somigliante a Andy Warhol con cui Bowie a inizio carriera non aveva avuto un buon rapporto.
Un grande amore perduto tormenta Newton che si ispira ad una persona reale, Emma Lou in realtà ispirato a Emma Lazarus, attivista e poetessa americana; le sue parole sono incise sulla base della statua della Libertà.
Newton però ha un grande desiderio di libertà di tornare al suo mondo, al suo pianeta natale, e farnetica di costruire un razzo nell’appartamento per sfuggire alle sue angosce e in quanti di noi il desiderio di fuggire a volte è presente e pressante?…
L’adattamento cinematografico di Nicolas Roeg nel 1976, interpretato da David Bowie. ebbe un grande successo e ne consacrò la mirabile mutabilità, l’adattamento ai cambiamenti d’animo e la potenza di essere sempre avanti nel tempo, anticipando e costruendo mode e modi.
Newton non ha pace, questa forzata immobilità sulla terra dove non può né morire né invecchiare, lo rilega ad un essere svuotato, con l’unica “consolazione” dell’alcol e di visioni frammentate e confuse.
David Bowie nel suo ultimo video e le sue ultime forze, consapevole della fine e quasi ironicamente liberatorio, in realtà porta un dolore lancinante in tutti noi.
Bowie è morto, Bowie è vivo.
Tre repliche da tutto esaurito con la regia di Valter Malosti, Manuel Agnelli cantante, produttore discografico, Casadilego (elisa Coclite) cantante, Michela Lucenti coreografa e danzatrice, Dario Battaglia attore, Attilio Caffarena lavora per il teatro, arti visive e performances.
Maurizio Camilli, danzatore, Grasso attrice e cantante, Maria Lombardo attrice, Giulia Mazzarino attrice, Camilla Nigro attrice, Isacco Venturini attore.
Impossibile non citare la band che ha accompagnato le musiche di Bowie e i protagonisti: Laura Agnusdei sassofono, Jacopo Battaglia batterista, pluristrumentista, Ramon Moro compositore e batterista, Amedeo Perri polistrumentista, Stefano Pilia chitarrista e compositore, Giacomo “Rost” Rossetti autore polistrumentista, Paolo Spaccamonti chitarrista e polistrumentista.
Un’opera corale che entusiasma, commuove, a volte confonde e stupisce di certo rimarrà nella storiografia del Teatro Bonci.
GALLERIA
“LAZARUS” di DAVID BOWIE e ENDA WALSH
ispirato a The man who fell to earth (L’uomo che cadde sulla terra) di Walter Tevis
versione italiana Valter Malosti
uno spettacolo di VALTER MALOSTI
con MANUEL AGNELLI, CASADILEGO, MICHELA LUCENTI, DARIO BATTAGLIA,
Attilio Caffarena, Maurizio Camilli, Noemi Grasso, Maria Lombardo, Giulia Mazzarino, Camilla Nigro, Isacco Venturini
in video Roberta Lanave
la band (in o.a.)
Laura Agnusdei sax tenore e sax baritono | Jacopo Battaglia batteria |
Ramon Moro tromba e flicorno | Amedeo Perri tastiere e synth |
Giacomo “ROST” Rossetti basso | Stefano Pilia chitarra |
Paolo Spaccamonti chitarra
progetto sonoro GUP Alcaro | scene Nicolas Bovey | costumi Gianluca Sbicca | luci Cesare Accetta | video Luca Brinchi e Daniele Spanò | cura del movimento Marco Angelilli | coreografie Michela Lucenti | cori e pratiche della voce Bruno De Franceschi | maestro collaboratore Andrea Cauduro | assistenti alla regia Jacopo Squizzato, Letizia Bosi