Friday, December 13, 2024

Lavorazioni a taglio vivo, capi in maglia operata e dettagli sartoriali nel secondo giorno della fashion week

Les Copains
Les Copains

Da Max Mara a Fendi, da Blugirl a Les Copains, da Just Cavalli a Moschino, passando da Costume National, Cristiano Burani, Prada, Byblos e Daniela Gregis:

Les Copains
Les Copains

il secondo giorno della settimana della moda milanese si presenta carico di suggestioni e molto impegnativo.

Si corre da una location all’altra, si sgomita, malgrado gli inviti, per entrare e prendere posto in sala, ma una volta entrati si gode di un fashion show di tutto rispetto: la fatica iniziale è ben ripagata, tanto meglio se scaldati da qualche raggio di sole!

Les Copains
Les Copains

Mentre da Max Mara si apprezza un’infinita variante per i cappotti (dal cammello al visone, dal mohair al cachemire), da Fendi i capi sono per la maggior parte a taglio vivo con cui è lavorata anche la pelle, mentre da Prada si afferma l’uso inedito del colore rosa per il prossimo autunno inverno, arricchito da guanti lunghissimi, molto eleganti.

Costume National
Costume National

Les Copains fa sfilare in passerella capi in maglia operata che sembra tessuto, da Blugirl tutto è ricamato mentre Byblos offre una collezione optical dai colori decisi.

Intrigante, davvero molto, la passerella

Costume National
Costume National

di Costume National: il timer è sulle 00:00.

La fine e l’inizio del giorno, un attimo che sa di mistero e di sensualità. Una collezione improntata al black /blu senza tempo, in cui maschile e

Costume National
Costume National

femminile, come il giorno e la notte, si incontrano e si sovrappongono, tra luce e oscurità. Gli abiti sono asimmetrici e fluidi, sopra al ginocchio o lunghi con rouges o zip, i cappotti sono destrutturati mentre il parka è rivisitato con dettagli tuxedo.

Burani
Burani

Dettagli sartoriali e sportivi declinati in colori puri e nuances pastello fanno da fil rouge nella collezione donna di Cristiano Burani, in cui si esalta il rigore di una nuova femminilità, che si fa interprete di una attitudine casual e metropolitana.

Burani
Burani

Le linee sono precise, in architettoniche proporzioni, alla ricerca di un equilibrio dato da inedite sovrapposizioni, giocando con la pelle, la vernice e i motivi  geometrici.

Come nelle precedenti collezioni, Burani è sempre in prima linea nella sperimentazione e nella ricerca, che si coglie anche dall’uso sapiente di lana bottonata, beaver di cachemire, cady di viscosa e seta e maglieria di alpaca.

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Diletta Maria Cecilia Loragno
Diletta Maria Cecilia Loragno
Diletta Maria Cecilia Loragno si è laureata in Lettere Classiche con il massimo dei voti e la lode con una tesi di Laurea in Letteratura Greca presso l’Università di Bari, dove ha conseguito anche il titolo di Dottore di Ricerca in Italianistica, completando il suo percorso di studi presso l’Università Cattolica di Milano con il Master in Museologia, museografia e gestione dei beni culturali. Ricevuta la Nomina di Cultore della Materia dall’Università di Bari, ha partecipato in veste di relatore a diversi seminari e convegni nazionali e internazionali.. Letteratura e Arte hanno sempre occupato un posto speciale nella sua formazione: nei suoi reportage giornalistici, la moda è descritta, con un linguaggio naturale e armonico, come una sublime forma d’arte. Segue tutto ciò che riguarda il Made in Italy e il Lifestyle, dal food al wine passando per il glamour e il design. E’ Art Director dal 2017 dell’evento da lei ideato e curato presso l’isola di Capri, ‘Capri Incontra’, un pomeriggio dedicato alle Emozioni. E’ iscritta all’Ordine dei Giornalisti (Elenco Pubblicisti) dal 2007.

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