È tornato il silenzio a Venezia, o quasi. Le grandi navi attraversano i canali di questa fragile città, i turisti sembrano formichine impazzite, i più dotti, curiosi e amanti delle arti, visitano La Biennale d’Arte.
Il festival ormai è diventato una creature strana, sala stampa spesso vuota, sale piene di paganti e accreditati, poco glamour, convegni spesso solo per addetti ai lavori e parties talmente esclusivi e soprattutto fuori Lido in magnifici palazzi a Venezia, sponsor stranieri e la cosa davvero inquietante è che spessissimo il film vincitore non lo vedrà nessuno o pochi eletti.
In ogni caso la giuria presieduta da Alfonso Cuarón e composta da Elizabeth Banks, Emmanuel Carrère, Nuri Bilge Ceylan, Hou Hsiao-hsien, Diane Kruger, Francesco Munzi, Pawel Pawlikowski e Lynne Ramsey, dopo aver visionato tutti i 21 film in concorso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:
Leone d’Oro per il miglior film a: DESDE ALLÁ (FROM AFAR) di Lorenzo Vigas (Venezuela, Messico)
Leone d’Argento per la migliore regia a: Pablo Trapero per il film EL CLAN (Argentina, Spagna)
Gran Premio della Giuria a: ANOMALISA di Charlie Kaufman e Duke Johnson (USA)
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a: Valeria Golino nel film PER AMOR VOSTRO di Giuseppe Gaudino (Italia)
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a: Fabrice Luchini nel film L’HERMINE di Christian Vincent (Francia)
Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente a: Abraham Attah nel film BEASTS OF NO NATION di Cary Joji Fukunaga (USA)
Premio per la Migliore Sceneggiatura a: Christian Vincent per il film L’HERMINE di Christian Vincent (Francia)
Premio Speciale della Giuria a: ABLUKA (Follia) di Emin Alper (Turchia, Francia, Qatar)
LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”
La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Saverio Costanzo e composta da Charles Burnett, Roger Garcia, Natacha Laurent e Daniela Michel, assegna il:
Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis) a: THE CHILDHOOD OF A LEADER di Brady Corbet (Regno Unito, Ungheria) (ORIZZONTI) nonché un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.
PREMI ORIZZONTI
La Giuria Orizzonti della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Jonathan Demme e composta da Anita Caprioli, Fruit Chan, Alix Delaporte e Paz Vega dopo aver visionato i 34 film in concorso, assegna:
il Premio Orizzonti per il Miglior Film a: FREE IN DEED di Jake Mahaffy (USA, Nuova Zelanda) il Premio Orizzonti per la Migliore Regia a: Brady Corbet per THE CHILDHOOD OF A LEADER (Regno Unito, Ungheria) il Premio Speciale della Giuria Orizzonti a: BOI NEON (NEON BULL) di Gabriel Mascaro (Brasile, Uruguay, Paesi Bassi) il Premio Orizzonti per la Miglior Interpretazione a:Dominique Leborne nel filmTEMPÊTE di Samuel Collardey Premio Orizzonti per il Miglior Cortometraggio a: BELLADONNA di Dubravka Turic (Croazia)
Il Venice Short Film Nomination for the European Film Awards 2015 a:
E.T.E.R.N.I.T. di Giovanni Aloi (Francia)
La Giuria presieduta da Francesco Patierno e composta da studenti di cinema provenienti da diverse Università italiane: 25 laureandi in Storia del Cinema, indicati dai docenti di 12 DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, ha deciso di assegnare i seguenti premi:
il Premio Venezia Classici per il Miglior Documentario sul Cinema a:
THE 1000 EYES OF DR. MADDIN di Yves Montmayeur (Francia)
Il Premio Venezia Classici per il Miglior Film Restaurato a:
SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA di Pier Paolo Pasolini (1975, Italia, Francia)
Leone d’Oro alla Carriera 2015 a:
Bertrand Tavernier
Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker Award 2015 a :
Brian De Palma
Persol Tribute to Visionary Talent Award 2015 a :
Jonathan Demme
Premio L’Oréal Paris per il Cinema a:
Valeria Bilello.
Dalla lettura delle premiazioni, pare si sia accontentati tutti o quasi, gli sconfitti forse, saranno premiati nelle sale e qualcuno già parla di Oscar per Eddie Redmayne nella superba, delicata interpretazione di Danish Girl; non accenno la trama perché è un film da vedere.
Il gran clamore sul festival quindi si è spento, come un fuoco fatuo ha fatto parlare giornali, Tv e forse la gente comune, di questo però ne dubito, la gente ha troppi problemi per pensare e spendere soldi per il cinema, molte sale un giorno alla settimana riducono i prezzi del biglietto per favorire la visione dei film.
I festival servono ancora? Me lo chiedo da anni. Agli addetti ai lavori certamente, ai fruitori, ossia il pubblico pagante nelle sale, non so.
Ho parlato di eventi collaterali, sempre meno a dire a verità e più incentrati sul tecnico, una volta si parlava di filosofia con il filosofo Bonaga e i suoi ospiti, da Cacciari a Odifreddi, c’erano tavole rotonde aperte a tutti con registi del calibro di Lizzani, Gregoretti e tanti altri, ci sono ancora ma limitati e questo è dovuto anche al limitato budget che il festival da qualche anno subisce.
Gli spazi glamour sono esigui, il famoso Lancia Cafè e i suoi parties svaniti come la bruma a Venezia, unico spazio degno di nota al lido è stato il Pineta Visionnaire, magnifica veduta sulla laguna, mente e cuore dell’elegante ma sobrio spazio, è Mirko Negri, aria scanzonata ma manager di alto livello, gli ho rivolto alcune brevi domande e gentilmente ha risposto.
L’Idea: Mirko in cosa consiste il tuo lavoro?
Mirko Negri: “Il mio compito è rendere felici i miei ospiti. Cerco di raggiungere questo obiettivo offrendo durante i miei eventi la miglior coniugazione possibile fra intrattenimento, musica ed enogastronomia”
L’Idea:: Il tuo lavoro è nato per caso?
Mirko Negri: “E’ stata una scelta, una missione quasi, a fine anni ‘90 sono passato dal marketing puro all’events and enterteinment, è stata quasi una necessità fisiologica. Ora mi occupo di hotellerie d’alta gamma e su questo filone intendo proseguire”
L’Idea:: Quali sono le soddisfazioni e le frustrazioni?
Mirko Negri: “Quando un evento ha successo, vedere i clienti soddisfatti è una grande gioia.
Purtroppo negli ultimi anni, fornire un prodotto realmente valido, causa la fortissima contrazione dei budget disponibili è diventato sempre più difficile. La sfida allora è mantenere alta la qualità dell’offerta nonostante i mezzi limitati a disposizione, non sempre ci si riesce e questo sì, è davvero frustrante”
L’Idea:: Hai un sogno nel cassetto:
Mirko Negri: “Dirigere un festival come la mostra del cinema, è il mio vero sogno nel cassetto, dovesse succedere la MIA mostra sarebbe mooooolto diversa dalle altre”
Ringrazio Mirko Negri e se i sogni sono desideri come cantava la Cenerentola Disneyana, auguriamo a lui che sia un sogno fattibile e che il festival ridiventi un vero centro di aggregazione culturale, sociale, con un pizzico di allegria e leggerezza di cui tutti ma proprio tutti abbiamo bisogno. Il cinema è tante cose: è denuncia, è sogno, è cultura, è evasione e leggerezza, di quella intelligente, i festival devono essere la sua vetrina, lo sono?
Ora ci aspetta la Festa del cinema di Roma e speriamo sia davvero una festa di immagini ed emozioni.