Bianca vernice
Bianca vernice, bianca per salpare.
Sullo scafo il mio nome? Trasparenze
e tumulto. Nessuna traccia, eppure
carta e penna indelebile … come
se latte rovesciato su blu inchiostro,
spugna su lobi e collo disarmati.
Quale brivido intuisce la ruvida
pelle? Tagli e ferite ancora aperte.
E tu ora non sei pronta per salpare.
Gennaio 2020
Cittadini d’aria.
Tu eri nell’aria intermittente della
sera. Ultima sera di un ottobre ebbro
di campane sul bucato raccolto
da fili al vento. Mi sono levata
leggerissima levata nel canto
sottovoce di lettere sul vetro.
Mi fissavi in un tempo disadorno.
Vento e nuvole bussano a ritroso.
Mi salvo da pozzanghere e frastuono
di aerei e legna accatastata. È l’ora
che fermo sul limite di terrazze,
d’orti e rivoluzione.
Bisbigli… Ombre.
25 ottobre 2019