Recensione di Federico Scatamburlo e Intervista di Salvatore Margarone
Grande successo al Teatro la Fenice di Venezia la sera del 4 marzo 2016, per il giovane ma già affermato direttore d’orchestra d’origini israeliane, il talentuoso Omer Meir Wellber. La locandina della serata ha previsto ben tre debutti nella bellissima cornice che questo famoso teatro offre.
Nell’ambito del progetto Nuova musica alla Fenice, il recital ha avuto inizio con l’esecuzione di un brano, per orchestra, di Zeno Baldi, giovane compositore veronese, classe 1988, che vive e lavora a Milano, del quale è stata eseguita, in prima assoluta, “Lo sciame all’interno “.
In questa composizione, di una modernità decisamente spinta all’estremo, Zeno fa produrre alla classicissima orchestra sinfonica del Teatro alla Fenice, dei suoni decisamente e inaspettatamente futuristici, metallici, al limite del naturale. Un esperimento acustico comunque notevole, apprezzato probabilmente da pochi intenditori e non da chi in sala si aspettava il classico concerto sinfonico. Bravissima l’orchestra nel cimentarsi in un percorso così inusuale e tortuoso.
A seguire, il debutto veneziano del giovanissimo pianista Alessandro Marchetti, nato a Pavia nel 1998. Alessandro ha eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la maggiore KV 488 di W.A. Mozart. Sin dalle prime note è emersa la notevole passione per lo strumento da parte di questo giovane artista, che ha eseguito tutto il concerto con un trasporto ed una energia che è raro vedere in esecutori così giovani. Proprio la giovane età, a parere dello scrivente, influisce però sul risultato finale: esecuzione tecnica perfetta, ma mancante ancora di quel “tocco”, di quella capacità interpretativa capace di trasmettere vere emozioni. Una pietra ancora grezza dunque, ma di notevole valore, che riteniamo avrà modo di farsi sentire presto nel panorama musicale internazionale.
Incontrato nel backstage del teatro, Alessandro ha poi accettato di rispondere a qualche domanda:
Intervista di Salvatore Margarone ad Alessandro Marchetti – pianista
Cosa ci racconti dei tuoi anni di studio in Conservatorio?
La mia insegnante Anna Maria Bordin, ha sempre insistito sin da piccolo che mi esibissi in concerto per superare l’emozione ed essere pronto.
Dopo il Diploma in Conservatorio ho continuato a studiare con il M° F. Scala a Imola perfezionando l’op. 10 degli studi di Chopin, ma anche con il M° Risaliti ho studiato 1 anno all’età di 11 anni.
Adesso frequento la scuola pianistica di Fiesole studiando con Andrea Lucchesini, è un grande concertista…oltre ad essere un maestro mi insegna a gestire la mia vita professionale che inizia a prendere corpo, dandomi consigli.Cosa deve avere un buon maestro?
Deve capire l’allievo che ha davanti e tirar fuori la sua personalità.Ci sono pianisti definiti “freddi”, che ne pensi?
Beh, quello dipende a mio parere dallo studio che si fa di una partitura, da come la si affronta e la si comprende. Bisogna sempre pensare e capire cosa il compositore voleva, e non uscire mai dal seminato, infatti, ci sono tanti pianisti che esagerano nelle interpretazioni distaccandosi un po’ troppo dall’idea del compositore .Quali Concerti importanti hai in programma?
A Luglio suonerò a Spoleto per il Festival dei due mondi , in programma eseguirò Chopin (l’op.10 integrale), Prokovieff e Ravel. In Settembre sarò in Moldavia per l’esecuzione del primo concerto per pianoforte e orchestra di P.I. Tchaykowsky. Poi nel 2017 sto programmando la partecipazione a qualche Concorso pianistico Internazionale, non ho ben chiaro ancora quale però…C’è un tempo per affrontare un repertorio piuttosto che un altro?
Direi di si, c’è un tempo per tutto. Vorrei affrontare la Sonata n° 32 di L.v. Beethoven op.111, ma ancora non mi sento pronto per tale composizione, la studierò con calma e quando sarà il momento la proporro nei recital. Bisogna aspettare per alcune opere.Hai debuttato al Teatro La Fenice di Venezia con il Concerto per pianoforte e orchestra KW 488 di W. A. Mozart diretto da Omer Meir Wellber, cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Beh , vincere il Concorso del Teatro veneziano mi ha dato molte possibilità. Mi sono esibito in molti concerti dal 2014, anno in cui ho vinto il premio, al Teatro Olimpico di Vicenza, a Padova, al Bologna Festival, ecc…, stagioni prestigiose che mi hanno gratificato molto .Nel tempo libero cosa fai , se ne hai?
Tempo libero? molto poco… mi piace molto leggere e fare sport, nuoto, stare con i pochi amici che ho, ma buoni.
Dopo una breve pausa il concerto è proseguito con protagonisti l’orchestra e il suo direttore, con un altro debutto: per la prima volta infatti Omer Meir Wellber ha diretto la Sinfonia n. 6 in la maggiore WAB 106, versione 1881, del compositore austriaco A. Bruckner. Questa sinfonia, nella quale, insieme alle altre otto prodotte dall’artista, si riflette decisamente l’influenza di R. Wagner, contemporaneo dell’autore, pur se non comunemente eseguita, presenta fin dall’inizio connotati espressivi individuali e marcati, e nel complesso è ricca di momenti audaci, armonici, raffinati, amalgamati in maniera fantasiosa e che richiedono una precisa direzione orchestrale. Evidente la soddisfazione con la quale il M° Wellber ha diretto la sinfonia: in alcuni momenti la bacchetta era decisamente superflua, un semplice ma appassionato linguaggio del corpo ha accompagnato gli orchestrali in un esecuzione gradevolissima, tant’è che in tutto il recital Wellber si è distinto per la sua singolare direzione, come ad esempio quando, con un semplice gesto della mano, ha “zittito” i violini in uno sfumando decisamente d’effetto.
L’Orchestra del Teatro La Fenice, salvo qualche trascurabile imperfezione dei fiati e un attacco leggermente fuori tempo dei violini, è degna di lode come sempre nelle sue esecuzioni.
Una serata dunque che si è rivelata molto interessante, gradevole e particolare, oltre che ricca di novità, già anticipate sul palco nella breve presentazione tenuta dal Direttore Artistico del Teatro, il M° Fortunato Ortombina.
M° OMER MEIR WELLBER (clicca qui per link)
M° ZENO BALDI (clicca qui per link)
Biografia di Alessandro Marchetti
Alessandro Marchetti, nato a Pavia nel 1998. Inizia a dedicarsi al pianoforte a soli 5 anni. Dopo aver frequentato per breve tempo la scuola civica della città di origine, intraprende a 9 anni i corsi di Alta Formazione Musicale presso l’Istituto Pareggiato “F. Vittadini” di Pavia sotto la guida della professoressa Anna Maria Bordin. Si diploma nel 2014 con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso l’Istituto Pareggiato “F. Vittadini” di Pavia sotto la guida della professoressa Anna Maria Bordin.
Negli anni della sua formazione partecipa ad alcuni concorsi pianistici nazionali. Questa attività gli vale, nel 2008, al J.S.Bach di Sestri Levante, il primo premio e il “premio Bach”, assegnatogli per la migliore esecuzione, fra tutte le categorie in concorso, del brano d’obbligo dell’autore barocco. Al lavoro di formazione affianca un’intensa attività concertistica che si articola, progressivamente e parallelamente, alla sua crescita musicale. Numerose le partecipazioni ad iniziative locali in Pavia: fra queste un’esibizione all’ultima edizione del “Festival dei Saperi”; una presenza a “L’arte della trasformazione”, ciclo di conferenze e musica in occasione del bicentenario dalla morte di F. Listz. Nel 2011, nell’ambito del ciclo di concerti “Maggio in musica” dell’Istituto Vittadini, esegue l’integrale degli studi op. 10 di Chopin.
Nel 2013 vince le selezioni interne all’Istituto Vittadini e si esibisce con l’Orchestra dello stesso Istituto al Teatro Fraschini di Pavia, proponendo il Concerto BWV 1052 di J. S. Bach. Non sono mancate presenze presso enti e manifestazioni esterne: a cominciare dal 2008, per “Ars Antiqua” a Sestri Levante; per ErreMusica (2013) a Torino nell’ambito dei “Pomeriggi Musicali”; per l’Associazione “Vita e Pace” di Avigliana (TO) nell’ambito di differenti manifestazioni; per l’Istituto Listz, a Bologna, (2011) nelle manifestazioni del “Salotto musicale”; per la Filarmonica di Chiavari (2014). Il più importante appuntamento futuro sarà in febbraio 2015: Alessandro si esibirà all’Aula Magna del “Politecnico” di Torino. Ha partecipato ad alcune masterclasses (ultima di queste, a Bardonecchia, nel 2011 con il M° F. Scala).
Ha seguito corsi di perfezionamento presso l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. Qui è stato allievo, per un anno, del M° Riccardo Risaliti e, l’anno successivo, del M° F. Scala, con il quale ha svolto un intenso lavoro sull’op.10 di Chopin e sulla sonata op. 57 “Appassionata” di Beethoven. In repertorio annovera i seguenti autori: J. S. Bach, D. Scarlatti, F. J. Haydn, W. A. Mozart, L. v. Beethoven, R. Schumann, F. Chopin, F. Liszt, J. Brahms, C. Saint-Saëns, S. Rachmaninov, A. Skrjabin, B. Bartok, D. Shostakovich.
Photos by:
- www.omermeirwellber.com
- www.teatrolafenice.it
- Michele Crosera
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