Tuesday, March 19, 2024

“STANLIO & OLLIO DUE ATTORI COMICI, SEMPLICI E GENIALI”

Interpreti del genere slapstick, Stanlio e Ollio, sono tra i più famosi comici nella storia del cinema,  Stan Laurel (Arthur Stanley Jefferson, detto anche Stanlio in italiano e Stan in inglese), di origini  britanniche e l’americano Oliver Hardy ( Oliver Norvell Hardy detto  Ollio in italiano, in inglese OliverOllie o Babe), prima di incontrarsi sul set di “Cane fortunato”, nel 1921, erano già attori affermati; nel  film Stan è un poveraccio giramondo e pasticcione che viene pedinato da un bandito corpulento e goffo, Oliver, ma per la sbadataggine del ladro,  Stan con un  cagnolino si rifugia in una mostra canina dove incontra una ragazza di buona famiglia, di cui si innamora, che lo invita nella sua villa.

Stanlio  è  piccolo e magro, ha un volto  sorridente, un po’ imbambolato, capelli rossicci arruffati che gratta  specialmente nei momenti di dubbio, o quando inizialmente non riesce a comprendere qualcosa che  Ollio gli sta dicendo, ha una giacca larga, farfallino sulla camicia e una bombetta, una caratteristica della sua personalità è di reagire immediatamente e in modo eccessivo

Stanlio e Ollio iniziano a lavorare in films muti tra i quali “Marinai a terra”, “Una bella serata”e “Musica classica”.

In “Pranzo di gala”,  detto anche “Dalla minestra alla frutta” (From soup to nuts),  comica muta del 1928 diretta da Edgar Kennedy, Stanlio e Ollio vengono inviati come camerieri, lavoratori alle tavole calde, a una festa di gala. La loro inesperienza causa subito diversi guai: Stanlio litiga con il cuoco perché ha il cappello, Ollio non riesce a portare una torta a tavola senza caderci sopra. Stanlio riceve poi l’ordinazione per un’insalata senza niente (in inglese  undressed, che significa sia “svestito” che “non condito”); equivocando, serve l’insalata in mutande. A questo punto la padrona di casa dà un pugno a Ollio, facendolo cadere su una torta.

Stanlio sorprende quando come per magia fa dei giochini che soltanto lui riesce a fare, introdotti in alcune comiche a partire dal 1928, come fare ad esempio dei giri di dita, fingere di accendersi un accendino. Ollio è molto corpulento, capelli neri e lisci incollati sulla fronte con della brillantina, doppio mento e baffetti, ha una giacca stretta e la bombetta; è un tipo che vuole dimostrare di sapere sempre tutto. Mentre Stanlio è famoso per i suoi giochini, Ollio possiede la sua caratteristica di sventolare il suo cravattino come per esprimere gioia, imbarazzo o mascherare la sua paura; è anche un dongiovanni ed è sempre alla ricerca della donna giusta,  Stanlio però riesce a rovinare le sue iniziative, ma quando le mogli ci sono, eccoli in un appartamento confortevole  accanto a mogli dispotiche, insopportabili, così  Stanlio e Ollio cercano di ingannarle, mettendosi d’accordo per escogitare  un  piano, come  nei films La sbornia” (1930), “La bugia”  (1931) e “ I figli del deserto” (1933).

Le avventure di Ollio e Stanlio sono situazioni assurde e Ollio spesso rimprovera Stanlio dicendogli:   “Ecco che mi hai cacciato in un altro bel pasticcio!”. La voce di Alberto Sordi rese le caratteristiche dell’originale Ollio in Italia ancora più divertenti,  doppiatore di Stanlio fu Mauro Zambuto.

La pronuncia storpiata delle parole (spostandone gli accenti come in “stupido”, “automobile”, “dollari”) rendeva ancora più divertenti i dialoghi, la pronuncia inglesizzata venne mantenuta nel doppiaggio italiano, francese, spagnolo e tedesco. Stanlio è allegro e calmo, Ollio si irrita ogni volta che deve tirare fuori di impiccio il suo compagno, e vorrebbe ogni tanto essere ascoltato ma spesso si rivela più sciocco del suo amico, creando così ancora più pasticci. A volte propone le sue idee con prepotenza ma quando Stanlio se ne viene fuori con un’idea più furba, allora Ollio accetta i piani insoliti dell’amico e se la situazione non si risolve, Ollio si scatena picchiando Stanlio e spesso finiscono per darsele.

Nel 1926, Laurel fu il regista del  film “Get ‘Em Young”, nel 1927  Stanlio e Ollio lavorano  ufficialmente  con Hal  Roach nel loro primo film “Zuppa d’anatra” in cui Stanlio e Ollio appaiono con i nomi “Hives” e “Maltraves”, ma il primo cortometraggio è “Metti i pantaloni a Philip”; nel 1928  i loro personaggi in alcune comiche inizieranno ad avere  il nome di Laurel e Hardy.  Nel 1929 lavoreranno in films con il sonoro, girando i corti sia in versione muta che sonora. Il primo film parlato sarà “Non abituarti come siamo”  e saranno insieme per la prima volta in un lungometraggio, in un buffo sketch di magia in “Hollywood che canta” e poi  per la prima volta a colori nel film-operetta “Il canto del bandito”.

Nel 1932 “La scala musicale” vinse il premio Oscar per la migliore comica. La storia, che risultò divertente alla critica e al pubblico, narra di Stanlio e Ollio che devono consegnare una pianola in una villa in cima a una collina.

Dopo il periodo delle comiche realizzano altri films come “Fra’ Diavolo” (1933), “Nel paese delle meraviglie”  (1934) “Allegri eroi” (1935) e “Noi siamo zingarelli” (1936).

Altri  films comici, come “I monelli”, (1930) “Andiamo a lavorare”, (1931) “Il circo è fallito”, (1932), “Vita in campagna” (1934), “Muraglie” (1931), “I due legionari” (1931), “Il compagno B” (1932) e soprattutto “I figli del deserto” (1933), ebbero un grande successo di pubblico.

Muraglie (Pardon Us nell’originale americano, Jailbirds nella versione britannica) è un film del 1931 diretto da James Parrott in cui Stanlio e Ollio decidono  di fabbricare birra falsa nel periodo del proibizionismo; per sbaglio Stanlio la vende ad un poliziotto, e la coppia finisce in galera. Stanlio ha un problema a un dente e sembrando le sue lamentele il rumore di una pernacchia, vengono sbattuti  per punizione nella cella del detenuto più pericoloso del carcere, soprannominato Il Tigre. Nel carcere si tengono corsi per i galeotti; durante una lezione, Ollio per sbaglio colpisce con una palla di carta imbevuta d’inchiostro il maestro Finlayson e così vengono sbattuti  in cella d’isolamento. Dopo il periodo nella cella di rigore, il Tigre convince la coppia ad accodarsi in un’evasione di massa; tutti vengono ripresi tranne Stanlio e Ollio che  si sono travestiti da afroamericani e si sono nascosti in una piantagione di cotone.  Tra i canti, sul far della sera Ollio mostra le sue doti canore con il bellissimo spiritual “Lazy Moon”.

Un giorno, per caso Stanlio e Ollio stanno riparando l’auto del direttore del carcere da cui sono evasi, che riconosce i due a causa del difetto del dente di Stanlio, che si scorda di rimettersi la gomma sul dente. Ricondotti in prigione, mentre il Tigre pianifica una nuova fuga, Stanlio viene spedito dal dentista per risolvere il problema con il dente, ma tutto è inutile; Ollio, per incoraggiare l’amico, si siede sulla sedia dentistica, appoggia la mascherina con l’etere per l’anestesia e subisce l’estrazione di un dente buono al posto di Stanlio. A sera, durante la cena, Stanlio e Ollio si trovano nel bel mezzo della distribuzione delle armi per la rivolta del carcere. Stanlio impugna per errore una mitragliatrice e inizia a sparare come un pazzo, anticipando i piani del Tigre.  L’evasione  non riesce, la rivolta viene sventata e Stanlio e Ollio vengono premiati con la scarcerazione. Nel cast sono presenti molti attori del muto, Walter Long, James Finlayson (inseparabile spalla dei due attori comici), Wilfred Lucas e June Marlowe.

Durante la lavorazione di “Nel paese delle meraviglie” (1934) Walt Disney, che apprezzava molto  Laurel e Hardy  ed era amico di Hal Roach, acconsentì che una scimmia interpretasse il ruolo di Topolino e che fossero presenti i Tre Porcellini (con tanto di tema originale); questa fu una delle poche volte che un personaggio Disney apparì in un film che non fosse prodotto dalla omonima casa di produzione. Sempre nel 1934, Walt Disney partecipò alle riprese con Laurel e Hardy di “La grande festa”, introducendo il personaggio di Mickey Mouse.

Nel 1946, visto il successo negli Stati Uniti, Stan e Ollio iniziarono  una lunga serie di tournée in Europa, e continuarono a recitare fra il 1952 e il 1954 in tournée in Francia, Danimarca, Gran Bretagna e Irlanda con sketch come “On the Spot” e “Birds of a Feather”. Nel  1950, lavorarono nel film di produzione francese-italiana “Atollo K” e con entusiasmo furono accolti dal pubblico in alcune città italiane: Sanremo, Genova e Roma dove erano conosciuti anche come Cric e Croc.

Il museo dedicato a Laurel & Hardy  si trova a Ulverston, città natale di Stan Laurel.

Il loro celebre marchio di fabbrica è la musichetta nota come The Cuckoo Song (o Dance of the Cuckoos), composta da Marvin Hatley,  che si ascolta  per la prima volta nel film “I ladroni” (Night Owls) del  1930; sono  famosi altri  motivi e improvvisati balletti come nel film “I fanciulli del West” (Way Out West) o la famosa “Guardo gli asini che volano nel ciel” (sulla musica della canzone A zonzo, nell’edizione italiana) cantata da Alberto Sordi. Altrettanto coinvolgente  il balletto  in onore delle mogli che i due improvvisano cantando “Honolulu Baby”, con tanto di ukulele e ananas sotto il braccio, per convincere le consorti di essere stati alle Hawaii invece che alla riunione de “I figli del deserto” (Sons of the Desert).

Altra caratteristica usata da Stanlio e Ollio nelle loro comiche e nei loro lungometraggi era la risata, a volte una risata improvvisata, spontanea, che creava un’atmosfera allegra e rilassante; nelle scene in cui Stanlio in modo infantile si mette a piagnucolare, ha una particolare mimica e una voce in falsetto che fa sorridere.  

Stanlio e Ollio amano stare in compagnia con gli animali, i  film in cui gli animali sono protagonisti insieme a loro furono: “Presto a letto” (1928)  con  il cane di Stanlio, Buster, “La capra di Penelope” (1929), “Non c’è niente da ridere” (1931) e “Il circo è fallito” (1932). Il film più noto in cui Stanlio e Ollio hanno un animale per amico è “Risate a crepapelle” (Non c’è niente da ridere), remake di “La capra Penelope”. Nel periodo natalizio, Stanlio e Ollio si trovano a dormire in un misero ostello in compagnia di un piccolo barboncino di nome Vercingetorige che fa rumore abbaiando; l’oste minaccia Stanlio e Ollio di cacciarli in mezzo al freddo e al gelo se avesse rivisto il cane scorrazzare per la stanza. Cercheranno così di tenere il cane buono ma non riuscendoci, il padrone ordina a Stanlio e Ollio di sloggiare.

La critica cinematografica ha detto che spesso i films dei due comici non hanno un messaggio sociale come i capolavori di Charlie Chaplin. In realtà Laurel & Hardy interpretano la società statunitense degli anni trenta; anche allora c’erano i poveri, vittime dei prepotenti e dei ricchi, quindi nei loro film non ci sono speranze e illusioni ma soltanto risate, e molto spesso in quelle assurde situazioni la comicità si svolge in situazioni quotidiane: discussioni e difficoltà domestiche,  soprusi verso il più debole. Vagabondi o disoccupati in cerca di lavoro, tuttavia cercano sempre di superare le difficoltà con qualche idea “geniale”, arrivando così ad un certo  umorismo, quello di far sorridere, semplice e raro in questo mondo.

Come diceva il regista e comico francese Pierre Etaix: «Basta vederli, anche se non fanno niente».  Stanlio & Ollio sono ingenui e buoni, sono adulti rimasti bambini, spesso non valutano bene le situazioni, anche quando cercano di rendersi utili, trovandosi così  in situazioni difficili dalle quali venirne fuori, ma in quella risata luminosa e spontanea che ispirano sono indimenticabili e sembrano quasi volere dire se è poi proprio il caso di prendere la vita troppo sul serio. La loro grandezza è stata la capacità di coinvolgere in una sincera e naturale comicità.

ANNA & MARIA  SCIACCA

Anna & Maria Sciacca
Anna & Maria Sciacca
Iscritte all’Albo dei Giornalisti-Pubblicisti, hanno pubblicato interviste, recensioni musicali e cinematografiche e diversi articoli di cultura. Collaborano per il giornale “Amazzonia” e per il settimanale “La Bisalta” di Cuneo. Iscritte alla S.I.A.E., hanno scritto alcune canzoni raccolte nei cd “Night City Lights”, ” Melodia Italiana”, “Freedom”.

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