Friday, April 26, 2024

NEPPURE IL RECOVERY FUND E LA SUA “PIOGGIA DI MILIARDI” SBLOCCHERA’ IL FUTURO DEI GIOVANI SICILIANI: IL PONTE SULLO STRETTO RIMANE PURA UTOPIA

Ero un ragazzo pieno di sogni e di speranze quando, tanti anni fa, mi capitò di leggere un articolo: “Il divario Nord Sud sarà colmato nel 2020”. Era firmato da un illustre economista e accademico italiano, il professore Pasquale Saraceno. Faceva una previsione che, pur se a lungo termine, era comunque incoraggiante per tutti noi giovani di allora. Oggi di anni ne ho 80, il 2020 è arrivato, ma purtroppo quel divario non si è affatto colmato, tutt’altro! La politica è grande se fa grande il popolo. Purtroppo per noi non è stato così! Abbiamo creduto in tante promesse risultate vane. Ci siamo entusiasmati e abbiamo sventolato bandiere, applaudito affabulatori e non ci siamo risparmiati offrendo cuore ed energie sperando che qualcosa di buono si concretizzasse. Niente di tutto ciò! Siamo stati ingannati, derisi e calpestati. Il Meridione, la mia adorata Napoli che ne è la capitale, l’intera meravigliosa Sicilia ricca di storia e cultura, pur se qualche passettino in avanti l’hanno fatto, restano comunque ai margini dello sviluppo e della vivibilità. Ma è proprio vero che siamo nati sudditi e sudditi siamo destinati a restare? Io non ci sto e, soprattutto, non devono starci i giovani! Se tutti migliorano perché non possiamo migliorare anche noi? Il turismo è cresciuto, è vero, però tanti sono i servizi rimasti al palo!

Di tanto in tanto la sceneggiata del “Ponte sullo Stretto” torna alla ribalta. Si riaccendono le speranze di coloro che lo vorrebbero, contemporaneamente torna il dissenso di tutti quelli che non lo vogliono. Stiano tranquilli gli uni e gli altri: chi spera non disperi, ma per ora lasciasse ogni speranza sul molo di Messina! Neppure il Recovery Fund e la sua “pioggia di miliardi” è riuscito a sbloccare il futuro dei ragazzi di Sicilia. Questo fantomatico ponte non si farà, perlomeno fino a quando esisteranno coloro che non riescono a guardare oltre il proprio naso, fino a quando esisterà quella (spero) piccola ma tanto pericolosa genìa che crea metastasi nel tessuto sano della nostra terra minando alla base le aspettative di quella maggioranza silenziosa che ancora vuole credere nella politica pulita che spiani le strade al progresso. Ma se qui non si riescono a ripristinare neanche le strisce pedonali! Se è ancora un miraggio la raccolta differenziata dei rifiuti e in alto mare sono i progetti per l’ammodernamento delle ferrovie, la messa in sicurezza delle scuole e degli edifici del centro storico, i piani di recupero e di valorizzazione di siti archeologici! Se ancora non siamo all’altezza di offrire la giusta accoglienza turistica, la funzionalità dei trasporti urbani, della sanità, della pulizia delle strade e di tanti altri indispensabili servizi essenziali, è pura utopia pensare che si possa realizzare una tale grande opera che davvero metterebbe il sigillo all’Unità d’Italia e spalancherebbe alla Sicilia tante nuove opportunità di sviluppo. Purtroppo qualcosa di malefico ancora ci immobilizza in un pantano dove giorno dopo giorno imputridiscono sogni e aspettative. Tutto resta immobile! Vive solo la grande speranza che i ragazzi riescano ad appropriarsi delle potenzialità di questa terra, decidano di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per non permettere più a chi non ha né iniziativa né ingegno di tenerli bloccati nelle stazioni da dove non parte nessun treno. Non devono darsi per vinti ma fare in modo che tutto cominci a cambiare per iniziare un nuovo Rinascimento capace di dare rinnovato smalto alla Sicilia e al Sud. Sono i giovani l’ultima spiaggia, gli alfieri del loro futuro!

Raffaele Pisani

redazione
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Tiziano Thomas Dossena, Leonardo Campanile, LindaAnn LoSchiavo, and Dominic Campanile

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