Lancia, Bulgari … storici sponsor della Biennale Cinema hanno abbandonato il festival.
Oggi la macchina ufficiale è la Renault; complimenti.
La Lancia accompagnava le star al Red Carpet e quindi si pubblicizzava in tutto il mondo, l’emblema italiano ha lasciato il posto alla francese Renault.
Non è patriottismo, è constatazione.
Gli inglesi hanno fatto fuoco e fiamme perché James Bond guidasse un’auto inglese, gli italiani accettano tutto passivamente; peccato.
Entrando nell’ambito più strettamente festivaliero, sono un po’ destabilizzata dalla serie di film violenti che arrivano agli spettatori … ma non bastano i telegiornali con le crudeltà quotidiane?
Non è moralismo, è constatazione.
Le star di richiamo internazionale ci sono, da Al Pacino, che in sala stampa adora raccontarsi (e il bello è che è piacevole ascoltarlo) a Owen Wilson, gentile educato e disponibile ma che ha sempre un velo di tristezza ben mascherata negli occhi … magari è il jet lag o quel mal di vivere che ci ha portato via tantissimi personaggi celebri e quotidianamente tanti sconosciuti!
Non è pessimismo, è constatazione.
Viggo Mortensen oltre alla bellezza ha il talento e una dote piacevole: l’educazione, inoltre dipinge, compone musica. fotografa e fa mostre personali … a chi tanto e a chi il nulla.
Tra i giurati Tim Roth e Carlo Verdone, pazienti con i fan che chiedono selfie e autografi meritano il premio simpatia; premio all’antipatia lo scriverò a fine festival.