Intervista di Tiziano Thomas Dossena
Rinomato chitarrista, compositore e cantante, Maurizio Solieri è una colonna della musica italiana degli ultimi 50 anni… Le sue molteplici collaborazioni musicali includono Vasco Rossi, Alberto Fortis e I Nomadi.
Il suo nuovo singolo “Tommy” è uscito in digitale e in radio il 22 aprile scorso. Parliamone un poco con Maurizio…
L’Idea Magazine: Ciao Maurizio. Noi siamo praticamente coetanei e mi fa molto piacere intervistare un cantante della mia generazione… Ti dispiace se parliamo prima un poco della tua carriera? Quando iniziò la tua passione per la musica?
Maurizio Solieri: La passione per la musica mi venne a 10 anni, con il regalo di una chitarra Eko da ottomila lire da parte di mia madre, e dall’ascolto dei dischi di Elvis Presley e dei Beatles da parte dei miei fratelli maggiori.
L’Idea Magazine: È vero che hai fatto l’annunciatore radio per qualche anno? Che programma avevci?
Maurizio Solieri: Ho incominciato la mia carriera di radiofonico a Punto Radio, la Radio di Vasco, nel 1977, e facevo un programma di jazz che si chiamava Jazz Time. Poi da Zocca ci trasferimmo a Bologna e io Massimo Riva , Sergio Silvestri e Leo Persuader continuammo a BBC Bologna, Rete Centrale ed altre.
L’Idea Magazine: La tua carriera è molto lunga e include molti anni passati con Vasco rossi, sia scrivendo canzoni per lui sia come membro della sua band. Come lo incontrasti e come nacque il vostro rapporto?
Maurizio Solieri:Ci siamo conosciuti nella Primavera del 1977 alla stazione dei treni di Modena, grazie al mio amico e compaesano Silvestri che era stato un suo compagno di scuola.
L’Idea Magazine: Quali canzoni scrivesti per Vasco? Come potresti definire il vostro rapporto creativo?
Maurizio Solieri:Canzone, Dormi, dormi, C’è chi dice no, Ridere di te, Se è vero o no, Lo show, Rocknroll show, Stasera, Vuoi star ferma. Il nostro rapporto creativo era molto bello, io andavo in ufficio da lui con dei demo e lui, entusiasta, scriveva i testi.
L’Idea Magazine: Hai anche fondato vari gruppi musicali, tra i quali la Steve Rogers Band, che da backing-band di Vasco inizia ad avere vita propria e a raggiungere nel 1988 un grande successo con “Alzati la gonna”. Per quanti anni suonasti in quella band? Chi sono gli altri componenti? Hai ancora rapporti con loro?
Maurizio Solieri: La prima Steve è nata nel 1981, col primo singolo Neve nera (testo di Vasco) per poi iniziare a registrare dischi nel 1986 con la formazione che vedeva oltre a me, Massimo Riva, Mimmo Camporeale, il Gallo, Daniele Tedeschi e Andrea Innesto. Con la Steve abbiamo suonato fino al ‘90, per poi prendere strade diverse, io sono tornato con Vasco, Riva ha fatto dei dischi solo, poi èr tornato con Vasco come pure Tedeschi, il Gallo e Innesto.
L’Idea Magazine: Nel 1997 hai formato un duo con Fernando Proce, pubblicando l’album “Proce & Solieri”, preceduto dal singolo “Radio Show”. Quale fu il responso del pubblico? Quanto durò questo duo?
Maurizio Solieri:La risposta delle radio e del pubblico fu magnifica, anche perché Fernando lavorava a radio RTL 102.5. Ancora adesso siamo amicissimi e collaboriamo insieme.
L’Idea Magazine: Hai suonato nel trio “Chitarre d’Italia” con Franco Mussida (PFM) e Dodi Battaglia (Pooh) . Che cosa fece nascere questo trio, che mi ricorda un poco il “Supergruppo” di Ricky Gianco? Avete fatto incisioni o solo concerti?
Maurizio Solieri: Il trio, sponsorizzato da Giorgio Verdelli grande giornalista musicale in Rai, nacque anche perché ci conoscevamo bene; abbiamo lavorato ad alcuni pezzi acustici e abbiamo fatta tanta TV, qualche concerto ed è un’avventura che tutti ricordiamo con piacere. È anche uscito un singolo dal titolo L’allegra giornata. Con Dodi ho partecipato ad alcuni suoi dischi.
L’Idea Magazine: Hai anche collaborato a lungo con la band “Custodie cautelari”, se non sbaglio…
Maurizio Solieri: Dal 1997 fino al 2019, anche con La notte delle chitarre, sono stato ospite di alcuni loro dischi e abbiamo fatto una marea di concerti, anche con grandi ospiti come Eugenio Finardi e Irene Grandi . Era un gran divertimento, eravamo spessissimo al Roxy Bar di Red Ronnie.
L’Idea Magazine: Cosa puoi dirci delle collaborazioni con cantanti come Skin (durante un concerto di Natale a Montecarlo), Dolcenera (Festival di Sanremo del 2006) e Bianca Atzei. Come nacquero questi rapporti? Hai scritto le loro canzoni o hai anche suonato per loro?
Maurizio Solieri: Con Skin duettai a Montecarlo nel classico Summertime, con l’orchestra sinfonica, con Dolcenera fui ospite a Sanremo 2006 e con Bianca Atzei in singolo e video nel 2013, e varie apparizioni televisive. I pezzi erano loro.
L’Idea Magazine: Nel 2010 esce l’album da solista “Volume One”, che contiene brani cantati e strumentali. Potresti parlarcene un po’?
Maurizio Solieri: Già nel 1997 feci un disco con la mia band Class, Io, il Gallo al basso, Beppe Leoncini alla batteria e Vic Johson alla voce, con pezzi cantati e alcuni strumentali.
Volume one nasce nel 2009, con 5 strumentali e 5 cantati , alcuni da me e alcuni da Michele Luppi, da anni con i Whitesnake. Alla batteria Adriano Molinari, batterista di Zucchero.Grazie all’agenzia Barley Arts promozionai il disco aprendo per una settimana per i Deep Purple; nell’estate suonammo prima degli AC/DC e ZZTOP.
L’Idea Magazine: L’album è poi seguito nel 2014 da “Non si muore mai” e nel 2018 da “Dentro e fuori dal rock’n’roll”. Di che cosa trattavano questi due album? Sono un ‘continuum’ musicale con quello precedente o portano qualcosa di nuovo?
Maurizio Solieri: Non si muore mai era una specie di EP con tre inediti( cantati da Lorenzo Campani) e qualche pezzo da Volume one. Dentro e fuori dal rock’n’roll continua il discorso, ancora più rock, con brani cantati in Italiano come Io dico no (voce Lollo Campani) e Dentro e fuori…col testo e la voce di Ettore Diliberto, cantante delle Custodie Cautelari) , strumentali come Song for a friend, dedicata a Massimo Riva, coi collaboratori abituali, Camporeale, Luppi, Ivano Zanotti, Leoncini e Gianluca Gadda.Masterizzato da Maurizio Biancani allo studio storico di Bologna, la Fonoprint.
L’Idea Magazine: Ed eccoci ad un altro album da solista, “Resurrection’, annunciato da questo tuo nuovo singolo, “Tommy”. Che cosa ci portano di nuovo questa canzone e questo album? Quando uscirà “Resurrection”?
Maurizio Solieri: Tommy è un personaggio di fantasia, che tutti possono avere conosciuto, con la musica che ricorda un po’ i Queen più teatrali, i Supertramp, il musical. Resurrection uscirà alla fine di Giugno, anticipato da un secondo singolo, Rock and roll Heaven, con video girato da Cristian Tipaldi.
L’Idea Magazine: Il tuo libro “Questa sera Rock ‘n’ roll” è una autobiografia? Che cosa ti ha spinto a scriverlo?
Maurizio Solieri: Certo che è un’autobiografia, scritta a quattro mai con Massimo Poggini, che aggiunge alla prima stesura del 2010 tutto quello che ho vissuto dal 2011 al 2021.
L’Idea Magazine: Hai prodotto dei video didattici…
Maurizio Solieri: Molti anni fa il mio editore, Toni Verona, mi chiese di fare un po’ di didattica chitarristica, dove raccontavo chi mi aveva influenzato musicalmente, ed esempi , arpeggi ed assoli dei miei brani più conosciuti, da Vasco alla Steve Rogers Band. Dedicato a chi mi seguiva e mi segue.
L’Idea Magazine: Delle tue varie collaborazioni musicali, quali ritieni sia stata la più complessa da affrontare e quale la più divertente?
Maurizio Solieri:Tutto è stato ed è complicato e divertente, l’importante è suonare la musica che ti piace di più.
L’Idea Magazine: In quale delle tue canzoni ti identifichi di più E qual è la tua canzone della quale ne vai più orgoglioso??
Maurizio Solieri: Ce ne sono tante… Canzone, Lo show, Alzati la gonna, Bambolina, Please believe me, Dentro e fuori dal rock and roll, Rock and roll Heaven, Tommy.
L’Idea Magazine: Hai dei progetti in lavorazione al momento?
Maurizio Solieri: Ho il progetto di promozionare come di deve il libro e il disco, con presentazioni pubbliche e concerti.
L’Idea Magazine: Verrai negli Stati Uniti a suonare in un prossimo futuro?
Maurizio Solieri: Non credo, a meno che qualcuno mi inviti.
L’Idea Magazine: Sogni nel cassetto?
Maurizio Solieri: Suonare la mia musica nei teatri e nelle location adatte.
L’Idea Magazine: Se tu potessi parlare con una qualsiasi persona di tua scelta, del passato o del presente, chi sarebbe e di che cosa parleresti?
Maurizio Solieri:Mi piacerebbe parlare con Jeff Beck, Jimmy Page ed Eric Clapton.
L’Idea Magazine: Un messaggio per i nostri lettori?
Maurizio Solieri: Un saluto da un musicista che non si accontenta e che è riconosciuto per il suo sound.