Finalmente, lentamente si ricomincia a vivere, onorando i tristi momenti che stiamo vivendo, dalla infinita guerra in Afghanistan , ai terremotati di Haiti, ai morti di Covid, con una preghiera , uno sguardo alla Madonna, alla Madre che soffre:
Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.
Cuius ánimam geméntem,
contristátam et doléntem
pertransívit gládius.
Lo Stabat Mater fu scritto in latino da Jacopone da Todi, nel XIII secolo e in seguito musicato da moltissimi compositori : nel Medioevo e Rinascimento da Giovanni Pierluigi da Palestrina, nel Barocco da Scarlatti, Vivaldi, Pergolesi, Tommaso Traetta, nel Classicismo : Hayden, Salieri, Paisiello, nel Romanticismo: Rossini, Schubert,Liszt.
Ancora oggi lo Stabat Mater viene musicato ed eseguito, come questa sera, fra l’odore dei pini in una serata di luna piena allo Stadio dei Pini di Milano Marittima, in Romagna.
È stato scelto Rossini, potente, doloroso, emozionante.
Green Pass obbligatorio, coro maestoso, anzi i cori : Coro Cappella Musicale dei Servi di Bologna, Coro Quadriclavio di Bologna, Coro Lirico Città di Faenza.
Ha diretto il maestro Lorenzo Bizzarri, bravura ed eleganza, non meno raffinate anzi da gran soiree le due presenze femminili: Il soprano Raffaella Battistini in un lungo abito dai toni verde/blu e oro, con una trama in stile barocco.
Il contralto Christina Knorren in raso rosa scuro che le luci facevano brillare.
A brillare però erano le loro voci,limpide e potenti, due professioniste che affascinano con voci e presenza scenica.
Ho dato precedenza alle Signore senza dimenticare e lodare il tenore Giorgio Casciarri la cui voce ti prendeva il cuore e il basso Francesco Ellero D’Artegna incisivo e altrettanto emozionante, sobri ma signorili in total black.
L’Orchestra “ Cappella Musicale dei Servi “ di Bologna , formata da elementi per lo più giovani ed estremamente preparati.
Il tutto realizzato dalla Associazione La Pomme con la collaborazione del Comune di Cesena.
Quando si esce da certi “spettacoli” ci si sente in pace con se stessi, la musica ammansisce l’animo , le voci, penetrano la dura scorza di cinismo e cattiveria di cui ormai siamo permeati.
Stabat Mater … stava la Madre addolorata e si spera che anche i nostri dolori magari solo per un’ora siano mitigati e meno feroci.
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