Da Prada a Gucci sino ad Armani, la nuova tendenza moda per l’uomo che ha sfilato a Milano è il desiderio di giocare anche con il guardaroba femminile, in un mix di serietà ed ironia, senza prendersi troppo sul serio.
Un guardaroba per due, si potrebbe dire.
Si tratta di un gioco creativo di richiami, di riprese e di rimandi, come da Prada, dove domina il nylon, il panno e la lana, insieme ai colori scuri, dal nero, al grigio, al blu.
Così, da Gucci si assiste al trionfo di un linguaggio stilistico unico, in grado di coinvolgere ed unire il mondo maschile ed il mondo femminile, in una sfilata del tutto inattesa, in quanto creata pochi giorni prima della sfilata (lunedì 12 gennaio, infatti, la stilista Frida Giannini ha lasciato l’incarico) dal quarantenne romano Alessandro Michele, braccio destro dell’ex direttore creativo: il suo ragazzo dalle sembianze efebiche, avvolto in leggere camicie di seta, quasi trasparenti, tra pizzi e fiocchi, indossando pantaloni morbidi e mocassini-ciabatte di pelliccia, ha ispirato un profondo senso di delicatezza e ha riscosso notevoli consensi di buyers e stampa.
In questa nuova collezione, condividono il guardaroba anche gli uomini e le donne di Giorgio Armani: indossano infatti, con eleganza e sobrietà, la stessa giacca in jersey cachemire, di gran lusso, ma anche di lana o di velluto, pantaloni ampi e molto morbidi, con il cavallo un po’ più basso e la vita un po’ più alta, mentre sotto la giacca scompare il classico must del girocollo per lasciare il posto ad un cardigan o allo scollo a V.
Aria di novità anche da Bottega Veneta, che presenta un elegante pantalone da jogging, mentre da Ferragamo risaltano colori e materiali preziosi, al contrario del total look grigio di Calvin Klein.
Mohair, cachemire, lana cotta e jacquard da Missoni, in un mix di colori autunnali, mentre da N.21 di Alessandro Dell’Acqua sfila un uomo sportivo ma ricercato e Vivienne Westwood dedica la sua sfilata al Principe Carlo d’Inghilterra.
Etro tratta il tessuto come una tela da dipingere sapientemente, mentre Fendi esalta il velluto, così come da Canali protagonista è il cachemire prezioso ed elegante degli ampi ed avvolgenti cappotti.
Anche Brioni sfila a Milano e celebra i suoi 70 anni (in cui ha vestito nomi internazionali, sia della politica che del cinema), puntando sul mondo dell’equitazione, tra rigore, ricercatezza e dettagli che impreziosiscono i tessuti, mentre Roberto Cavalli, come da tradizione, fa sfilare un uomo rock e anticonformista.
Tra le presentazioni, in un calendario ricco di appuntamenti da una parte all’altra della città, citiamo Duvetica, Michael Bastian, Hogan, Boglioli, Piquadro, Santoni, Pal Zileri, Fratelli Rossetti, Church’s. Si segnalano, infine, la Field Jacket di Fay, ispirata a quella dei piloti militari, ed i lussuosi completi, fatti a mano e ricchi di contrasti, di Larusmiani.