No,non sto parlando di smart working ma del FESTIVAL DEL CINEMA CITTA di SPELLO e dei borghi Umbri.
Con la tenacia e la volontà di Donatella Cocchini, la sua ideatrice insieme al regista Fabrizio Cattani siamo arrivati al decimo anno, dieci anni di duro lavoro, di intoppi burocratici di tanti NO ma anche tanti SI, una rete di contatti costruiti nel tempo, aggiustando il tiro, mirando sempre al meglio, proseguendo dritta per una direzione che punta sempre a non snaturare la sua creatura.
Un festival che celebra le professioni del cinema, quei grandi professionisti che non hanno gloria che svaniscono nei titoli di coda: costume, fotografia, montaggio, produzione, recitazione, regia,sceneggiatura, scenografia, suono.
Un giugno afoso ci accoglie, Spello si erge in collina, fiori, turisti, case e monumenti intatti venute a noi integri da centinaia di anni, alcuni, severe guardie di una storia millenaria: Hispellum colonia romana della Gens Julia.
In questo contesto storico e artistico il festival presenta il fior fiore dei film italiani e internazionali, in visione gratuita con una giuria italiana e straniera che decreta i vincitori del dietro le quinte.
Un vero regalo al cinema che in questo momento più che mai ha bisogno di pubblico di estimatori, amatori e un grazie immenso va al Centro sperimentale di Cinematografia distinta in due settori: La Cineteca nazionale prezioso archivio, la Scuola Nazionale di Cinema fornace dei professionisti del cinema e l’Archivio Nazionale patrimonio culturale inestimabile.
La Cineteca Nazionale, impegnata nel restauro di capolavori che non meritano l’oblio e un archivio fotografico corredato da più di un milione di fotografie e locandine, davvero un tesoro immenso.
Film italiani e stranieri in concorso, cortometraggi, documentari ma anche eventi collaterali come la mostra multimediale degli effetti speciali e la fotografia.
Altri momenti di grande rilevanza artistica e culturale sono : “Sciascia e il cinema, conversazioni con Fabrizio” (a cura di Fabrizio Catalano e Vincenzo Aronica).
Interessante ed appassionante la mostra fotografica : “La memoria della luce” che celebra il grande Tonino Delli Colli nel centenario della nascita,fotografo di scena dei grandi nomi del cinema italiano da Pasolini a Fellini a Sergio Leone.
Un festival dove non ci si ferma mai dove si passa dalla “ Conferenza sui dialetti nel cinema” alla interessantissima “NCO Le Radici del male”, il libro di Catello Maresco Sostituto Procuratore presso la Procura Generale di Napoli (magistrato sotto scorta per l’importanza delle sue indagini).
Altri due eventi importanti sono : la serata di “Tre compagnie di danza sulle note di Ennio Morricone”, e “Meno di Trenta” riconoscimenti assegnati ad attori di cinema,TV e web sotto i 30 anni.
Poteva mancare il teatro? Assolutamente no, la performance Francesco Foti ci ha deliziato con la sua “Niuiorc Niuiorc” personale esperienza a NY di un attore che vuole frequentare una scuola di recitazione appunto a NY con i suoi strampalati incontri nella grande mela.
Tra conferenze ed eventi ecco le “Paralimpiadi sport e cinema” , il premio “Carlo Savina” musicista e compositore raffinato.
Ed eccoci alla serata delle premiazioni, tenutasi nello splendido Auditorium San Domenico a Foligno, con la lettura della lettera che la piccola Aurora Moretti, figlia della direttrice Cocchini ha inviato al presidente Mattarella che ha risposto inviando saluti e ringraziamenti.
Una serata emozionante del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” presentata da Simona Fiordi e dall’attore Francesco Castiglione.
In collegamento da Berlino, invece, il maestro Lorenzo Tomio a cui è andato il Premio Carlo Savina “Suono e musica nel cinema.
A Salvatore Mereu il Premio Ermanno Olmi che, da tre anni ormai, la famiglia del grande maestro assegna al regista che più si avvicina per sensibilità, poetica, autenticità, semplicità e realismo al suo stile”.
Un riconoscimento speciale, allo stesso Federico Savina, presidente onorario del Festival .
Premiata anche una giovane promessa del cinema. Si tratta dell’attrice Ginevra Francesconi, protagonista del film “Regina”.
I VINCITORI ITALIANI – Tredici i premi assegnati
“Assandira” di Salvatore Mereu, che ha conquistato i riconoscimenti per il miglior montatore a Paola Freddi.
Miglior autore della fotografia cinematografica a Sandro Chessa,
Miglior organizzatore/produttore esecutivo ad Elisabetta Soddu
Miglior fonico di presa diretta a Vincenzo Santo e Piergiuseppe Fancellu,
Tre i riconoscimenti per “Il grande passo” di Antonio Padovan che ha portato a casa il premio per miglior colonna sonora al maestro Pino Donaggio,
Migliori effetti speciali a Massimo Cipollina, miglior montaggio del suono a Francesco Liotard.
A “I predatori” di Pietro Castellitto sono andati, invece, i premi per miglior truccatore a Riccardo Incagnoli e migliore sceneggiatura allo stesso Pietro Castellitto, ritirato dal montatore Gianluca Scarpa.
Sempre due i riconoscimenti per “Quasi Natale” di Francesco Lagi: miglior costumista ad Andrea Cavalletto e migliore scenografia a Cinzia Iademarco.
Infine, miglior creatore del suono a Ivan Caso per “Non odiare” di Mauro Mancini”.
Miglior acconciatore a Pablo Cabello per “Sul più bello”.
Premiato “Il grande passo” di Antonio Padovan come miglior film e “Regina” di Alessandro Grande per migliore opera prima assegnati dalla giuria della stampa umbra.
A“Non odiare”, invece, anche il premio miglior film selezionato da cinemaitaliano.info.
“Abbi fede” di Giorgio Pasotti ha portato a casa il Premio Arci Perugia.
TUTTI I PREMI –
Tra gli altri riconoscimenti internazionali, il premio miglior film internazionale a “Non conosci Papicha”;
Il premio miglior backstage film a Daniele Santonicola per “I diari di Hammamet”;
Il premio miglior backstage serie tv a Laura Allievi e Gabriele Raciti per “Diavoli”, prodotto da Sky;
Il premio miglior documentario ad Ascanio Petrini per “Tony Driver”;
Il premio Agenda 2030 al cortometraggio “La Rosa Blu” di Geppi Di Stasio, co-prodotto da Rai per il Sociale-Dream More;
Il premio della Cineteca Nazionale Centro Sperimentale di Cinematografia al documentario “Tony Driver” di Ascanio Petrini.
Riconoscimenti assegnati dalla giuria internazionale della William Penn University dell’Iowa: miglior documentario ad Ascanio Petrini per “Tony Driver”; miglior cortometraggio a David Bartlett per “Mousie”; miglior Backstage serie tv a Federico Chiarini ed Emanuele Vecchia per “ZeroZeroZero” prodotto da Sky; e miglior Backstage film a Daniele Santonicola per “Padrenostro”. Infine, lo Spello International Short Film Festival che ha visto trionfare come “Best short film” a “Mousie” di David Bartlett e come “Special Jury Price” a “Bataclan” di Emanuele Aldrovandi.
Momenti emozionanti e infine il prestigioso “Premio all’eccellenza artistica italiana” quest’anno dedicato alla indimenticabile, saggia, bella attrice Valeria Fabrizi, donna e attrice capolavoro, starle accanto e parlarci è un dono.
Una cena gran galà e i fuochi d’artificio concludono la serata ballando fino a notte fonda , scaricare la tensione è d’obbligo per ricaricarsi sino al prossimo anno.
Piccola autocitazione, un grazie particolare a L’IDEA MAGAZINE che da anni segue puntualmente questo festival sui generis che dà spazio a grandi artisti sconosciuti ai più e noti solo nell’ambiente cinematografico o a meno che non vincano un Oscar.
Spello e il suo Festival ci danno appuntamento al prossimo anno.