Wednesday, March 26, 2025

TRA GRANDI ARTISTI E TANTI GIOVANI SI È CHIUSO IL FESTIVAL DEL CINEMA DI SPELLO

Articolo di Isabella Rossiello

É dura, fondi sempre più risicati, sponsor meno generosi non per colpa loro ma è l’economia che in tutto il mondo vacilla.

Nonostante tutto, la ferrea volontà e la passione della direttrice Donatella Cocchini fa sì che i tecnici del cinema abbiano il loro festival, dove le star sono montatori, doppiatori, costumisti, tecnici del suono e tutto quello che a noi è dato come prodotto finito.

Dal sette al sedici marzo a Spello si proiettano film gratuiti, i film sono italiani, internazionali, documentari, backstage film e serie tv, cortometraggi, i film di animazione che non sempre sono per bambini, anzi… un’ampia scelta di ciò che ci rallegra, ci fa pensare, ci fa paura.

La programmazione è varia e vasta dai film di Mario Bava a Dino Risi, da Sironi a Milad Tangshir per citarne una minima parte.

Inizio con il botto grazie alla presenza dell’amatissima attrice italiana Lunetta Savino un talk leggero e importante sul cinema italiano.

La madrina Sara Ciocca.Photo © FESTIVAL DEL CINEMA DI SPELLO

Il festival è ricco di eventi come gli effetti speciali visti da vicino, conferenze stampa, esibizione di stuntman, due mostre affascinanti: “Je est un autre”, progetto “teatro-carcere” sviluppato negli anni a Spoleto, riflessioni sull’identità, reclusione e riabilitazione dell’individuo.

Ray Harryhausen e la magia dei primi passi negli effetti speciali tratti dalla collezione privata di Pierfilippo Siena.

Se una volta Hollywood era a Roma, oggi è a Spello, aldilà delle facili battute, tutto questo ha un prezzo, oltre che effettivo, umano ed intellettuale, un lavoro che dura un anno di ricerca, di contatti, accordi di risposte negative e positive.

La consegna del premio speciale a Lillo. Photo © FESTIVAL DEL CINEMA DI SPELLO

I premi:

Il Premio Agenda 2030, importante perché c’è il coinvolgimento di scuole superiori come l’Istituto Cavour Marconi Pascal di Perugia.

Il Liceo Scientifico e Artistico G.Marconi di Foligno, Liceo Ginnasio Statale Siotto Pintor di Cagliari e l’Università di Medicina di Cagliari.

Questa idea di inglobare i giovani come “critici” cinematografici è particolarmente utile e geniale per avvicinare i giovani al cinema.

la conduzione perfetta della madrina Sara Ciocca e Alessandro Sperduti

Immancabile il premio Carlo Savina compositore e direttore d’orchestra quest’anno vinto da Carlo Siliotto compositore cinematografico nominato al Golden Globe e vincitore degli Hollywood Music Media Awards.

il premio Federico Savina va invece a Nadia Paone fonico mix.

Graditissimi ospiti: Lillo Petrolo attore e inoltre premio all’eccellenza all’attore Giorgio Colangeli.

La serata finale è la premiazione a Foligno nello scenografico auditorium San Domenico dove i due bravissimi Valeria Zazzaretta e Francesco Castiglione, briosi senza mai essere banali, hanno letto la lista dei vincitori delle varie categorie e i loro giurati, tra cui mi si permetta la piccola gioia di vedere tra loro il Direttore dell’Idea Magazine NY, Tiziano Thomas Dossena.

At last but not least nell’ambito del festival una piece teatrale al teatro Subasio che ha dato molto da pensare agli spettatori e che ha toccato varie situazioni in cui le coppie si incontrano e si scontrano, brividi per l’appassionata recitazione di Valeria Zazzaretta e Francesco Castiglione, con l’attenta regia di Fabio Di Gesto, scritto da Davis Tagliaferro, un vero inquisitore di anime, chapeau!


I PREMIATI DEL 2025 – Più di 40 i premi assegnati in questa edizione del Festival del Cinema di Spello nelle due giornate di premiazione, quella di venerdì 14 e quella di sabato 15 marzo, entrambe ospitate all’auditorium “San Domenico” di Foligno. A cominciare, come detto, da quelli dedicati ai professionisti del dietro le quinte: miglior montatore ad Andrea Maguolo per “I bambini di gaza”; miglior truccatore a Jean Cotter per “Gloria”; migliori creatori di suono Lucrezia Marcelli, Irene Grosso e Marco Ciorba per “Squali”; miglior colonna sonora a Bruno Falanga per “Another end”; miglior autore della fotografia a Fabrizio La Palombara per “Another end”; miglior sceneggiatura a Silvia Luz Luca Bellino per “Luce”, ritirato dall’autore della fotografia Jacopo Caramellamiglior costumista a Mary Montalto per “Gloria”; migliori acconciatrici Marta Iacoponi e Carla Indoni per “Gloria”; miglior scenografo ad Anna Pieri per “Squali”; miglior fonico di presa diretta a Stefano Marino per “Il mio compleanno”; miglior Vfx a Lena Di Gennaro per “Another end” e miglior Sfx a Nassim Ryichi per “I bambini di Gaza”; miglior montaggio del suono a Daniela Bassani per “Gloria”; e, infine, miglior produttore esecutivo a Leonardo Baraldi di Shicchera Production per “Il mio compleanno”. A trionfare tra i film internazionali è stato “Amerikatzi”: in collegamento dagli Usa il regista Michael Goorjian mentre a ritirare il premio sono stati il consigliere dell’Ambasciata della Repubblica di Armenia, Marieta Stepanyan Valentina Damiani per Cineclub Internazionale. Diversi i premi speciali: all’attore Giorgio Colangeli il “Premio all’Eccellenza”; al compositore e autore di testi Carlo Siliotto il “Premio Carlo Savina” per l’eccellenza alla musica; al fonico di mix Nadia Paone il “Premio Federico Savina”; a Lillo Petrolo, invece, un premio speciale per la sua grande capacità artistica e l’attenzione ai giovani. E ancora il “Premio Renato Marinelli”, promosso insieme all’Associazione creatori di suoni, presieduta da Massimiliano Prezioso, e che ha visto premiati in questa seconda edizione Mario Giacco, Enzo Diliberto, Italo Cameracanna, Luciano Anzelotti e Sergio Basili; il premio al miglior distributore cinematografico a Fandango, rappresentata da Gianluca Pignataro e Mauro Rotondi; il “Premio Anac”, assegnato dall’Associazione nazionale autori cinematografici e che è andato quest’anno al produttore Leonardo Baraldi, salito sul palco folignate insieme all’attrice Silvia D’Amico e al fonico di presa diretta Stefano Marino. Tanti, poi, i giovani attori presenti in questo 2025: Andrea Arru a cui è andato il “Premio Boys and Girls Magazine” e che ha ritirato, insieme a Sara Ciocca e Samuele Carrino, anche il premio per il miglior film italiano della giuria junior andato a “Il ragazzo dai pantaloni rosa”Samuele Carrino, invece, è stato premiato anche come “Giovane promessa del cinema italiano” dagli Agenti Spettacolo Associati. Tre i riconoscimenti assegnati dalla stampa: quello per miglior film decretato dai giornalisti umbri assegnato a “Il ragazzo dai pantaloni rosa”; quello per miglior opera prima/seconda decretato dalla stampa nazionale a “I bambini di Gaza” e consegnato al regista Loris Lai; infine, quello di Cinemaitaliano.info, partner del Festival, a “La mia estate con Irene”, ritirato dal regista Carlo Sironi

Novità di quest’anno, poi, le serie tv: il premio per miglior serie tv è andato a “Call my agent”, consegnato all’attore Francesco Russo; per miglior nuova serie tv premiata, invece, “Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883”, che ha visto in collegamento la regista Alice Filippi; per miglior comparto tecnico serie tv a vincere è stato “Brennero” di Rai consegnato al vice direttore di Rai Fiction, Ivan Carlei. Diversi i riconoscimenti consegnati anche nella serata di venerdì, a cominciare dai due premi per migliore mascotte realizzata per le mostre del Festival: ad aggiudicarselo la giovane studentessa del liceo scientifico “Marconi” di FolignoAurora Pulcinella, e alla classe quinta del percorso di secondo livello artistico dell’Istituto “Sansi Leonardi Volta” di Spoleto. Per il quarto anno rinnovata, poi, la partnership con la William Penn University Oskaloosa dell’Iowa, la cui giuria internazionale presieduta dal regista Max Leonida ha assegnato due premi: miglior cortometraggio a “Il re del panino” consegnato al regista Giordano Toreti miglior backstage a “Un amore” ritirato dall’autrice Laura Allievi. Il “Premio Agenda 2030” è andato, invece, al documentario “I ragazzi delle scorte” e a ritirarlo è stato il produttore Fabio Mancini. Per la categoria documentari, sono stati due i riconoscimenti assegnati: quello per miglior documentario a “Jawhara Insha’Allah”, consegnato alle registe Arianna Proietti Mancini e Claudia Paola Sagona; e quello per il linguaggio cinematografico a “Come quando eravamo piccoli” con la presenza al Festival della regista Camilla Filippi. Il premio al miglior backstage per le serie tv è andato a “M – Il figlio del secolo”, consegnato all’autrice Alessio Colombo e alla montatrice Alessia Randone; il riconoscimento per miglior backstage di film è stato assegnato invece, a pari merito, a “Napoli milionaria” (a ritirarlo il vice direttore di Rai Fiction, Ivan CarleiPaola Conte per PicoMedia, la produttrice Laura Ricci e il regista Luigi Rotondo per Studio Maker) e a “Finalmente l’alba” con la regista Valentina PascarellaMiglior documentario per la giuria della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia “Tineret”, consegnato al regista Nicolò Ballante. Decretato, poi, miglior corto d’animazione “Sapiens”, con il premio ritirato dalla produttrice Sonia Farnesi; mentre tra i podcast a vincere è stato “Le voci dentro” con il riconoscimento consegnato ad Antonio Audino per Rai, e a Dario Rea, Emanuele D’Errico, Maria Luisa Diletta Bosso e Tommaso Grieco della compagnia Puteca Celidonia che ha realizzato il podcast. In chiusura i riconoscimenti assegnati allo Spello International Short Film Festival, giunto alla settima edizione: per Best Short Film a vincere è stato il cortometraggio “Human Gaza” del regista Luca GalassiSpecial Jury Price, invece, al cortometraggio “De Companions” del regista José Maria Flores

Il Festival del Cinema di Spello tornerà per la XV edizione dal 6 al 15 marzo 2025.

Isabella Rossiello
Isabella Rossiello
Isabella Rossiello ha insegnato italiano ad Amburgo e Berlino. Tornata in Puglia si e` occupata di moda e grafica divenendo Co–titolare di Deus Ex Machina Pubblicità con sede a Bitonto, con il ruolo di Art Director, trasferendosi prima a Bratislava e poi a Cesena, dove tutt’ora vive e lavora come grafico e giornalista,

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