Sunday, November 17, 2024

Presentazione del libro: “Cara Italia…Epistolario della nazione”

Una meravigliosa giornata ha contraddistinto l’evento di presentazione del libro “Cara Italia…”, nella sala Girolamo Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, alla presenza del Presidente Mario Abbruzzese. Un viaggio affascinante, iniziato con il Concorso organizzato dall’Associazione Culturale Pragmata di Roma, proseguito con la selezione di 77 autori su 124 partecipanti, e il cui acme è stata la presentazione, martedì 8 novembre, del suddetto epistolario alla Nazione, un tributo al Bel Paese nel Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, terminata con la premiazione degli autori.

“Un concorso molto interessante- ha dichiarato il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mario Abbruzzese – per ricordare attraverso il contributo di tanti autori, i 150 anni della nostra Nazione. Scritti che parlano di economia, di cultura, di arte e di guerra. Nel corso di quest’anno come Consiglio Regionale abbiamo portato avanti un’azione molto importante per sensibilizzare i giovani, avviando una serie di incontri con gli studenti per affermare il grande valore che l’Italia è una e indivisibile. Per tutti questi motivi, saluto con soddisfazione questa iniziativa che dobbiamo portare avanti con forza, soprattutto in questo momento di difficoltà, rafforzando la coesione nazionale”.

Il concorso era stato sponsorizzato dal Consiglio Regionale del Lazio e il volume “Cara Italia…Epistolario alla nazione”, a cura della Dottoressa Monica Palozzi, Presidente dell’Associazione Culturale Pragmata, è stato pubblicato dalla Casa Editrice Pragmata di Roma, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio. L’introduzione dell’opera letteraria è stata scritta dal Presidente Mario Abbruzzese: “Ho apprezzato molto questo libro e le lettere in esso contenute poiché credo che in ognuna di esse sia possibile recepire, insieme al pensiero dell’estensore colto nell’intimità, anche lo spirito, il costume, lo stile e la civiltà di un’epoca”.

Fitto e interessante il programma della mattina dell’8 novembre. Davvero “pirotecnico” e commovente è stato l’incipit, non poteva esserci “sigla di apertura” migliore e ad hoc, per festeggiare i Centocinquanta anni dell’Unità d’Italia e la presentazione del libro: sul mega screen scorrevano immagini, foto, emblematiche, storiche, di costume, rappresentative del nostro Paese, sulle note dell’emozionante inno nazionale, “Fratelli d’Italia” di Goffredo Mameli.

In rispettoso silenzio, tutti in piedi, ammiravamo le immagini che si susseguivano, ravvisando e distinguendo volti noti e amati, ricordando momenti e avvenimenti memorabili, sorridendo, fieri, all’apparire di figure di spicco e orgoglio nazionale, del passato e contemporanee. Tra i molti, restano nei cuori e nei nostri occhi: i giudici Falcone e Borsellino, il ritratto di Giuseppe Verdi, Garibaldi, Cavour; e poi il grande giornalista Enzo Biagi; Eduardo De Filippo, Totò, Peppino De Filippo e la bellissima Gina Lollobrigida; i premi Nobel Enrico Fermi, Carlo Rubbia, Rita Levi Montalcini, Dario Fo; Roberto Benigni, raggiante, euforico, con il suo premio Oscar tra le mani. Indelebile l’immagine dell’abbraccio tra il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e il commissario tecnico della nazionale di calcio Enzo Bearzot, esultanti per la vittoria dell’Italia ai Mondiali di calcio 1982.

Moderatore dell’incontro, cominciato con il saluto del Presidente Abbruzzese, è stato il giornalista Marco Gisotti, direttore del mensile “Modus”, che ha ben coordinato gli interventi dei relatori, realmente interessanti nella fattispecie (spesso, a onor del vero, in tali occasioni ufficiali, risultano soporiferi, oppure retorici e pedanti; di tutt’altro registro e spessore invece l’evento in questione!). In primis il discorso di Monica Palozzi, persona squisita, disponibile e gentilissima con tutti gli autori, donna in gamba e determinata, con autorevolezza, competenza professionale e sensibilità alla guida di A.C. Pragmata. “I partecipanti al concorso sono stati 124, ne abbiamo selezionati settantasette, a nostro avviso i più meritevoli e originali, autori di lettere di qualità per contenuti, temi trattati, stile narrativo. Gli altri scritti pervenuti erano nella maggior parte dei casi, fuori tema, o confezionati in forme espressive non attinenti e conformi al concorso, si trattava di poesie, racconti, non di lettere come richiesto e chiaramente esplicitato dal bando di Concorso”- ha affermato Monica Palozzi- rimarcando il rilevante valore dell’iniziativa per quanto concerne l’importanza, nella vita di una nazione, del ricordo e della celebrazione come memoria condivisa, nel corso delle varie generazioni. “Cara Italia” è un’antologia di riflessioni, ricordi, memorie, speranze, sfoghi, confidenze, un excursus storico che abbraccia in toto il passato, la storia moderna, la storia contemporanea fino ai giorni nostri, la nostra attualità, la storia di un popolo, una raccolta di pensieri, un cadeau e tributo d’amore, un atto di rispetto, riconoscenza, ammirazione, con obiettività (nel bene e nel male…), nei confronti dell’Italia.

La Dottoressa Marina Cepeda Fuentes, autrice Rai e scrittrice, spagnola (andalusa) e italiana di adozione (lei ama definirsi cuoca “itagnola”) ha evidenziato il focus sul ruolo ritenuto a torto marginale e non considerato nella giusta misura, delle donne, nella storia italiana dal Risorgimento al Terzo millennio. “Purtroppo non è che la condizione femminile sia molto cambiata e migliorata dal passato al XXI secolo”…Marina Cepeda Fuentes, parla con cognizione di causa, è un’attenta studiosa dei fenomeni sociali ed è autrice del libro “Sorelle d’Italia – le donne che hanno fatto il Risorgimento” grazie al quale ha vinto per la sezione saggistica, il Premio Elsa Morante 2011; alla sua collega, la bravissima Lilli Gruber, autrice e conduttrice dell’ottimo programma giornalistico di approfondimento “Otto e mezzo” sulla rete televisiva La 7, è stato assegnato il Premio Elsa Morante 2011 per la Comunicazione. Non solo Anita Garibaldi, nel libro della Fuentes, ma tutte le eroine, protagoniste, militanti attive nelle battaglie del Risorgimento, come soldatesse, vivandiere o infermiere. Molte svolsero fondamentali ruoli politici, attraverso una rete di attività, a volte segrete, anche tramite i propri salotti letterari, come Giuditta Bellerio Sidoli, fondatrice del giornale mazziniano “Giovane Italia”. Nobildonne come Eleonora de Fonseca Pimentel o Cristina Trivulzio principessa di Belgioioso, che fornirono soccorso ai patrioti perseguitati; Jessie White Mario, giornalista in prima linea. Patriote coraggiose disposte a sacrificare la propria esistenza e quella dei loro figli per gli ideali mazziniani, come Adelaide Cairoli. Eroine che persero la vita lottando contro il potere temporale dello Stato Pontificio, come la popolana romana Giuditta Tavani Arcuati.

Il senatore Maurizio Pieroni ha letto frasi estrapolate da alcune epistole del libro, essendo rimasto colpito dalla bellezza delle stesse e dall’elemento principe del volume: la coesione nazionale, l’attaccamento al proprio paese sia da parte dei cittadini residenti in Italia sia da parte degli autori pubblicati, italiani di origine o per nascita ma residenti all’estero. “Dalle lettere emerge una forte aspettativa di comprensione e soprattutto un’esigenza di riflessione sui tanti valori custoditi nel Dna della nostra nazione che nell’ultimo ventennio abbiamo dimenticato”, ha asserito il senatore, con pathos. Pieroni ha rivolto complimenti e apprezzamenti agli autori, consigliando vivamente la lettura del libro, parlandone in maniera partecipe ed entusiasta, definendolo un volume di gran pregio, importante, interessante, di alta qualità e spessore, un documento prezioso intriso di cultura e ricco di umanità. Alla fine dei contributi dei relatori, è stata decretata vincitrice del concorso Irina Serban, a cui è stato donato un grazioso gioiello, tricolore, realizzato dall’orafo Salvatore Gillini.

Gran risalto è stato dato all’evento dai media, la presentazione del libro è stata seguita da numerosi giornali, agenzie stampa, e televisioni, che hanno scritto e parlato di “Cara Italia”; solo per citarne alcuni: ADNKronos, Agenzia parlamentare, Corriere di Roma, Gold Tv, Italia Tube, il prestigioso sito Articolo 21, Lazio Live, lo stesso Consiglio Regionale del Lazio e il Presidente Abbruzzese hanno dato attenzione e ampio spazio all’evento sul sito web della Regione Lazio. Dulcis in fundo: degustazione di eccellenti vini italiani e buffet.

A tutti gli autori è stato consegnato “l’attestato di benemerenza per la partecipazione al concorso Cara Italia… Riconoscimento per il contributo letterario e culturale”. Giusto e doveroso è citarli tutti (loro hanno dato vita a “Cara Italia”!), in ordine alfabetico: Simona Aiuti, Carlo Amodio, Francesca Baldini, Delfina Baldini Orsini, Eugenio Barone, Marco Bertoncelli, Bruna Bertoni, Antonella Bertuzzi, Alfredo Biafora, Mario Buorzuola, Maria Stella Brancatisano, Carmelina Bruno Cellupica, Marco Canella, Miguel Angel Chialvo, Antonia Chimenti, Patrizia Chini, Giosué Salvatore Ciccia, Clemente Cipresso, Alessandro Continello, Vanessa Del Lago, Caterina D’Ascenzo, Floredana De Felicibus, Maddalena De Leo, Angela Diana Di Francesca, Patrizia Di Franco, Filomena Di Michele in Paventi, Renata Di Sano, Micaela Fantauzzi, Roberto Fasano, Emanuela Ferrari, Niccolò Ferri, Lara Fontana, Sara Francucci, Susanna Furcas, Brunello Gentile, Alessandra Giannitelli, Giorgio Guarnaccia, Andrea Indiano, Lorena Isabellon, Guerrino Kotlar, Rosanna Lo Presti, Marco Lombardi, Mario Malpetti, Maria Pia Marchelletta, Maria Felicia Martino, Maria Teresa Marzialetti, Agnese Monaco, Anna Mucerino, Giuseppe Nalli, Mario Novati, Renato Omacini, Alessia e Manuela Orlando, Guido Lauro Parisi, Angelo Passarelli, Silvia Pino, Costantino Posa, Stefania Raschillà, Anna Maria Ruotolo Perrone, Francesca Sabatini, Anna Santoni, Salvatore Santoro, Maddalena Santorsola, Maura Scuderi, Irina Serban, Maria Vittoria Somigliana, Mariarosaria Spennagallo Malham, Giorgia Spurio, Maria Stamegna, Angela Maria Tiberi, Barbara Tomasetto, Maria Triacca Sarnelli, Marinela Trifan, Liliana Tuozzo, Stefania Tuveri, Emilia Urso Anfuso, Marco Veneziano, Gina Viviani Casanova.

 

 

Patrizia Di Franco
Patrizia Di Franco
Patrizia Di Franco, è nata a Torino, e lavorato a Roma. Giornalista iscritta all'Albo Professionale Nazionale (dal 1992) , con certificati dei trienni FPC. Moltissime Testate per cui ha scritto: regionali, nazionali, scientifiche, bilingui, quotidiani, periodici. A Roma: giornalista a "Italia Radio" nazionale; Direttrice di"Zeus" per anni, formatrice, docente di giornalismo e comunicazione di base. Docente di Comunicazione efficace, PNL, linguistica carismatica, psicologia, empowerment for women. Poetessa, saggio, poesie, racconti, pubblicati, premi nazionali e internazionali. Certificata Addetta Stampa Agenzia"Brizzi", Roma. Photoreporter. Poliglotta. Stilista ("Accademia di Roma"; "Accademia Internazionale di Alta Moda e del Costume "Koefia" Roma). Certificazione in:"Biologico, alimentazione naturale, fitoterapia". Pittrice. Ambientalista, ecologista, animalista, vegetariana, sportiva. Attivista:diritti umani;libertà di stampa;contro violenze di genere.

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