Thursday, December 12, 2024

PARLANDO CON SARA CAMPANINI ALLO SHOWROOM BONAVERI DI MILANO

Intervista di  ANNA & MARIA  SCIACCA

Manichini posizionati in varie pose ed espressioni su un ampio palco a gradini illuminati tra le luci dei riflettori  sembrano dare il benvenuto entrando nello spazio aperto dello showroom Bonaveri  Milano. Sara Campanini responsabile dello showroom Bonaveri  Milano, eccellenza italiana nella produzione di manichini di alta moda, ci mostra lo showroom ed il restilyng della collezione Twiggy del famoso brand inglese Rootstein.
In un ambiente intimo e affascinante vediamo vicino ad una vetrata che si affaccia su un giardino, altri gruppi di manichini  nell’eleganza delle loro posture e nell’intimità dei loro sguardi sognanti e seducenti, tra i quali ci sono anche  delle graziose miniature.Da una scala si arriva al piano di sopra dove c’è una terrazza utilizzata per degli eventi di moda e feste. Nell’area lounge, delle poltrone, uno spazio bar, una libreria e un televisore arredano gli ambienti dello showroom, mentre alcune sculture Bonaveri e delle immagini sulle pareti raccontano la nascita di un manichino.                                                                           
Nella nostra intervista con Sara Campanini scopriamo l’incantevole mondo dei manichini Bonaveri.

L’Idea Magazine: Un manichino uomo e un manichino donna richiedono un tipo di lavorazione diversa?
Sara Campanini: La lavorazione è esattamente la stessa.

MANICHINI BONAVERI SHOWROOM MILANO

L’Idea Magazine: C’è forse più fantasia nella creazione di un manichino donna?
Sara Campanini:  C’è più fantasia, possiamo già vederlo qua nelle varie posizioni, queste sono tutte delle posizioni donna; sull’uomo naturalmente non possiamo utilizzare queste pose.

L’Idea Magazine: Quindi c’è più varietà nella gestualità e nell’espressività del volto?
Sara Campanini:  No, l’espressività del volto no, quindi noi avendo manichini stilizzati o semi realistici e realistici sul volto è personalizzabile, più che altro è la creatività nelle posizioni.

L’Idea Magazine: In un’esposizione per Zara c’erano dei manichini con delle ciglia.
Sara Campanini: È questa collezione che vediamo ma semplicemente erano state applicate delle ciglia finte.

L’ Idea Magazine: La collezione di manichini che hanno questa linea sugli occhi sembra dare alle loro espressioni come qualcosa di intimistico, meditativo.
Sara Campanini: Una scelta semplicemente stilistica per questa collezione. L’idea era nata così, volevamo rendere sicuramente una cosa più intima, più calda, più dolce, più aggraziata. Tendenzialmente abbiamo sempre cercato di uscire con nuove collezioni ogni due o tre anni circa.

L’Idea Magazine: I manichini Bonaveri arrivano nelle window displays delle boutique e department stores di tutto il mondo?   
Sara Campanini: Assolutamente si; Bonaveri o attraverso i suoi distributori sparsi in tutto il mondo, tutto parte da Renazzo e poi vengono spediti.

L’Idea Magazine: Quanto vengono utilizzati i manichini nelle window displays delle boutique?
Sara Campanini: Dipende dalla tipologia di negozio o di brand della quale stiamo parlando, ci sono brand che magari cambiano la propria immagine solitamente succede quando c’è il cambio dello stilista e quindi magari si vuole dare un’immagine diversa alla collezione se parliamo di boutique multi brands espongono una collezione e magari essendo anche senza tempo i manichini utilizzati possono avere una durata di vent’anni. Bonaveri fa anche servizio di ripristino e di restauro; dipende sempre dal tipo di cliente con il quale ci interfacciamo.

Vetrina Max Mara a Torino. Photo by Anna & Maria Sciacca

L’Idea Magazine: Sarebbe interessante un museo del manichino dove si possono vedere  i vari modelli?
Sara Campanini: Diciamo che questo museo è da noi in sede, mettiamola così, in Italia non c’è questa cultura è un mondo che non tutti riescono a comprendere, a percepire per quello che veramente è, che poi fondamentalmente è il suo ruolo quello di non essere visibile considerando il posizionamento dove vengono utilizzati sono all’interno delle vetrine dove l’attore principale è l’abito.

L’Idea Magazine: Come si svolge la lavorazione di un manichino?   
Sara Campanini: Approvata la miniatura, lo scultore crea, ripropone la miniatura, la posizione ad altezza desiderata, ad altezza naturale, poi dall’altezza naturale viene fatta una gettata di gesso che poi ci aiuta a creare lo stampo per la produzione e la scultura.                                                                     

L’Idea Magazine: Dai manichini realistici a quelli stilizzati oggi quali sono le tendenze sul mercato?
Sara Campanini: C’è un cambio di tendenza, un cambio di gusti perché probabilmente il manichino realistico era troppo caratteristico, era molto forte anche come immagine; arrivando allo stilizzato diciamo che l’immagine è stata pulita si è tornati alla neutralità del manichino. Adesso siamo passati a quello sartoriale, ancora più anonimo dello stilizzato.

L’Idea Magazine: Come è stato ideato lo showroom Bonaveri?                                                                                                       
Sara Campanini: L’atmosfera era quella di creare uno showroom come se fosse la casa del manichino con l’ingresso, la cucina, il salottino. Lo showroom è utilizzato come primo incontro con stilisti e clienti per iniziare un lavoro poi i clienti si spostano in sede quando c’è da controllare magari in corso d’opera il modello che ha fatto lo scultore.

MANICHINI TWIGGY BONAVERI SHOWROOM MILANO. Photo by Anna & Maria Sciacca

L’Idea Magazine: Lo showroom ha anche una terrazza?
Sara Campanini: La terrazza è aperta durante eventi e presentazioni per delle collezioni

L’Idea Magazine: L’ambiente dello showroom con i manichini e i riflettori allestiti nel soffitto è davvero meraviglioso
Sara Campanini: Beh, diciamo che ci piace anche dire che siamo belli e bravi!

GALLERIA

IL FASCINO E L’ELEGANZA DEI MANICHINI BONAVERI
La bellezza e lo stile artistico dei manichini Bonaveri  sono ammirati in tutto il mondo nelle vetrine e nei magazzini di alta moda internazionale, nelle collezioni prêt-à-porter e nelle mostre di moda dei grandi stilisti. A Renazzo di Cento in provincia Ferrara la società Bonaveri che produce manichini dal 1950 è oggi guidata da Andrea e Guido Bonaveri.
In ogni collezione Bonaveri, i manichini sono unici nelle loro pose ed espressioni: Schläppi, Obsession, Aloof, Noble, Tribe, Twiggy del famoso vintage brand Rootstein. L’atelier Bonaveri ha anche realizzato una serie di graziosi manichini in miniatura. I manichini possono essere realistici, stilizzati, astratti, classici, mentre i manichini nella collezione Obession nelle loro colorate parrucche, si presentano stravaganti e dinamici, i manichini della collezione Schläppi Aloof mostrano eleganza, ed una sofisticata femminilità e dolcezza nelle loro espressioni. I manichini Bonaveri da sempre rappresentano la moda di qualità del “made in Italy”.

Abbiamo colto l’occasione per incontrare Andrea Bonaveri e porgli alcune domande sull’autenticità dei manichini:

L’Idea Magazine: Nei casi di contraffazione sull’originalità di un manichino, quali sono le caratteristiche da cui si può vedere l’autenticità di un manichino Bonaveri?
Andrea Bonaveri: Il nostro copyright è registrato in quasi ogni mercato dove vendiamo per tutelare il complesso di valori, tecnologia ed estetica del nostro prodotto ma, tuttavia, è difficile contrastare il fenomeno delle copie che, in alcuni casi, sono delle brutte riproduzioni e quindi facilmente riconoscibili, ma alle volte, sono estremamente fedeli all’originale. In questi casi, serve un occhio attento ed esperto che esamini i dettagli come la base o le linee delle caviglie che, solitamente perdono la loro armonia nelle dimensioni. S i tratta di un triste fenomeno in quanto ci si appropria delle competenze artistiche e di tutto il processo creativo che è alla base della realizzazione del manichino.

GUIDO & ANDREA BONAVERI

L’Idea Magazine: Come per le bambole Barbie che hanno il marchio copyright Mattel, anche i manichini hanno un timbro che afferma la loro autenticità?
Andrea Bonaveri: I manichini hanno nelle parti nascoste il logo Bonaveri. Tuttavia quello che permette di dimostrare l’autenticità è la documentazione in nostro possesso che racconta tutto il processo creativo, alla base del copyright.

L’Idea Magazine: Nel mercato dei collezionisti, quali sono di solito le caratteristiche che si cercano in un manichino?
Andrea Bonaveri: I collezionisti cercano nel manichino elementi che sono lo specchio di un’epoca. Nella silhouette devono emergere gli elementi stilistici che governavano un periodo storico e che sappiano descriverlo.

Anna & Maria Sciacca
Anna & Maria Sciacca
Iscritte all’Albo dei Giornalisti-Pubblicisti, hanno pubblicato interviste, recensioni musicali e cinematografiche e diversi articoli di cultura. Collaborano per il giornale “Amazzonia” e per il settimanale “La Bisalta” di Cuneo. Iscritte alla S.I.A.E., hanno scritto alcune canzoni raccolte nei cd “Night City Lights”, ” Melodia Italiana”, “Freedom”.

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