Friday, November 22, 2024

Oscar 2015: Protagoniste le donne

Chanel aveva ragione. Ci si chiederà cosa centra un’icona della moda con gli Oscar, a parte che ormai quest’ultima diventa a volte più protagonista dei film in concorso, la signora della moda diceva sempre: “togliere, non aggiungere, togliere”.
È quello che ho pensato guardando la scenografia della notte degli Oscar 2015, tenutosi al Dolby Theatre di Los Angeles, il colpo d’occhio era quanto di più Kitsch si potesse guardare.

Neil Patrick Harris
Neil Patrick Harris

La scelta del presentatore è caduta, come quarta opzione dopo la defezione di altri nomi quali: Ellen Degeneres, Chris Rock e Julia Louis-Dreyfus, sul multi talento Neil Patrick Harris, attore, cantante, doppiatore, ballerino, presentatore, prestigiatore, tante doti per una conduzione volenterosa ma comunque scialba e pure con qualche inevitabile gaffe. La gag di mettersi in mutande ha fatto sorridere a denti stretti e tra l’altro il nostro Gianni Morandi lo aveva già fatto in un suo show televisivo qualche anno fa, ma gli autori d’oltreoceano probabilmente non lo sapevano.
Lo show è stato trasmesso dal network ABC negli States e in Italia, da Sky Cinema, e in chiaro da Cielo, emozioni e sorprese ce ne sono state e tante, incredibile la performance di Lady Gaga che capelli biondi sciolti canta meravigliosamente una canzone del film “Tutti insieme appassionatamente”musical di grande fama internazionale interpretato dalla bravissima Julie Christie e Christopher Plummer regia di Robert Wise, che quest’anno compiva 50 anni.

Lady Gaga e Julie Andrews
Lady Gaga e Julie Andrews

Commovente l’abbraccio fra le due donne, due età, due donne diverse, con storie differenti, Lady Gaga è una star internazionale famosa più per i suoi look estremi che per la sua voce, (anche se dopo questa performance devo ricredermi).
Nome d’arte di Stefani Joanne Angelina Germanotta è nata il 28 marzo 1986 a NY,da Joseph Germanotta, un imprenditore statunitense di origini siciliane (come confermato dalla stessa cantautrice, con radici familiari nel comune di Naso provincia di Messina, e da Cynthia Bissett, una casalinga  di origini italo- franco -canadesi.
Di Julie Christie sappiamo tutto soprattutto che è sempre bravissima e molto in forma, a dimostrazione che chi non punta tutto e solo sulla bellezza alla lunga vince sempre in maestria e classe.
Parlando di classe una delle donne vincitrici del suo quarto Oscar è ancora una volta un’italiana, Milena Canonero, torinese ma vive a Los Angeles, sposata con l’attore Marshall Bell, elegante con una classe innata come poche sul Red Carpet, splendida in nero, capelli raccolti, poche parole e uno charme infinito.
grand-budapest-hotelHa vinto l’Oscar per i costumi del film Grand Hotel Budapest del regista Wes Anderson e che dato per vincente prende ben 4 statuette ma solo premi tecnici: costumi, trucco, scenografia e colonna sonora.
Altro momento clou e ancora sono le donne a movimentare la serata: Patricia Arquette, premio come attrice non protagonista del film Boyhood del regista Richard Linklater, sale sul palco e inforcando occhiali da vista come una comune donna della sua età sfodera una grinta incredibile parlando di parità di trattamento salariale fra uomini e donne … tripudio da parte delle colleghe e in particolar modo da Jennifer Lopez e dalla sublime Meryl Streep che si alzano in piedi e sembrano due studentesse di liceo ad una manifestazione politica, grandi donne fanno grandi gesti oltre a bei film.
Una donna che ha inseguito e finalmente raggiunto un Oscar meritatissimo è Julianne Moore, grande attrice, grande donna da anni impegnata nel sociale, dà i brividi la sua interpretazione di una donna cinquantenne malata di Alzheimer ai sue primi sconvolgenti e non ancora profondi sintomi, quando ancora si ha coscienza di quello che sarà il futuro … anzi un NON futuro.
Chi ha perso e ne sono felice, è stato un film dato per favorito, American Sniper, la storia vera di un cecchino diretto da Clint Eastwood e interpretato da Bradley Cooper; penso che ci sia già abbastanza violenza nei telegiornali per vederla e subirla anche in un film.
Toccante anche il coming out di Graham Moore e le sue parole di incoraggiamento a non avere paura di essere se stessi, la confessione di aver pensato al suicidio perché era “diverso”.
Moore è il vincitore per la miglior sceneggiatura del film The imitation game, uno dei film più interessanti, dove il genio viene dopo l’essere umano omosessuale che durante la seconda guerra mondiale, scoprì il modo di decodificare la terribile macchina Enigma con cui i tedeschi programmavano assalti, salvando così milioni di vite umane, tutto questo però non salvò Alan Turing, genio matematico da una imposta e massiccia dose di ormoni per curare la sua omosessualità sino al suicidio.
Questi gli “Highlight” dello “Zio” Oscar che ora va in soffitta e Hollywood e il mondo intero si preparano al prossimo anno, per questa stagione i vincitori, i candidati, gli addetti ai lavori hanno avuto i loro momenti di celebrità sommati a tanti altri; evviva il cinema che ci fa sognare e pensare, emozionarci e far ridere. W il cinema, sempre.

I film in lizza erano:

 
oscarbestmoviesBirdman, regia di Alejandro González Iñárritu
American Sniper, regia di Clint Eastwood
Boyhood, regia di Richard Linklater
Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel), regia di Wes Anderson
The Imitation Game, regia di Morten Tyldum
Selma – La strada per la libertà (Selma), regia di Ava DuVernay
La teoria del tutto (The Theory of Everything), regia di James Marsh
Whiplash, regia di Damien Chazelle

Miglior regia

Alejandro González Iñárritu
Alejandro González Iñárritu

Alejandro González Iñárritu – Birdman
Wes Anderson – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
Richard Linklater – Boyhood
Bennett Miller – Foxcatcher
Morten Tyldum – The Imitation Game

Migliori_attoriMiglior attore protagonista
Eddie Redmayne – La teoria del tutto (The Theory of Everything)
Steve Carell – Foxcatcher
Bradley Cooper – American Sniper
Benedict Cumberbatch – The Imitation Game
Michael Keaton – Birdman

 

migliori_attriciMiglior attrice protagonista
Julianne Moore – Still Alice
Marion Cotillard – Due giorni, una notte (Deux jours, une nuit)
Felicity Jones – La teoria del tutto (The Theory of Everything)
Rosamund Pike – L’amore bugiardo – Gone Girl (Gone Girl)
Reese Witherspoon – Wild

attori_non_protagonistiMiglior attore non protagonista
K. Simmons- Whiplash
Robert Duvall – The Judge
Ethan Hawke – Boyhood
Edward Norton – Birdman
Mark Ruffalo – Foxcatcher

 

attrice_non_protagonistaMigliore attrice non protagonista
Patricia Arquette – Boyhood
Laura Dern – Wild
Keira Knightley – The Imitation Game
Emma Stone – Birdman
Meryl Streep – Into the Woods

Migliore sceneggiatura originale
Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo – Birdman
Richard Linklater – Boyhood
Dan Futterman e E. Max Frye – Foxcatcher
Wes Anderson – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
Dan Gilroy – Lo sciacallo – Nightcrawler (Nightcrawler)

Migliore sceneggiatura non originale
Graham Moore – The Imitation Game
Paul Thomas Anderson – Vizio di forma (Inherent Vice)
Damien Chazelle – Whiplash
Jason Hall – American Sniper
Anthony McCarten – La teoria del tutto (The Theory of Everything)

Miglior film straniero
idaIda, regia di Paweł Pawlikowski (Polonia)
Leviathan (Leviafan), regia di Andrej Petrovič Zvjagincev (Russia)
Mandariinid, regia di Zaza Urushadze (Estonia)
Storie pazzesche (Relatos salvajes), regia di Damián Szifrón (Argentina)
Timbuktu, regia di Abderrahmane Sissako (Mauritania)

Miglior film d’animazione
Big Hero 6, regia di Don Hall e Chris William
Boxtrolls – Le scatole magiche (The Boxtrolls), regia di Graham Annable e Anthony Stacchi
Dragon Trainer 2 (How to Train Your Dragon 2), regia di Dean DeBlois
Song of the Sea, regia di Tomm Moore
La storia della principessa splendente (かぐや姫の物語?), regia di Isao Takahata

Migliore fotografia
Emmanuel Lubezki – Birdman
Robert Yeoman – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
Ryszard Lenczewski e Lukasz Zal – Ida
Dick Pope – Turner (Mr. Turner)
Roger Deakins – Unbroken

Miglior scenografia
Adam Stockhausen – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
Maria Đurkovic – The Imitation Game
Nathan Crowley – Interstellar
Dennis Gassner – Into the Woods
Suzie Davies – Turner (Mr. Turner)

Miglior montaggio
Tom Cross – Whiplash
Joel Cox e Gary D. Roach – American Sniper
Sandra Adair – Boyhood
Barney Pilling – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
William Goldenberg – The Imitation Game

Migliore colonna sonora
Alexandre Desplat – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
Alexandre Desplat – The Imitation Game
Jóhann Jóhannsson – La teoria del tutto (The Theory of Everything)
Gary Yershon – Turner (Mr. Turner)
Hans Zimmer – Interstellar

Migliore canzone

Common e John Legend hanno presentao la loro canzone "GlorY"
Common e John Legend hanno presentao la loro canzone “GlorY”

Glory, musica e parole di John Stephens e Lonnie Lynn – Selma – La strada per la libertà (Selma)[5]
Everything Is Awesome, musica e parole di Shawn Patterson – The LEGO Movie
Grateful, musica e parole di Diane Warren – Beyond the Lights
I’m Not Gonna Miss You, musica e parole di Glen Campbell e Julian Raymond – Glen Campbell: I’ll Be Me
Lost Stars, musica e parole di Gregg Alexander e Danielle Brisebois – Tutto può cambiare (Begin Again)

Migliori effetti speciali
Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher – Interstellar
Dan DeLeeuw, Russell Earl, Bryan Grill e Dan Sudick – Captain America: The Winter Soldier
Joe Letteri, Dan Lemmon, Daniel Barrett e Erik Winquist – Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (Dawn of the Planet of the Apes)
Stephane Ceretti, Nicolas Aithadi, Jonathan Fawkner e Paul Corbould – Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy)
Richard Stammers, Lou Pecora, Tim Crosbie e Cameron Waldbauer – X-Men – Giorni di un futuro passato (X-Men: Days of Future Past)

Miglior sonoro
Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley – Whiplash
John Reitz, Gregg Rudloff e Walt Martin – American Sniper
Jon Taylor, Frank A. Montaño e Thomas Varga – Birdman
Gary A. Rizzo, Gregg Landaker e Mark Weingarten – Interstellar
Jon Taylor, Frank A. Montaño e David Lee – Unbroken

Miglior montaggio sonoro
Alan Robert Murray e Bub Asman – American Sniper
Martin Hernández e Aaron Glascock – Birdman
Brent Burge e Jason Canovas – Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate (The Hobbit: The Battle of the Five Armies)
Richard King – Interstellar
Becky Sullivan e Andrew DeCristofaro – Unbroken

Migliori costumi
Milena Canonero – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
Colleen Atwood – Into the Woods
Anna B. Sheppard e Jane Clive – Maleficent
Jacqueline Durran – Turner (Mr.Turner)
Mark Bridges – Vizio di forma (Inherent Vice)

Miglior trucco e acconciatura
Frances Hannon e Mark Coulier – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)
Bill Corso e Dennis Liddiard – Foxcatcher
Elizabeth Yianni-Georgiou e David White – Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy)

Miglior documentario
<em%3McitizenfourCitizenfour, regia di Laura Poitras
Alla ricerca di Vivian Maier (Finding Vivian Maier), regia di John Maloof e Charlie Siskel
Last Days in Vietnam, regia di Rory Kennedy
Il sale della terra (The Salt of the Earth), regia di Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders
Virunga, regia di Orlando von Einsiedel

 

Miglior cortometraggio documentario
Crisis Hotline: Veterans Press 1, regia di Ellen Goosenberg Kent
Joanna, regia di Aneta Kopacz
Nasza klatwa, regia di Tomasz Sliwinski
La parka, regia di Gabriel Serra
White Earth, regia di Christian Jensen

Miglior cortometraggio
The Phone Call, regia di Mat Kirkby
Aya, regia di Oded Binnun e Mihal Brezis
Boogaloo and Graham, regia di Michael Lennox
La lampe au beurre de yak, regia di Wei Hu
Parvaneh, regia di Jon Milano

Miglior cortometraggio d’animazione
Winston (Feast), regia di Patrick Osborne
The Bigger Picture, regia di Daisy Jacobs
The Dam Keeper, regia di Robert Kondo e Daisuke Tsutsumi
Me and My Moulton, regia di Torill Kove
A Single Life, regia di Joris Oprins

AND THE WINNERS ARE:

oscarwinnersMIGLIOR FILM: Birdman Alejandro González Iñárritu, John Lesher, James W. Skotchdopole
MIGLIOR ATTRICE: Julianne Moore, Still Alice
MIGLIOR ATTORE: Eddie Redmayne, La teoria del tutto
MIGLIOR REGISTA:Alejandro González Iñárritu Birdman
MIGLIOR FILM STRANIERO:Ida, Paweł Pawlikowski
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: J. K. Simmons Whiplash
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Patricia Arquette Boyhood
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE: Big Hero 6, Chris Williams, Don Hall, Roy Conli
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE: Glory, John Legend, Common
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE: Birdman,  Alejandro González Iñárritu, Alexander Dinelaris, Nicolás Giacobone e Armando Bo
MIGLIOR FOTOGRAFIA:Emmanuel Lubezki, Birdman
MIGLIOR COLONNA SONORA: Grand Budapest Hotel, Alexandre Desplat
MIGLIOR SCENEGGIATURA: The Imitation Game, Graham Moore
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI: Interstellar, Paul J. Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter
MIGLIOR TRUCCO:Mark Coulier, Grand Budapest Hotel
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO: Bub Asman, American Sniper
MIGLIORE SCENOGRAFIA: Grand Budapest Hotel

Isabella Rossiello
Isabella Rossiello
Isabella Rossiello ha insegnato italiano ad Amburgo e Berlino. Tornata in Puglia si e` occupata di moda e grafica divenendo Co–titolare di Deus Ex Machina Pubblicità con sede a Bitonto, con il ruolo di Art Director, trasferendosi prima a Bratislava e poi a Cesena, dove tutt’ora vive e lavora come grafico e giornalista,

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