Prima l’incontro “nel cuore della democrazia americana”, a Capitol Hill, Washington, Stati Uniti. Poi l’incontro con Kevin McCarthy, Speaker della Camera dei Rappresentanti a stelle e strisce e infine un’ora e mezza di colloquio con Joe Biden, Presidente USA. È stata la giornata di ieri, 27 luglio, della Premier italiana Giorgia Meloni, in visita negli States, che nel pomeriggio, presso la sede dell’Ambasciata d’Italia, ha anche parlato alla stampa.
Un “cuore della democrazia americana”, ha esordito la Premier, chiamata Capitol Hill pensando proprio al “famoso Tempio di Giove sul Monte Capitolino, il Campidoglio, uno dei sette colli di Roma”. “E lo dico – ha spiegato – perché è un altro segno dei legami incredibilmente forti tra l’Italia e gli Stati Uniti, legami che sono diventati ancora più profondi negli ultimi tempi in seguito alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Più che mai, in questa congiuntura internazionale, le nostre relazioni sono essenziali; più che mai dobbiamo poter contare gli uni sugli altri”.
Durante gli incontri si è discusso di “molte questioni internazionali”: “dalla guerra in Ucraina e i suoi effetti a livello mondiale, in particolare per quanto riguarda la sicurezza alimentare, alla stabilizzazione e allo sviluppo nell’area mediterranea, soprattutto in Africa, all’Indo-Pacifico e alla prossima Presidenza italiana del G7”.
E la Meloni si è detta contenta di aver avuto “questo confronto con i Rappresentanti del Congresso perché mi fornisce un quadro completo del panorama della politica estera da parte dei rappresentanti eletti dal popolo americano. Ho fatto politica per la maggior parte della mia vita e sono stata deputata per moltissimi anni, quindi conosco perfettamente l’importanza dei Parlamenti nelle democrazie. Ecco perché sono così grata allo Speaker Kevin McCarthy, che ho avuto il piacere di incontrare già a Roma qualche mese fa, ed ai rappresentanti che ho incontrato oggi, per il tempo che hanno voluto dedicarmi”.
Contenta anche per le storie degli italo-americani che “con le loro vite, con i loro sforzi, con i loro sogni, con la loro creatività, hanno contribuito a rafforzare i legami tra i nostri due popoli e hanno contribuito a fare di questa democrazia la grande democrazia che è”. Per questo, la Meloni si è detta “fiera di questi italiani”. E ha voluto “ringraziarli davvero” per il “contributo che hanno dato alla storia, alla cultura e all’identità di questa Nazione. Molti di loro sono oggi Rappresentanti e questo dimostra il ruolo che l’Italia ha avuto per la storia degli Stati Uniti, ed è questo un motivo in più per continuare a rafforzare le nostre relazioni, la nostra cooperazione, la nostra amicizia, soprattutto in questo mondo difficile, in questa situazione difficile”.
“Molte cose stanno cambiando intorno a noi – ha concluso la Premier Meloni -, ma c’è qualcosa che altri non si aspettavano, che dobbiamo dimostrare perfettamente: il mondo occidentale è unito e vuole difendere il mondo basato sulle regole, perché senza un mondo basato sul diritto internazionale, vivremmo in un mondo di caos, in cui chi è militarmente più forte pensa di poter invadere il suo vicino. Non è questo il mondo in cui vogliamo vivere. Vogliamo vivere in un mondo in cui possiamo rispettare la sovranità e la libertà”. (aise)