Friday, October 11, 2024

Massimo Iannone, vocal coach di fama internazionale, riceve il premio ‘Thomas Schippers’

Articolo di Gianluca Macovez

Dopo il ‘ Caruso’ ed “Una vita per la musica”, un nuovo importante premio per il vocal coach romano: quello intitolato a Schippers, direttore d’orchestra statunitense, cofondatore, con il Maestro Giancarlo Menotti, del festival di Spoleto.
Talentuosissimo già dall’infanzia, al punto da concludere il liceo a  14 anni, Schippers si fece notare da subito come pianista. Ha seguito le lezioni prima alla  Juilliard School of Music a New York e poi all’  Università di Yale, dove fu allievo di Paul Hindemith.
A meno di venti anni cofondò la compagnia teatrale Lemonade Opera, che riuscì a distinguersi da subito, nonostante le difficoltà di ordine economico,  per la qualità delle  proposte musicali.

Fra la fine degli anni Quaranta e gli inizi degli anni Cinquanta conobbe Gian Carlo Menotti ed iniziò una solida collaborazione che lo portò a dirigere molti titoli del compositore italiano ed ad istituire con lui, nel 1958, come si diceva, il Festival dei Due Mondi.
Gli anni Cinquanta lo videro trionfare nei principali teatri del mondo, con presenze brillanti alla Scala e la nomina, nel 1955, a direttore stabile al Metropolitan Opera House di New York, dove diresse 341 spettacoli.
In Italia, oltre  che a Spoleto e Milano, diresse spesso alla Fenice ed a Firenze.
Studioso attento ed al tempo stesso musicista moderno ed eclettico, artista sensibile e brillante, di grande sensibilità e di innegabile talento, aveva una chiara visione del mondo della musica, che doveva guardare avanti senza snaturarsi, modernizzarsi senza tradire le sue origini.

Ogni anno Spoleto conferisce un premio a lui intitolato a quegli artisti che meritino il riconoscimento “Vista la ricchezza e il contributo offerti alla collettività, preso atto dell’impegno profuso nelle scienze, nella cultura e nelle arti”, come recita la motivazione.
Il prossimo 30 settembre sarà la volta del Maestro Massimo Iannone, un vocal coach conosciuto in Italia, ma popolarissimo all’estero, che abbiamo a lungo intervistato qualche mese fa, proprio per questa pagina.

Peraltro, Iannone recentemente ha tenuto una master class proprio a Casa Menotti a Spoleto, città nella quale, ci dice, per anni si era esibito in occasione del Concerto di chiusura del Festival dei Due Mondi.
Forte anche di anni di frequentazione alla Puccini Festival Academy di Torre del Lago. è stato ospite di Casa Puccini e proprio a quest’ultima occasione si riferiscono le fotografie che accompagnano l’articolo.
Per chi, come lui, si è profuso per l’insegnamento e cerca di valorizzare i giovani talenti in un mondo spesso ingrato e chiuso, ottenere un premio intitolato ad una figura di artista così intenso è una sorta di incoronazione
Parlando con lui, con piacere apprendiamo che il suo successo internazionale, anche grazie ai tantissimi followers che lo seguono via telematica, si sta sempre più allargando: lo aspetta, per la prima volta, l’Australia, seguiranno il Brasile e Cuba .
Prestissimo ritornerà in Cina e molte sono le tappe della tournee europea. Insomma, ancora una volta una eccellenza italiana che brilla nel mondo.

Forse più popolare all’estero che in patria. Ma a Iannone la cosa non fa caso: il suo slogan è ‘io credo che la musica sia un dono da restituire. Vivo l’insegnamento come un modo per rendere ad altri quello che a mia volta ho ricevuto nella vita’.

Non conta la popolarità del seminatore, ma la germinazione del seme, ricordando che l’Arte vera va sostenuta perché faccia fiorire i talenti che potranno salvare questo mondo così  profondamente in crisi.

Gianluca Macovez
Gianluca Macovez
Da oltre cinquanta anni segue con passione e costanza il mondo del teatro e dell’opera lirica. Architetto, docente, storico dell’arte, immediatamente dopo la laurea inizia una intensa attività espositiva, sia come allestitore che come curatore, collaborando con istituzioni importanti come il Museo di Pordenone, il Rossini Opera Festival di Pesaro, Villa Manin di Codroipo, il teatro Verdi ed il Museo Teatrale di Trieste. Autore di numerosi articoli, saggi e testi, curatore di cataloghi e di pubblicazioni, soprattutto legati alla storia del teatro dell’opera ed all’arte contemporanea . Dagli anni Ottanta ha esposto le sue opere pittoriche in gallerie, pinacoteche, musei, sia in mostre collettive che personali. I suoi ricordi teatrali si possono leggere anche sulla pagina fb : “Memorie inutili di uno spettatore irrilevante: mezzo secolo in platea” e su “ Gianluca Macovez Versi Bastardi” , pubblica scritti poetici ed opere pittoriche.

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