L’On. Gianni Farina ha inviato una lettera aperta alla comunita` italiana negli USA riguardo la proposta del Ministero degli Affari Esteri di ridurre il numero dei COMITES nel Mondo. La inseriamo integralmente:
Sospendere il provvedimento allo studio del Ministero degli Affari Esteri
No al taglio dei Comites nel Mondo!
No alla riduzione delle funzioni e allo smembramento del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
Ci giunge notizia dal Ministero degli Affari Esteri della volontà di ridurre il numero dei COMITES nel Mondo, motivata con l’esigenze di contenimento della spesa. L’idea è strategicamente sbagliata, inopportuna, inefficace.
La proposta è sbagliata strategicamente perché s’interviene sull’anello di congiunzione con le nostre comunità, verso le quali, per altro, si rivolgono i nuovi flussi di espatrio che, secondo stime attendibili, ogni anno superano le 100.000 persone. Allentare i rapporti con i nostri insediamenti storici e attuali in una fase di forte ricerca di internazionalizzazione dei nostri prodotti, come quella che stiamo attraversando, è un un’azione schizofrenica che rischia di costarci in termini di economia reale molto più del limitato e incerto risparmio di risorse pubbliche che si pensa di realizzare.
La proposta è inopportuna perché nel momento in cui si procede ad una chiusura sistematica di sedi decentrate dell’Amministrazione, sguarnire il territorio e i nostri insediamenti anche a forme democratiche di aggregazione e di rappresentanza, comporta un arretramento complessivo della presenza dell’Italia, che non potrà non ripercuotersi anche sulle azioni di internazionalizzazione e sugli interventi di promozione linguistico-culturale.
La proposta è inefficace perché trascura che l’attività dei membri dei COMITES è assolutamente volontaria e del tutto gratuita. L’eliminazione dei COMITES all’interno di una stessa Circoscrizione consolare e la presenza di un solo organismo di rappresentanza comporterà, oltre all’inaridimento del legame con il tessuto associativo, la necessità di rimborsare le spese di viaggio e di permanenza ai componenti del COMITES. Vi sono Circoscrizioni consolari nei Paesi extraeuropei grandi quanto l’Italia. Raggiungere la sede consolare significa sacrificare giornate di lavoro e andare incontro a costi di voli aerei e di permanenza alberghiera che annullerebbero interamente il risparmio che si persegue e che probabilmente andrebbero addirittura al di là di tali limiti.
Per tutti questi motivi, siamo contrariati per l’insensibilità e la disattenzione verso la comunità italiana nel mondo da parte dei responsabili del Ministero degli Affari Esteri, e chiediamo, quindi, la immediata sospensione di ogni eventuale provvedimento.
Per quanto riguarda il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, la cui funzione, anche in previsione della riforma federalista dello Stato, va ulteriormente rinnovata e rafforzata, ogni eventuale revisione della legge istitutiva deve trovare l’assenso convinto dei suoi componenti.
On. Gianni Farina
Roma, Camera dei Deputati – Giovedì 17 aprile 2014