L’Italia, secondo i più recenti dati del Consiglio Oleicolo internazionale, ha la leadership del mercato USA, per quanto riguarda l’olio di oliva, con una quota del 44%, con la Spagna che segue al 40%, senza tuttavia riuscire ad intaccare il primato italiano in un mercato strategico, come quello statunitense, per il futuro oleario.
Ormai il consumo di olio negli Stati Uniti ha superato il litro pro capite all’anno, tornando a crescere, dopo anni di stagnazione, del 5%.
Gli Usa, quindi, amano sempre più l’olio di oliva, ne consumano 312 mila tonnellate all’anno.
La vera passione è però l’olio extra vergine, il 60% dell’olio venduto è infatti extra vergine, con una buona performance del biologico, che è l’11% del totale.
Dati che fanno degli Stati Uniti un mercato ormai maturo, pronto a recepire la differenziazione di prodotto e le mille varietà dell’extra vergine Made in Italy.