La neve non si è fatta pregare ed è scesa in quantità record su tutto il Nord Est Americano. Yonkers, dove io abito, ha avuto più di sessanta centimetri, quantità maggiore alle aspettative ma che rimane relativamente maneggiabile, anche se il difficile è trovare un luogo dove mettere tutta questa neve dopo che la si è rimossa dalle strade. Impossibile fare le classiche montagnette agli angoli morti delle vie, perché sarebbero così alte che ce le troveremmo lì anche d’estate. Il comune, intelligentemente, ha deciso di portare la neve via con dei camion e metterla nella discarica.
Un mio collega, che abita nel Connecticut, non è stato però così fortunato. Più di un metro di neve ha paralizzato la sua città; da due giorni sta attendendo che qualcuno spali la sua via. Nel frattempo, i suoi tentativi di rimuovere la neve dalla sua proprietà sono stati smorzati dall’impossibilità di accumularla, come in passato, in rialzi al bordo del viale che porta al garage. Dopo solo qualche colpo di pala, la montagnola è diventata più alta della persona e il vialetto si è trasformato magicamente in un mondo simile a quello del Signore degli Anelli. Mi dice che forse domani tornerà al lavoro, ma non ne è sicuro….
Nel Long Island, le autostrade sono ancora impraticabili e molte macchine sono ancora immerse in un metro di ghiaccio. Molte le persone che sono state liberate dopo molte ore passate bloccate all’interno della propria vettura. In una località che si trova quasi alla fine dell’isola, un bimbo è nato in casa prima che i pompieri potessero liberare un passaggio e portare i paramedici…. Il neonato sta benissimo.
Insomma, dopo un uragano che ci ha fatto tremare e soffrire, ecco una bufera che ci ha stremato e dalla quale ci vorranno parecchi giorni per ritornare alla normalità…