La Certosa di Bologna accompagna il ritorno sulle scene dei My Chemical Romance. L’immagine in bianco e nero con un particolare della scultura realizzata per la Cella Magnani situata nel Cimitero Monumentale cittadino è stata scelta dalla celebre rock band statunitense per comunicare il tour della reunion.
Durante la loro carriera non hanno mai suonato a Bologna, eppure c’è un pezzo di questa città nella storia del gruppo musicale statunitense My Chemical Romance. Il legame lo ha dichiarato poche ore fa la stessa band sui propri profili Facebook, Instagram e Twitter svelando che l’immagine scelta per accompagnare la notizia della loro reunion si riferisce a una scultura realizzata dallo scultore bolognese Pasquale Rizzoli per la Cella Magnani situata nel Cimitero Monumentale della Certosa.
L’autore dello scatto è il fotografo napoletano Luigi Boccardo.
Lo scorso 31 ottobre i My Chemical Romance, fra gli esponenti di maggiore successo nel genere emo-core a livello internazionale, avevano annunciato ufficialmente la decisione di riformarsi, dopo lo scioglimento avvenuto nel 2013, con un post pubblicato sempre via social media. Ad accompagnare la didascalia “Like Phantoms Forever” – citazione del titolo di un loro EP pubblicato nel 2002 – una misteriosa immagine in bianco nero, priva di credito fotografico, dove a fare da sfondo alla parola RETURN e alle coordinate del primo concerto previsto per il 20 dicembre 2019 al Shrine Expo Hall di Los Angeles, compare in primo piano il dettaglio di una scultura con i volti di due creature con gli occhi chiusi, di cui una alata, unite in un abbraccio.
La clamorosa notizia, di cui si vociferava da tempo, era stata immediatamente accolta con grande entusiasmo da parte dei fans di tutto il mondo, visualizzando nel giro di poche ore centinaia di migliaia di reazioni che hanno portato al sold out del live in meno di 4 minuti dal momento di apertura della prevendita online, e rimbalzando online su numerose testate internazionali specializzate e non, da Billboard a Rolling Stone, da CNN a BBC e The Guardian. Tra i commenti pubblicati è apparso anche quello di un utente bolognese, il fotografo Mauro Squiz Daviddi, che ha riconosciuto quella sensuale immagine identificandola con il monumento funerario che adorna la Cella Magnani collocata nel Cimitero Monumentale della Certosa. Pur non essendo l’autore dello scatto, Daviddi possiede un’approfondita conoscenza dello straordinario patrimonio storico-artistico conservato in questo luogo per averne ritratto in numerosi scatti l’affascinante magia.Portata a termine alla fine del 1906, la scultura in bronzo costituisce una delle opere di maggior pregio realizzata dal bolognese Pasquale Rizzoli (1871-1953), cui fu commissionata per il sepolcro voluto dalla vedova del giovane Natale Magnani, situato in uno dei lati brevi della Galleria del Chiostro VI. Su un fondo concavo di mosaico azzurro, due figure sono rappresentate durante l’ascensione verso il cielo, dopo il distacco in volo dalla materia terrestre. La figura femminile del gruppo simboleggia l’anima abbandonata tra le braccia dell’angelo mentre la trasporta in cielo. Nonostante si tratti della prima opera pienamente Liberty dello scultore, si tratta di un vero e proprio capolavoro in cui la concretezza fisica michelangiolesca, ricorrente in tutta la produzione di Rizzoli, si amalgama perfettamente con la raffinata leggerezza del Liberty.
La rivelazione pubblica del soggetto dell’immagine da parte dei My Chemical Romance è frutto di un accordo intercorso con l’Istituzione Bologna Musei. A seguito di un contatto stabilito nelle scorse settimane con il management del gruppo statunitense per esprimere un onorato apprezzamento e raccontare la vicenda del monumento della Cella Magnani, il presidente Roberto Grandi aveva infatti raccolto un’immediata disponibilità a “onorare l’immagine e la sua inquietante bellezza” comunicandone la fonte.Che la Certosa di Bologna sia stata, e continui tuttora, a essere un’affascinante fonte di ispirazione per fotografi, artisti e musicisti era noto. Che l’innegabile bellezza dei suoi tesori preziosi e nascosti ammaliasse anche dei musicisti statunitensi di fama mondiale era meno scontato. In ogni caso, una bella notizia di cui la città può andare orgogliosa e, perché no, sperare in una visita dal vivo di questi illustri ospiti alla Cella Magnani e in un concerto in Italia, come numerosi fans stanno già invocando in queste ore nei commenti sugli account social della band.