Di Isabella Rossiello
Dal 24 febbraio al 4 marzo, nonostante temperature inclementi e influenza virale in corso, si è tenuta con la solita professionalità la Settima Edizione del Festival delle Professioni del Cinema.
Come al solito questo piccolo scrigno di bellezza che è la città di Spello accoglie i professionisti che sono dietro la macchina da presa, i meno osannati, “gli operai del cinema” coloro che prestano la loro opera preziosa affinché noi spettatori si possa godere della meraviglia che è il Cinema!
Sono stati presentati 11 film italiani, 7 film europei, 5 backstage, 15 documentari e 20 cortometraggi, la cittadinanza ha avuto, come nelle passate edizioni, la fortuna di vedere i film gratuitamente; la promozione del cinema a Spello è da medaglia d’oro.
Sponsor, partner e patrocini sono indispensabili alla buona riuscita della kermesse; ne cito alcuni: Rai Movie, Perugina, Fria, Coming Soon, Tv2000, Rai, Comuni circostanti come Assisi, Bastia Umbra, Monte Castello di Vibio, Cascia. Un ringraziamento speciale al Sindaco di Spello Moreno Landrini che da anni accompagna questa manifestazione partecipando orgogliosamente in prima persona allo sviluppo della propria città.
Importante, anche se ancora in essere, la partecipazione europea e intercontinentale, che ha bisogno di una presenza più fattiva come British Italian, IFFests Dokument Art Bucharest, sezioni Italo- Americane che dovrebbero avere, ripeto, un ruolo più effettivo.
Certo non è semplice, ma lo auguriamo di cuore a questo Festival.
Ancora una volta la presidente Donatella Cocchini e il suo grande staff: Agnese Cerquaglia, Fabrizio Cattani, Raffaella Fioretta, Maria Tripepi e un ringraziamento particolare ai tanti volontari che entusiasticamente aiutano questa piccola grande macchina ad avere il successo che merita!
La giuria è formata da professionisti come Rosita Celentano, Cecilia Zanuso, Paolo Ruffini, Felice Laudadio per i film italiani, e riporto solo alcuni nomi per ogni sezione, per i film europei la scelta è in mano a Fabrizio Giometti e Enrico Magrelli.
Per i documentari la scelta è di: Donatella Cocchini, Fabrizio Cattani, i cortometraggi supervisionati da Elisabetta Olmi, Marina Pennafina.
Meravigliosa quest’anno la presenza di una mostra collaterale allestita grazie alla Cineteca Nazionale di Roma e che ci regala i più bei baci del cinema.
La settimana vede la proiezione del film prodotto da Sky Cinema: ” Raffaello, principe delle Arti”, il film “Io Daniel Blake” del premiatissimo regista Ken Loach, la presentazione del libro Every child is my child, illustrato da un gruppo di artisti per raccogliere fondi per la Plaster School al confine della Siria.
“Gholam il mio Afghanistan” di Marco Agostinelli e “Nelle scarpe degli altri di- Il martirio dei profughi” di Massimiliano Cochi e Andrea Salvatore a sottolineare anche la “mission” sociale del Festival di Spello.
La musica nel cinema è stato un momento emozionante con l’esibizione degli studenti di musica di Bastia Umbra e di Foligno, tenutasi al teatro Subasio.
Una gioiosa giornata con i Cartoni Animati per i piccoli degenti dell’ospedale Santa Maria della Misericordia presentati dall’attore Roberto Andreucci.
Mi preme ribadire che per motivi di spazio e di lunghezza dell’articolo cito solo alcuni dei film in concorso.
Interessante il workshop condotto dal regista Francesco Filippi sulla tecnica della Stop Motion, usata ad esempio dal grande regista Tim Burton.
E sempre per avvicinare i giovani al cinema e i suoi mestieri ecco il seminario sui Creatori del Suono; davvero questo festival merita più visibilità e lo scrivo da amante del cinema, bellissimo rivedere il film “Senso” dell’indimenticato Luchino Visconti.
Un incontro interessante presentato da Alessandro Boschi è stato quello con il regista Sergio Martino, e dulcis in fundo la serata della premiazione.
Non a Spello ma a Roma è stato premiato il magico Ennio Morricone con il premio Carlo Savina ed è sempre un onore grandissimo perché il cinema italiano deve molto a questo Maestro!
I vincitori: film italiani “Cuori puri”, opera prima di Roberto De Paolis, a cui sono andati i premi per la sceneggiatura (Roberto De Paolis, Luca Infascelli, Greta Scicchitano e Carlo Salsa), i costumi (Loredana Buscemi), l’acconciatura (Simone Di Fazio) e il fonico (Angelo Bonanni).
Ad aggiudicarsi invece la fotografia (Stefano Falivene) e le musiche (Leonardo Rosi) è stata la pellicola firmata da Andrea De Sica “Figli della notte”, mentre per la scenografia (Emita Frigato) e il produttore esecutivo (Patrich Giannetti) è stato premiato “Una questione privata” di Paolo e Vittorio Taviani.
Doppietta anche per “Smetto quando voglio” “Ad honorem” di Sydney Sibilla, che ha portato a casa il premio per il trucco (Roberto Pastore) e gli effetti digitali (22Dogs), ai quali si è aggiunto il premio come miglior film votato del pubblico, ritirato dall’attore Marco Bonini.
Il riconoscimento per il miglior montaggio (Francesco De Matteis) è andato a “Il vangelo secondo Mattei” di Antonio Andrisani e Pascal Zullino, mentre per il montaggio del suono (Fabio D’Amico e Filippo Barracco) ha trionfato “Il contagio” di Matteo Botrugno.
Infine, la pellicola “Tiro Libero” di Alessandro Valori, a cui è andato il premio per il miglior creatore di suoni (Massimo Marinelli).
A conquistare la giuria dei film europei “Quando hai 17 anni” di André Téchiné, mentre per la sezione documentari il premio è andato a “Lontano dagli occhi” di Domenico Iannacone e Luca Cambi.
Tra i premi speciali quello istituito dal Centro Sperimentale di Cinematografia e consegnato al documentario “Shuluq – Vento di mezzogiorno” di Martina De Polo, il film “Easy – Un viaggio facile facile” di Andrea Magnani.
Per la sezione backstage: il “making of” di “Raffaello. Il Principe delle arti” prodotto da Sky in collaborazione con Musei Vaticani, Magnitudo Film e Nexo Digital.
Tra le sezioni in concorso, infine, quella dedicata ai cortometraggi, novità del 2018. Per la prima edizione dello Spello International Short Film Festival a trionfare sono stati “Stella 1” di Roberto D’Ippolito e Gaia Bonsignore per la fotografia (Stefano Usberghi), la scenografia (Samuele Bertocci e Gianluca Borgogni) e i costumi (Chiara Baglioni), “Last Respect” di Reut Dagbar Agami per la sceneggiatura, “Goodbye Love” di Antonello Novellino e Paky Perna per la categoria “Best short” ed infine “Volevamo fare u cinema” di Niccolò Gentili per le musiche (Paolo Costa) e il montaggio (Salvatore Sclafani).
Il “Premio all’Eccellenza” per il 2018 è andato, invece, al regista Franco Piavoli.
Credete sia finita? No, perché la macchina organizzativa del Festival dei Mestieri del Cinema 2019 di Spello è già in movimento!