Di Vanessa Pia Turco
Una dieta ricca di fibre alimentari provenienti da frutta, verdura, legumi e cereali integrali assicura un’efficace prevenzione nei confronti di numerose patologie come diabete, infarto e obesità e garantisce il corretto funzionamento della funzionalità digestiva, articolare e della funzionalità muscolare. Permette di avere più energia per le diverse attività quotidiane, protegge dallo stress ossidativo e aiuta a mantenere la linea. Quindi inserendo un maggior apporto di fibre nella dieta si possono avere numerosi vantaggi sia in termini di salute che di bellezza e longevità. La colazione ad esempio può essere arricchita da cereali come orzo, riso o avena, sottoforma di biscotti o fiocchi, da inserire in un latte vegetale e a cui si possono aggiungere frutta fresca e spremute sane e gustose. Ma anche il pancake fatto rigorosamente con cereali integrali e addolcito da un buon miele integrale o un succo d’acero biologico può essere una buona alternativa. Mentre per la cena si può consumare una zuppa di cereali accompagnata da molte verdure che permetterà di dormire in modo sereno e senza problemi digestivi.
La fibra non ha valore nutritivo né energetico, è contenuta nelle cellule vegetali ed è resistente all’idrolisi operata dagli enzimi intestinali dell’uomo. Vale a dire che le fibre sono sostanze che transitano nell’intestino tenue e giungono al colon praticamente invariate. La fibra alimentare ha un effetto saziante quindi aiuta a mangiare di meno e permette di controllare il peso, facilitando il mantenimento del peso ideale. Questo è l’effetto più evidente, ma non è l’unico. Alcuni tipi di fibra si comportano da “prebiotico”, ovvero favoriscono nel colon la crescita di batteri “buoni”, a discapito di quelli “cattivi”. Inoltre, la fibra sembra in grado di impedire l’instaurarsi di alcune disfunzioni e patologie dell’intestino stesso, dalla diverticolosi ad alcuni tipi di tumore. Le fibre riducono il tempo di contatto dei sali biliari con la flora batterica intestinale che in caso di ristagno fecale potrebbero trasformarsi in agenti cancerogeni. Infine, la fibra alimentare aiuta a prevenire il diabete e le patologie cardiovascolari, perché rallenta l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi degli alimenti, quindi regola efficacemente il loro livello nel sangue.
Le fibre alimentari sono classificate in due grandi gruppi e cioè insolubili e idrosolubili. Le insolubili sono: cellulosa, emicellulose e lignina. Le idrosolubili sono: pectine, gomme e mucillagini. Le prime sono contenute nei cereali integrali e negli ortaggi. Stimolano la motilità intestinale, rallentano l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri, fanno aumentare la massa fecale quindi sono particolarmente indicate nel caso di stipsi cronica, svolgendo un’efficace azione preventiva nei confronti di diverticoli ed emorroidi. In particolare la lignina lega i sali biliari e ne facilita l’immediata eliminazione fecale, scongiurando l’instaurarsi di processi flogistici e infiammatori.
Le seconde e cioè le fibre idrosolubili, contenute nei legumi e nella frutta, riducono l’assorbimento dei lipidi e contribuiscono all’eliminazione del colesterolo nel sangue. Le fibre, riducendo i livelli del colesterolo, accrescono la quota di acidi biliari espulsi con le feci. In tal modo si opera una efficace prevenzione nei confronti dei calcoli biliari. Le fibre idrosolubili, inoltre, stimolano la crescita di alcune specie batteriche favorendo così la microflora intestinale, aiutando l’attività digestiva e lo smaltimento di sostanze tossiche. I composti tossici quando non vengono smaltiti possono arrivare al sistema nervoso centrale provocando ansia, insonnia e depressione. Si dovrebbero assumere in media 30-40 g di fibre delle quali il 45% proveniente da verdura, il 35% da cerali integrali e legumi e il restante 20% da frutta.
Secondo la medicina cinese il meridiano dello stomaco inizia nella zona inferiore dell’orbita oculare per scendere verticalmente lungo il collo fino ad arrivare al piede terminando in prossimità dell’angolo ungueale del secondo dito. Un altro ramo dello stesso meridiano lo si ritrova all’altezza della parte anteriore della clavicola e scorre fino ad arrivare alla zona inguinale, dove poi i due meridiani si riuniscono. Una disfunzione di questo meridiano può causare dolori facciali, malattie da raffreddamento con starnuti frequenti, dolori al torace, gonfiori, disturbi intestinali, malattie al basso ventre e dolori alle ginocchia. A livello psichico si può riscontrare insonnia, spossatezza fisica e depressione con tendenza al pianto. Lo stomaco è l’organo deputato a ricevere e ad assimilare gli alimenti precedentemente masticati nella bocca. Quando qualcosa non viene digerito adeguatamente allora si creano disfunzioni alla sfera del meridiano, creando blocchi energetici con ripercussioni in vari distretti del corpo. Ricordiamo che in medicina cinese tutti i vari organi risultano strettamente interconnessi.
In psicosomatica l’addome gonfio e dolente rappresenta il bisogno insoddisfatto di un nutrimento affettivo, avvertito come assente o carente. Chi soffre di questo disturbo è un individuo “malnutrito” nel suo mondo intimo ed affettivo. Questo soggetto sente la necessità di chiedere affetto e considerazione, ma dal momento che l’ambiente intorno a sé è freddo e convenzionale, si rassegna a vivere rapporti freddi e formali che non si basano sulla sincera e spontanea comunicazione empatica tra le persone. Il vuoto che si avverte, quindi, viene compensato a livello simbolico con l’aria che comprime l’addome e che sazia senza davvero nutrire. L’eruttazioni, poi, rappresentano la sonora protesta del disagio in cui vive il soggetto, costretto a vivere rapporti lontani dalle sue vere necessità esistenziali. Più raramente il ventre gonfio e dolente può essere associato a paura e tensione magari prima di un evento come un esame o un concorso o dopo un evento particolarmente triste o stressante come un lutto, un divorzio o un trasloco.
Per avere un addome piatto è bene assumere almeno 2 litri d’acqua minerale al giorno in quanto l’acqua è fondamentale per idratare l’organismo e per spostare le fibre alimentari nel tratto gastrointestinale. È consigliabile aggiungere, inoltre, un paio di foglie di menta ed una fetta di limone per rendere ancor più salutare e diuretica l’acqua che si beve durante i pasti. Altro alimento chiave per un ventre piatto è l’olio d’oliva. Grazie ai preziosi grassi monoinsaturi contenuti, l’olio d’oliva aiuta a controllare il livello degli zuccheri nel sangue, stimola il metabolismo a bruciare più in fretta le calorie, e se assunto con regolarità, riduce il senso di fame e l’accumulo di grasso sui fianchi e sull’addome.
TISANA ALLA MENTA PIPERITA
25 grammi di foglie di anice
25 grammi di foglie di menta piperita
20 grammi di foglie di melissa
PREPARAZIONE
Fare bollire la menta, l’anice e la melissa per 10 minuti in 1 litro di acqua. Filtrare con un colino e lasciare riposare in una tazza coperta per 20 minuti. La menta piperita profuma l’alito e combatte le fermentazioni intestinali, è antisettica e coleretica mentre la melissa allevia i crampi addominali, e ha una potente azione rilassante sulle funzioni digestive. È anche molto utile, grazie alle sue mucillagini, in caso di tosse e reflusso gastroesofageo. L’anice infine è efficace per il meteorismo, la flatulenza e la stipsi. Quindi questa tisana dal gusto fresco e aromatico è perfetta dopo i pasti e alla sera prima di andare a dormire.