Ci siamo. Eccoci alla nuova edizione milanese della fashion week autunno inverno 2015/2016.
Ad aprirla, martedì 24 febbraio, presso il Teatro Vetra, il fashion show Next
Generation (Luca Lin, Alessandro Canti e Gianluca Viscomi, Deyse Cottini e Claudio Cotugno), seguito dal party after show offerto dalla Camera della Moda di Milano: una serata all’insegna del glamour e delle nuove tendenze.
Poche ore dopo si inaugura ufficialmente la settimana della moda, con un calendario ricco e ben articolato su sei giorni (25 febbraio – 2 marzo), che mi ha portato in giro per la città, in lungo e in largo, tra sfilate e presentazioni, sino agli eventi serali su invito.
Il primo giorno, mercoledì 25, vede sfilare, tra gli altri, Genny, Stella Jean, Luisa Beccaria, Gucci, Fay, Alberta Ferretti, sino a Philipp Plein.
Mi piace evidenziare lo stile proposto da Genny, ispirato all’antico Egitto, volto ad una femminilità misteriosa e capace di inedita seduzione. Gocce d’olio, ricami e motivi jacquard si alternano su stampe eleganti e raffinate, portandoci in un immaginario mondo lontano, fatto di una estetica sopraffina, quasi dimenticata e surreale.
I capispalla avvolgono i corpi e i cappotti si allungano, definendo meglio la figura femminile. Si ammirano, inoltre, tailleur in jacquard fil coupé bianco e oro e abiti eleganti di varie lunghezze, arricchiti da motivi geometrici e decori di antica memoria.
A paesi lontani si ispira anche la collezione di Stella Jean, che si rifà all’Himalaya indiano, riuscendo anche a sovrapporre con fine eleganza forme maschili ad altre prettamente femminili.
È un trionfo di patchwork, in una rutilante commistione di tessuti, forme diverse e colori sgargianti, disposti in stratificazioni eterogenee, in cui un ruolo fondamentale viene giocato dalle cinture, da indossare come un autentico passe partout.
In un’atmosfera ben diversa mi porta, invece, la collezione donna Luisa Beccaria, cui fa da sfondo una bellissima sala di un palazzo storico di corso Venezia.
Tra preziosi affreschi e grandi specchi con imponenti cornici dorate, sfilano, in una sala gremita sino all’impossibile, modelle eteree che sembrano fluttuare leggere nell’aria.
Indossano autentiche opere d’arte, in cui nulla è lasciato al caso. Pizzi, decori, tessuti pregiati si alternano – su abiti che elegantemente segnano la silhouette femminile o su gonne più ampie e svasate sino ad importanti abiti da sera – in un tripudio di fascino ed eleganza senza tempo, che richiama lo stile ‘bon ton’ di inizio ‘900 con alcune delle modelle che indossano con naturalezza un basco sui capelli.
In questa nuova collezione, dominano i colori del grigio, del nero, del nero accostato al blu, sino all’oro e alle sue varie sfumature.
Romantica anche la donna proposta da Francesco Scognamiglio, mentre quella di Fausto Puglisi porta con sé citazioni siciliane, sino alla donna più ‘borghese’ proposta da Fay.
Da Gucci si afferma, invece, la tendenza per i tessuti ‘vissuti’, stropicciati e spiegazzati, uniti alla leggerezza e ai dettagli di pelliccia sulle calzature.