Friday, November 22, 2024

Cavalleria Rusticana al Teatro Bonci di Cesena

Recensione di Isabella Rossiello per L’Idea Magazine

Un  ritratto di un Sud che non esiste più per fortuna, un dipinto di amore, morte e gelosia, stranamente musicato da Pietro Mascagni che invece era nato a Livorno e con libretto scritto  da un altro livornese, il poeta Giovanni Targioni -Tozzetti ma tutto è presto svelato, il dramma è liberamente tratto dall’omonima novella di Giovanni Verga padre del verismo e  grandissimo autore siciliano.

Quando il sipario si apre la scena è un meraviglioso quadro vivente che ricorda tanto La Pietà di Michelangelo … una bravissima attrice Elina Nanna ci conduce nell’Opera, colori seppia e muretti a secco con alberi di limone, una chiesa e un’osteria, palmizi e la sottintesa serenità di un piccolo paese dove tutti sanno di tutti, qui si svolge la storia di Turiddu, Santuzza, Lola e Alfio17951998_10212454820989237_8996105696740414632_n

Siamo in un piccolo paese siciliano , una mattina di Pasqua di fine ‘800, Turiddu ama Lola e le giura  amore, parte per il servizio militare e al suo ritorno scopre che Lola ha  sposato Alfio, per ripicca Turiddu corteggia e seduce Santuzza, presto però la trascura e si aggira nei pressi della casa degli sposi Alfio e Lola per incontrare la donna di cui è veramente innamorato.

Santuzza si confida con Lucia madre di Turiddu ma i due litigano furiosamente mentre Lola vi assiste e Turiddu la segue in chiesa.

Santuzza si vendica raccontando ad Alfio che Lola gli è infedele, i due uomini sono davanti all’osteria Turiddu offre da bere ad Alfio che non accetta e nell’atto di abbracciarlo gli morde l’orecchio, un gesto che significa: duello!cav1

Prima di recarsi al fatale combattimento Turiddu raccomanda a sua madre di avere cura di Santuzza, quasi presagisce la fine e infatti un urlo: ” Hanno ammazzato compare Turiddu” sancisce la fine questo unico atto, opera prima di Pietro Mascagni.

Gli interpreti sono una sanguigna Santuzza, Raffaella Battistini, una curiosità: una parte scritta per un mezzo soprano ma cantata da molti soprano, Turiddu è  il bravissimo Leonardo Gramegna, Alfio interpretato da un possente Omar Camata, voce calda quella di Lola, Giulia Tenuta è  una intensa, perfetta Lucia interpretata da Cristina Guarino!

Il coro Maria Callas come sempre ineccepibile, diretto dal Maestro Mario Lucchi, e altrettanto fantastico il coro Quadriclavio  di Bologna diretto dal Maestro Lorenzo Bizzarri.

L’Orchestra Città di Ferrara mirabilmente diretta dal direttore Maestro Francesco di Mauro.IMG_20170425_212356

Per un’opera ci vuole tantissimo lavoro e maestranze preparate come il direttore di palcoscenico Pia Zanca, le danzatrici di Danza Gambettola di E. Pandolfini e G. Muratori.

Ottimi i ragazzi delle scuole Anna Frank e San Giorgio, Plauto di Cesena,  i ragazzi del Teatro Auser di Cesena.

A tale proposito in conferenza stampa ho chiesto alla signora Battistini  se i ragazzi sono entusiasti di partecipare ad un mondo così lontano dal loro quotidiano e se qualcuno avesse voglia di proseguire negli studi operistici, la risposta è affermativa anche se amaramente conclude oggi sconsiglierei …IMG_20170425_213734

Amara constatazione certo e pensare che l’Opera Italiana è amatissima in tutto il mondo anche molti film famosi l’hanno celebrata, penso a Pretty Woman dove Julia Roberts si commuove ascoltando la Traviata e nel meraviglioso Philadelphia un intenso Tom Hanks morente ascolta l’aria “ Io sono l’amore “cantata da Maria Callas dell’Andrea Chenier di Umberto Menotti Maria Giordano che grande emozione!IMG_20170425_215233

Le scene e le luci rispettivamente di Antonio Lenzi , Giorgio Lorenzetto, i costumi sono di Maria Teresa Nanni e Domenico Lillo, l’aiuto regia è di Luciana Berretti.

Speciale menzione merita Gianmaria Romagnoli , tutto costruito con grande amore e passione per la lirica e fondamentale la collaborazione artistica di Edoardo Farina.

Applausi meritatissimi a tutti e pubblico entusiasta, penso che siano soddisfazioni inenarrabili per chi lavora a teatro.

Un’opera carica di suspense e commovente per un intreccio se vogliamo semplice ma carico di sentimenti profondi e sentiti da ognuno di noi, così nostro, questo dramma, così antico e purtroppo così tragicamente moderno!

Isabella Rossiello
Isabella Rossiello
Isabella Rossiello ha insegnato italiano ad Amburgo e Berlino. Tornata in Puglia si e` occupata di moda e grafica divenendo Co–titolare di Deus Ex Machina Pubblicità con sede a Bitonto, con il ruolo di Art Director, trasferendosi prima a Bratislava e poi a Cesena, dove tutt’ora vive e lavora come grafico e giornalista,

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