Da 13 anni in agosto a Bitonto è di scena il Jazz e piazza Cattedrale improvvisamente diventa la coulisse per spettatori locali e piacevole sorpresa per i turisti che abitano i B&B del centro storico.
Da quest’anno a Settembre è la volta del Bitonto Blues Festival, pensato ed interamente organizzato da Beppe Granieri (direttore de L’IdeaMagazine.com). Stessa location, con il saluto e l’augurio del suo collega direttore artistico Emanuele Dimundo, affinchè questo evento abbia la stessa fortuna e lo stesso successo dell’ormai decennale festival Beat Onto Jazz.
Mai auguri furono più proficui, il BBF è un successo di pubblico. Per alcuni il blues è davvero una scoperta, la città cresce perché la cultura, in questo caso la musica, apre le menti e nuovi orizzonti e ben vengano questi “capitani “ coraggiosi che aiutano la città ad aspirare ad essere migliore, più colta, più moderna.
La prima edizione del Bitonto Blues Festival con i suoi due giorni di musica e cultura si è conclusa con un bilancio assolutamente positivo. Tredici concerti in 48 ore, distribuiti per tutto il centro antico. Il lavoro dello staff e di Beppe Granieri è stato premiato dal pubblico bitontino e dai tanti spettatori giunti da ogni parte della Puglia.
Successo di pubblico, ma anche di critica. La scelta di puntare sul blues “made in Puglia” è stata gradita dagli addetti ai lavori, che hanno riconosciuto nel festival una vetrina importante per i giovani talenti del territorio, benché neonata.
Grazie alla diretta streaming via internet, offerta dal media partner BitontoTV, il Festival Blues è stato seguito anche da italiani residenti in altri stati del mondo, tra cui gli Stati Uniti, il Canada, La Germania e l’Olanda.
I concerti di Piazza Cattedrale hanno registrato il tutto esaurito, nonostante il freddo.
– ACOUSTI.CO-THE BAND
– HO– USE OF BLUES 4TET
– ALCHIBA acoustic blues session
– HARLEM BLUES BAND ft. JAMES THOMPSON
– VIA DEL BLUES
– DE VILLE BLUES BAND
– THE RAWHIDE BLUES BROTHERS TRIBUTE BAND
Memorabili le esibizioni dell’Harlem Blues Band di Foggia, accompagnata dal magistrale James Thompson (già session man di Zucchero Fornaciari) al sassofono, e quella dei The Rawhide Blues Brothers Tribute Band, omaggio al duo del cinema che ha fatto cantare e ballare centinaia di persone.
A fare da corollario al main stage, tanti piccoli set acustici dislocati per il centro antico di Bitonto. Infatti i turisti hanno visitato i siti del Parco delle Arti (Torrione Angioino, Teatro comunale Tommaso Traetta, Galleria nazionale della Puglia Devanna, Biblioteca comunale Rogadeo e Officine Culturali) ed hanno potuto godere dello spettacolo offerto da formazioni di artisti locali, in attesa della serata in piazza Cattedrale.
“E’ stato entusiasmante aver portato per la prima volta a Bitonto una rassegna musicale interamente dedicata al blues. Lo sognavo da tempo e, finalmente, il sogno è divenuto realtà”, commenta Beppe Granieri, mente del festival. ”Lo sforzo da parte della direzione artistica, dell’organizzazione e dello staff è stato immenso – continua – perché riuscire a comporre in pochissime settimane un cartellone di tutto rispetto non è stato un lavoro facile”.
Fondamentale la collaborazione con l’amministrazione comunale, che ha accompagnato tutto lo staff nell’organizzazione dell’evento, insieme ai numerosi sponsor che hanno creduto e investito in un modello imprenditoriale – quello dell’entertainment – così rischioso.
“Il Bitonto Blues Festival con questa prima edizione ha posto le basi per un progetto ambizioso e a lungo termine, in grado di valorizzare le forze del nostro territorio”, dichiara soddisfatto Granieri. “Non so se il nostro lavoro è stato esente da errori. La costanza e il coraggio, però, non sono mai mancati. Soprattutto in chi ha deciso di condividere con me e con il mio staff questo pazzo viaggio, iniziato già ad agosto con la preview in compagnia di Davide Pannozzo (padrino del festival) che dalle rive del Mississippi ci ha portati sin qui”.
L’obiettivo è quello di inserire la manifestazione nella rete dei festival bitontini, “alla quale – ha annunciato l’assessore al Marketing Territoriale Rocco Mangini –inizieremo a lavorare da novembre. Se Sanremo è la città del festival, vorremmo che Bitonto diventi la città dei festival, sulla scorta della tradizione musicale cittadina inaugurata da Tommaso Traetta”.
Bitonto è da sempre la città dell’olivo, simbolo di pace contenuto nello stemma comunale; è la città con un centro storico che ha visto diverse dominazioni e tanta storia; è la città della devozione ai S.S. Medici ed oggi, è anche la città del Blues.