Nell’affascinante ambiente, tra luci, riflettori e un grande palco a gradinate, i manichini sono i veri protagonisti dello showroom milanese di Bonaveri, famoso produttore mondiale di manichini e busti fabbricati in forme stilizzate, realistiche e artistiche. Lo showroom Bonaveri, realizzato dall’architetto Giuseppe Tortato in collaborazione con Emma Davidge, è un grande spazio espositivo di 600 mq. con una mostra permanente di manichini Bonaveri, una biblioteca, con la proiezione di immagini che raccontano il processo lavorativo dei manichini, ed una zona relax. Lo showroom ospita anche mostre ed eventi dedicati alla moda, design e arte.
Le collezioni dei manichini e busti Bonaveri sono richiesti da famosi stilisti, grandi magazzini e ateliers di alta moda, in mostre dedicate alla moda e nei musei di tutto il mondo. I manichini Bonaveri sono stati esposti in fantastici “window displays” delle grandi vetrine: Lanvin a Parigi, Blumarine a Milano, Harrods a Londra, Bergdorf Goodman a New York, Macy’s store a New York, nelle vetrine della Rinascente e Zara, e nelle grandi mostre di moda come la retrospettiva del 2010 “Yves Saint Laurent” al Petit Palais di Parigi, “La moda in Italia, 150 anni di eleganza” alla Venaria Reale di Torino nel 2011, la retrospettiva della moda di Hubert De Givenchy al museo Thyssen-Bornemisza di Madrid nel 2014, nella mostra “Il carretto siciliano: una storia in movimento” del 2017 organizzata dall’Italian American Museum di Los Angeles dove i manichini Bonaveri Schläppi 2200 e 3000 vestono abiti Dolce & Gabbana nei vivaci colori dei tradizionali carretti siciliani, la mostra “Bonaveri – A fan of Pucci” a Firenze con i manichini Bonaveri impreziositi dagli abiti dello stilista Emilio Pucci nel 2018, a Milano “Zara & Schläppi 2200“ nel 2019 con la presentazione di manichini femminili fabbricati con materiali sostenibili; e poi. nel 2021 la mostra “In America: A Lexicon of Fashion” e “In America: An Anthology of Fashion” celebra la moda americana nelle sue varie culture con abiti indossati dai manichini Bonaveri al Met di New York, e nel 2022 “Schläppi Aloof manichini femminili” di Bonaveri, indossano la collezione Primavera/Estate di Olivier Theyskens alla settimana della moda a Parigi.
Nelle collezioni Bonaveri si trovano molti modelli: “Fashion Model Collection”, “Schläppi 2200/3000” — manichini uomo e donna realizzati in una varietà di eleganti pose, “Schläppi 6000 Aloof” — manichini donna caratterizzati da espressività e femminilità ideali per l’alta moda e per il prêt-à–porter e i “Tribe manichini” dinamici e giovanili. Nel rispetto della natura, Bonaveri ha presentato anche i primi manichini prodotti in BPlast e BPaint lavorati con la bio plastica, utilizzando colori naturali. Bonaveri Company, che ha la sede a Renazzo di Cento in provincia di Ferrara, è stata fondata nel 1950 da Romano Bonaveri. I primi manichini e busti artigianali in cartapesta realizzati da Romano e Adele Bonaveri, utilizzati nelle sartorie, debuttano nel 1958 alla Fiera di Milano, conquistando un mercato più grande. Negli anni sessanta, con il boom economico, i manichini Bonaveri diventano famosi anche sul mercato internazionale, e con l’inaugurazione di un nuovo stabilimento negli anni settanta vengono prodotti sul mercato manichini in plastica con parrucca e make-up. Negli anni ottanta Andrea e Guido Bonaveri iniziano a lavorare nella Bonaveri Company; Guido si dedica alla produzione e realizzazione di nuovi modelli di manichini, Andrea si occupa del settore commerciale e comunicazione. L’Euroshop di Dusseldorf è l’occasione per fare conoscere i manichini Bonaveri in America, dove ottengono un grande successo. Nel 2000 Bonaveri acquista il brand svizzero Schläppi e realizza una ricca collezione di manichini dalle forme stilizzate: “Bonaveri Artistic Mannequins” e “Schläppi”. Nel 2006 lo stabilimento viene ingrandito su di un’area di 40.000 metri quadrati. Nell’edificio a Renazzo di Cento che si affaccia su un parco verde, lavorano operai, artigiani, ed uno staff amministrativo, nei vari settori progettazione, studio fotografico, scultura, sartoria, make-up.
Il libro “Mannequins: a history of creativity, fashion, art” edito da Gianluca Bauzano, racconta la storia del manichino e il lavoro artigianale e creativo dei Bonaveri; delle foto illustrano spettacolari vetrine palcoscenico di grandi negozi, collezioni moda e mostre intorno al mondo dove possiamo vedere anche il lavoro e il talento di molte persone che siano clienti, stilisti, scultori, collaboratori e molti amici. Bonaveri ha anche acquisito il brand inglese Rootstein, famoso produttore di manichini che rappresentavano la spensierata e giovanile moda degli anni sessanta, e di manichini realistici basati su personaggi famosi come il modello ispirato a Twiggy.
In occasione dell’Euroshop 2020, Bonaveri ha presentato il restyling della collezione dei manichini Twiggy. I manichini Bonaveri sono presenti nelle boutique di molte città italiane: a Torino da Max Mara, Liu Jo, Marina Rinaldi, Zegna, a Milano da Armani, Salvatore Ferragamo, Woolrich, Agnona, Valentino, a Firenze da Emilio Pucci, Valentino, Versace. Bonaveri ha anche realizzato una serie di manichini in miniatura. “Il manichino è sempre un’interpretazione artistica di una figura e la sua progettazione è sicuramente uno degli aspetti più affascinanti di questo lavoro.
È una questione di equilibrio tra estetica, eleganza e funzionalità” dice Bonaveri “Ognuno deve essere in grado di esaltare i capi che andrà ad “indossare”, assicurando la migliore vestibilità e al tempo stesso uno stile unico che li valorizzi. Ogni manichino deve avere la capacità di interpretare generi e stili diversi”. I manichini Bonaveri rappresentano l’eccellenza dell’heritage italiano di un lavoro fatto con arte e passione. Innovazione, creatività, estetica e qualità caratterizzano la produzione dei manichini Bonaveri slanciati, avveniristici, nella classica bellezza dei loro volti e nell’eleganza delle loro pose, risaltano nell’incantevole mondo della moda.