È accaduto a Catania qualche giorno fa. Poco dopo le 18 una giovane signora con la sua bambina stava rientrando a casa dopo aver fatto degli acquisti presso un centro commerciale. Transitando con la propria auto notava sulla strada uno scooter a terra e due ragazzi che, fingendosi feriti, chiedevano aiuto. La signora si è subito fermata per prestare soccorso ma appena fuori dall’auto i due l’hanno aggredita e malmenata strappandole la camicetta per violentarla. Mentre urlava e tentava di liberarsi, la bimba atterrita gridava disperata. Ha subito un trauma che, purtroppo, segnerà tutta la sua vita, ed è la cosa peggiore che aggiunge ancora più dolore e sdegno a tale diabolico misfatto! Nel frattempo transitavano altre auto. Le due canaglie sono state costrette a desistere dall’infame proposito ma prima di svignarsela hanno rubato la borsa della signora e picchiato la bimba strappandole la catenina d’oro che aveva al collo. Poco dopo la signora è stata soccorsa da un ispettore della polizia municipale in pensione. Poi sono arrivati il marito e la figlia più grande. Le notizie di cronaca riportano che la famiglia, abitando in zona, “non ha voluto sporgere denunzia per paura di possibili ritorsioni, quella maledetta paura che troppo spesso dalle nostre parti chiude la bocca ai più deboli a vantaggio di criminali di ogni risma.” Faccio tre considerazioni.
1) Il comportamento dei due giovani sciagurati non è la prova provata dell’esistenza del demonio per coloro che la negano?
2) Anche se non c’è denunzia, le forze dell’ordine non devono agire d’ufficio?
3) È scomparsa davvero del tutto quella forma di etica morale che pur tenevano da conto anche i peggiori malavitosi: non si toccano donne, vecchi e bambini? Mi auguro che sia la stessa malavita a isolare i due delinquenti facendoli arrestare e costringendoli pagare la giusta pena!