Versi in bilico per l’11 settembre
Si scrivono versi in bilico
dentro camminamenti, aguzzi
già prima del primo lamento d’uomo,
prima che il dire si adagiasse in parola.
Ed ora che a guerre di giornata
si assomma l’ennesima convulsione
di Babele a suon di omicidi in diretta,
ora che voci sotto pietre infette
dal buio della torba gridano d’altri volti
esangui, una memoria, un passaggio
d’astri,
quali lettere d’amore ai miei figli
che sfidino in un reticolo ancora il cielo?
Marina Agostinacchio
2015