di Salvatore Margarone
Tra le centinaia di opere liriche del repertorio Tosca di Giacomo Puccini è tra la più amata ed acclamata dal pubblico.
E’ andata in scena il 4 Agosto il capolavoro pucciniano con una realizzazione che si ricorderà per la sontuosità e la ricchezza di dettagli che molto hanno da invidiare ai grandi teatri di tradizione.
Il Teatro Greco di Taormina era al completo per la serata, il pubblico, al cancello di ingresso, ha formato una fila che a vista d’occhio iniziava quasi alle porte del Palazzo dei Congressi; raramente si assiste ad un pienone simile per le rappresentazioni liriche estive di Taormina, e la cosa non può che dare soddisfazione agli organizzatori.
Ma veniamo alla storia in breve: Tosca è ambientata a Roma, nel giugno dell’Ottocento. La Repubblica Romana è appena stata abolita e sono in corso rappresaglie nei confronti degli ex repubblicani. Fra questi Cesare Angelotti, già console della Repubblica che, evaso da Castel Sant’Angelo, trova rifugio nella Chiesa di Sant’Andrea della Valle. Qui incontra il suo amico pittore Mario Cavaradossi che gli assicura aiuto e collaborazione. Il colloquio fra i due è interrotto dal sopraggiungere della cantante Floria Tosca, amante del pittore, che si lascia andare ad una scenata di gelosia perché si accorge che il volto di Maria Maddalena che Mario sta dipingendo è quello della marchesa Attavanti. Dopo essere stata rassicurata dal pittore, Tosca lascia la chiesa e i due amici fuggono via.
Il resto della storia si sviluppa intorno al personaggio del barone Scarpia, capo delle Guardie Pontificie il quale, venuto a conoscenza dell’intesa fra il fuggiasco ed il pittore, ordisce una trappola per conseguire il duplice obiettivo di sedurre Tosca e catturare Angelotti. Fa dunque arrestare Cavaradossi con l’accusa di cospirazione e poi costringe Tosca, con la promessa di un salvacondotto per il suo amato, a promettersi a lui ed a rivelare il nascondiglio di Angelotti.
Tosca cede al ricatto ma, non appena ottenuto il documento, afferra furtivamente un coltello ed uccide Scarpia. Corre dunque a salvare il suo uomo giungendo a Castel S’Angelo, assiste quindi alla finta fucilazione promessa da Scarpia, ma al contrario di come era stato promesso, Mario viene fucilato veramente. Colta dalla disperazione, Tosca si toglie la vita gettandosi nelle acque del Tevere da Castel Sant’Angelo.
Di grande impatto scenico questa Tosca verrà ricordata proprio per le scene di eccelsa ricercatezza curate dallo scenografo Alfredo Troisi che riempivano il grande palco a disposizione che era ricca di dettagli e che richiamavano le mura romane in mattoni rossi del teatro stesso, senza oltraggiarne il luogo.
Una grande pala d’altare, sulla destra del palcoscenico è stata installata per il primo atto su cui Mario Cavaradossi è alle prese con il dipinto della Maddalena: il tenore Domenico Menini, anche se vocalmente non perfetto per il ruolo di Cavaradossi, si distingue per l’eleganza e la pulizia della sua voce, senza nascondere però le difficoltà che ha dovuto affrontare per questo ruolo che necessita di voce lirica e di notevole volume.
Affiancato da Rossana Cardia nel ruolo del titolo, quest’ultima, piccola ma grande Tosca, anche se un po’ aggressiva in certi momenti, tiene bene per l’intera opera regalando più di qualche momento felice nel primo atto e nel terzo atto; un po’ meno nel secondo atto dove purtroppo non è emersa particolarmente nel “Vissi d’arte”; il suo “carnefice” Scarpia, interpretato da Andrea Carnevale, manca completamente per questo ruolo sia vocalmente che scenicamente, e la cosa non è passata inosservata.
Il ruolo di Scarpia è importantissimo in Tosca, tutto il secondo atto è costruito sulla sua figura e necessitava quindi di un’artista diverso che avesse oltre che la voce molta arte scenica. Forse anche per questo motivo la Cardia, non trovando il sostegno giusto da parte del suo partner in scena non ha potuto interagire più di tanto con il personaggio, e questa mancanza ha dato vita ad un secondo atto vocalmente mediocre ed un po’ spento.
I momenti più intensi del melodramma pucciniano sono probabilmente contenuti nelle arie “Vissi d’arte”, nel II atto, ed “E lucevan le stelle”, nel III. In “Vissi d’arte”, romanza divenuta celebre, si coglie la poetica disperazione e lo smarrimento di Tosca che, sotto l’atroce ricatto di Scarpia, si scopre incapace di concepire e di comprendere tanta cattiveria e si rivolge a Dio con toni di supplica ma anche di risentimento: “Vissi d’arte, vissi d’amore, non feci mai male ad anima viva!… Nell’ora del dolore, perché, perché Signore, perché me ne rimuneri così?”
Di contorno il resto del cast formato da Munkyu Park (Angelotti), Dante Muro (il Sagrestano), Gianni Locorotondo (Spoletta), Carmen Maggiore (un Pastorello).
Sicuramente la cosa che ha salvato la serata è stata la messa in scena, come detto sopra, affidata a La Bottega Fantastica di Daniele Barbera che, con le scene ideate da Alfredo Troisi, ha lasciato il segno in questa produzione. Buona anche la regia di Alfredo Corno che ha saputo inserire in maniera opportuna le masse del Coro Lirico Siciliano, guidato dal M° Francesco Costa, che è stato sempre molto puntuale ed intonatissimo.
Buona anche la bacchetta del M° Alessandro Cedrone che ha diretto la giovane Orchestra del Taormina Opera Stars, anche se ci sono state alcune défaillance da parte degli orchestrali, ma che ha saputo riprendere in maniera più che professionale senza particolari problemi.
La direzione artistica è del M° Davide Dellisanti in collaborazione con l’Associazione Aldebaran presieduta da Maurizio Gullotta.
Si replica il 24 Agosto con alcuni cambi nel cast: Tosca sarà Maria Rita Chiarelli e Spoletta verrà interpretato da Riccardo Palazzo.
TOSCA
musica di G. Puccini
Opera in tre atti su libretto di G. Giacosa e L. Illica
interpreti
Tosca Rossana Cardia
Cavaradossi Domenico Menini
Scarpia Andrea Carnevale
Angelotti Munkyu Park
Sagrestano Dante Muro
Spoletta Gianni Locorotondo
Pastorello Carmen Maggiore
Direttore d’Orchestra Alessandro Cedrone
Regia Alfredo Corno
Scene e costumi Alfredo Troisi
Assistente alla regia Martina Paciotti
Scenografie La Bottega Fantastica di Davide Barbera
Costumi Casa D’Arte di Francesco Pipi
Orchestra del Taormina Opera Stars
Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa