Di Diego De Luca
La Juventus vola indisturbata verso la conquista dello Scudetto: nell’anticipo del sabato, nessun problema per la squadra di Antonio Conte che ha battuto il Pescara (2-1) fanalino di coda del campionato e principale indiziato alla retrocessione. “Voglio una Juve con la bava alla bocca” – aveva detto il tecnico bianconero alla vigilia della sfida con gli abruzzesi – e, forte del primato in classifica, la Vecchia Signora potrà adesso trovare la giusta concentrazione per il difficile impegno in Champions League di mercoledì prossimo a Torino con il Bayern Monaco.
A Firenze, il match clou di giornata tra la Fiorentina ed il Milan termina con un pareggio pirotecnico (2-2). Massimiliano Allegri schiera il tridente delle meraviglie con Balotelli, El Shaarawy e Boateng. Dall’altra parte, Vincenzo Montella recupera Jovetic in extremis. L’ex di turno Montolivo porta in vantaggio i suoi sfruttando una clamorosa ingenuità a centrocampo di Pizarro, ma al trentottesimo del primo tempo gli animi si innervosiscono a causa dell’ingiusta espulsione di Tomovic per fallo su El Shaarawy. In campo, l’arbitro Tagliavento diventa oggetto di insulti da parte della tifoseria viola. Stessa sorte, questa volta sugli spalti, per l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani. Parte della tribuna che ospita il dirigente lancia monete ed improperi: Galliani è così costretto ad abbandonare il “Franchi” ed il club rossonero, in una nota, parla del ferimento di un addetto alla sicurezza colpito proprio da una monetina. Poco dopo, le scuse del club viola, ma il personale della Questura di Firenze ha identificato alcuni spettatori, almeno una mezza dozzina, e per un paio di loro, secondo quanto si apprende da fonti di polizia, sarebbe già pronto il Daspo. Il Milan, galvanizzato dalla superiorità numerica, riesce a trovare il raddoppio nella ripresa con Flamini. L’aggancio al Napoli in classifica sembra essere cosa fatta, ma la Fiorentina riesce con uno scatto d’orgoglio a centrare il pareggio grazie a Ljajic e Pizarro. Balotelli, diffidato, si è fatto ammonire e salterà lo scontro diretto di domenica prossima proprio contro la formazione partenopea.
Il Napoli, all’esame di maturità contro il Genoa, risponde nella maniera migliore e allunga in classifica sul Milan: quattro punti in più dei rossoneri sono un buon margine di vantaggio che potrebbe consentire agli uomini di Mazzarri di sbarcare a San Siro con la giusta concentrazione, senza particolari patemi d’animo, per blindare il secondo posto e l’accesso diretto alla prossima Champions League.
Inter ko contro l’Atalanta (3-4). La squadra di Stramaccioni, falcidiata dagli infortuni (out anche Cassano oltre a Milito e Palacio), affonda sotto i colpi dell’attaccante argentino German Denis, autore di una strepitosa tripletta. Champions League lontana, così come sono lontani i ricordi del Triplete.
A metà classifica, pareggio a reti bianche tra Catania e Cagliari con poche occasioni da una parte e dall’altra, mentre Bologna e Torino (2-2) hanno dato vita ad una gara ricca di emozioni per la gioia del pubblico presente al “Dall’Ara”. Di Natale realizza un gran goal nella vittoria dell’Udinese sul Chievo (3-1): sinistro al volo e nulla da fare per il povero Puggioni.
Sempre più avvincente la battaglia per non retrocedere: dopo aver battuto la Roma, il Palermo espugna il campo della Sampdoria (1-3) grazie al duo Miccoli-Ilicic. I rosanero di Sannino raggiungono il Siena a quota 27. Proprio i toscani, infatti, non sono riusciti ad andare oltre il pari (0-0) contro un Parma che non ha più nulla da chiedere a questo campionato.
Lunedì sera il derby tra la Roma e la Lazio potrà svelare definitivamente le ambizioni europee delle due squadre capitoline: i biancocelesti non vorranno abbandonare il treno dell’Europa League, mentre i giallorossi tenteranno di agganciare in classifica gli odiati cugini.
