Cara Francesca,
mettiamo avessi casa vista mare
con il Vesuvio, Capri, Ischia e il sole
che il giorno intero tutta l’avvolgesse
della sua luce
ma… non avessi te,
che ne farei di questo panorama mozzafiato
che non saprebbe darmi solo un attimo
dell’emozione che mi regala il tuo volermi bene?Mettiamo che il ricamo della luna
nelle sue notti magiche di piena
mi regalasse trine argento e oro
ma… non avessi te,
cosa me ne farei di un tale dono
che pur così prezioso
è destinato a perdere
comunque ogni valore
se confrontato a tutto ciò che sento
quando accarezzo i tuoi capelli bianchi?Mettiamo che dal mare mi arrivasse
l’intenso e inconfondibile profumo
che riempie il petto di un fatato aroma
ma… non avessi te,
cosa me ne farei di questo balsamo
che perde ogni suo pregio
se penso a quanto
m’inebria di passione e desiderio
quella carnalità
che la tua pelle mi regala, ancora?Ecco, io questa lettera ti ho scritto
per dirti che la mia piccola casa
con qualche traccia d’umido,
e poco sole, e senza vista mare,
priva sia dell’argento della luna
sia del profumo del mare che non vede,
come tu entri, in quel preciso istante,
s’illumina d’amore,
e al suo confronto
nessuna casa al mondo ha eguale luce!Il tuo Raffaele