Ci sono detti, sacri o profani, che ascolti da bambino, si fissano nella mente e non li dimentichi più. Io, ottantenne, ricordo tre cose apprese da piccolo e mai più dimenticate. Poiché, prima di essere cattolico, mi definisco credente – e ne vado orgoglioso! – e sento che il Dio del bene è uno, per tutti, qualsiasi credo religioso rappresenti, da sempre rispetto ogni religione ed ogni preghiera pur se nel mio animo ritengo che il messaggio lasciatoci da Cristo sia ineccepibile. Ecco il primo: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te!” Il secondo: «Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». E’ illuminante! Il terzo ci è arrivato come massima popolare, ma non fa una grinza: “Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi!” San Gennaro non ha fatto il miracolo di Natale. Quando ho appreso tale notizia, che sicuramente non promette nulla di buono, ho pensato tra me e me, vuoi vedere che in questo miracolo negato c’è stata l’esagerata sublimazione di Diego Maradona da parte dei miei concittadini napoletani che ha spostato l’ago della bussola su valori e ideali sicuramente… fuorvianti? Se crediamo veramente in Dio e nei nostri santi, chi sa che… il nostro San Gennaro non ci abbia negato il suo miracolo perché “abbiamo dato più a Cesare che a Dio” e abbiamo “scherzato” con San Paolo fregandogli lo stadio e regalandolo a Maradona che, senza togliergli alcun merito sportivo, comunque rimane un “fante”, illustre, idolatrato innalzato agli altari della gloria, ma pur sempre un fante!
Raffaele Pisani