Articolo di Diletta Maria Cecilia Loragno
La donna con la sua femminilità, ma al tempo stesso con la sua forza e passionalità, ha dominato le passerelle milanesi: durante la settimana della moda, infatti, abbiamo assistito a collezioni alquanto diverse tra di loro, ognuna delle quali ha esaltato un aspetto diverso dell’Essere Femminile.
Rigore, leggerezza, romanticismo, spirito rock & casual si sono alternati tra sfilate e presentazioni in giro per la città, in un ritmo frenetico e vorticoso.
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Un inno a gran voce contro la violenza sulle donne è stata la sfilata di Grinko: da sempre impegnato a legare la sua visione stilistica a tematiche sociali e politiche a lui care, il designer ha voluto affidare alla nuova collezione la sua indignazione contro ogni tipo di violenza, fisica e morale, nei confronti delle donne, augurandosi un presente e un futuro migliore anche per le sue piccole Emma e Sophia.
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I suoi abiti sono attraversati da energia ed irriverenza: gli abiti femminili si indossano con giacche maschili per uno stile super casual mentre i tessuti naturali sono rivestiti da effetti metallici e la frangia è il fil rouge della collezione.
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Alla sperimentazione e alla ricerca ci ha abituati da tempo Cristiano Burani, che porta in passerella un mix and match dall’appeal contemporaneo e metropolitano: sfila maglieria in alpaca lavorata ai ferri e un total look in maglia dagli effetti tridimensionali. La palette cromatica vede il trionfo del grigio mélange, del neon arancio, del rosso e del giallo verde cangiante.
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‘Nessuna regola ma solo interessanti errori’ è un’espressione con cui si può sintetizzare la collezione John Richmond: nuove proporzioni e mix and match di aspetti tecno e romantici.
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Alberto Zambelli ci ha emozionato con l’Abbraccio che ha improntato la sua collezione: ognuno è unico e separato dall’altro, tranne nel momento dell’abbraccio, un gesto che nella sua semplicità consente di realizzare una vera e propria ‘magia’: fare di due separati un ‘essere unico’.
La naturalezza e la magia dell’abbraccio viene tradotta dal designer in caldi capispalla fortemente sartoriali in suri alpaca o in maglia dal taglio over.
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La silhouette viene avvolta e accarezzata dolcemente dalla seta e da abiti destrutturati, con un effetto di estrema femminilità e grazia.
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Winter blossom: la sfilata di Ermanno Scervino porta in passerella abiti bon ton con intarsi su pizzo chantilly e raso, maglie dalla vestibilità over, ricamate a mano in trame inedite, cappotti dal taglio maschile e dai colli asimmetrici. Nel finale, è un trionfo di femminilità con rouches d’organza all’uncinetto sugli abiti da sera.
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Il rigore delle linee e del design, coniugato alla leggerezza, domina la collezione Cividini, così come al rigore e all’equilibrio si ispira la collezione Maryling, per una femminilità moderna ma sofisticata.
Ci porta nella giocosa atmosfera del circo la sfilata firmata Genny: pezzi dall’attitudine rigorosa e dal look lineare sono, infatti, ravvivati da dettagli divertenti e giocosi, così come glamour e divertente è la scelta degli accessori, per poter vivere la moda in modo spensierato e irriverente.
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Lady Macbeth è la protagonista della nuova collezione firmata Mario Dice: la dark lady diventa il pretesto per trasformare sensazioni e ricordi in abiti dove far convivere femminile e maschile, dove niente è come appare, mentre tutto come l’amore, l’odio, il desiderio e la purezza si trasformano in un cerchio magico.
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La collezione è un viaggio nella personalità complessa e variegata della donna di oggi, un po’ santa, un po’ femme fatale: con le sue creazioni, il designer vuole dare emozioni e lo fa con una tavolozza essenziale (bianco, nero blu, verde, rosso e tocchi oro) e preziose lavorazioni da atelier.