Si è tenuta l’otto maggio scorso la consegna dei premi ‘Ricercatamente’, riservati a ricercatori under 35, promosso dal Consiglio nazionale delle ricerche e dall’Accademia nazionale dei lincei per valorizzare il talento dei giovani che hanno contribuito allo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica. Lo spettro abbraccia tutti i Dipartimenti: dalla conservazione del latte materno ai nanosistemi per rilasciare le terapie anti-tumorali in maniera controllata e selettiva, fino al paradosso dell’innovazione nel sistema giudiziario italiano
Lo spettro delle scoperte e tecnologie di giovani ricercatori selezionato da Consiglio nazionale delle ricerche e Accademia nazionale dei lincei è davvero vario e innovativo: sette under 35 ai quali è stato conferito il premio ‘Ricercatamente’, giunto alla seconda edizione. La cerimonia di consegna si è svolta oggi a Roma, presso la sede dei Lincei in palazzo Corsini, e ha visto riconosciuto con una somma di 5.000 euro un ricercatore per ogni macro-area del Cnr.
Per il dipartimento di ‘Scienze bio-agroalimentari’ la vincitrice è Marzia Giribaldi dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa-Cnr) di Torino, per le sue ricerche sull’ottimizzazione dei processi che portano a una migliore conservabilità della qualità nutrizionale del latte materno, consigliato per l’alimentazione del neonato anche prematuro. Ad emergere nel campo ‘Scienze biomediche’ è Claudio Procaccini dell’Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale (Ieos-Cnr) di Napoli, per lo studio della relazione tra lo stato energetico-nutrizionale e la disregolazione funzionale del sistema immunitario, allo scopo di comprendere i meccanismi di base che governano la tolleranza immunologica nell’ambito di disordini autoimmunitari.
Nella macro-area ‘Scienze fisiche e tecnologie della materia’ premiata Nicoletta Gnan, assegnista presso l’Istituto dei sistemi complessi (Isc-Cnr) di Roma, per i suoi studi su nuove interazioni colloidali che, oltre ad avere rilevanza per lo sviluppo di nuovi materiali, sono utili per comprendere e manipolare le interazioni tra particelle. Nel settore ‘Scienze chimiche e tecnologie dei materiali’ si è distinto Michele Iafisco, ricercatore presso l’Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici (Istec-Cnr) di Faenza, per lo sviluppo di nanosistemi bioriassorbibili in grado di rilasciare l’agente terapeutico in maniera controllata e selettiva nei distretti tumorali.
Nella macro-area ‘Ingegneria, Ict e tecnologie per l’energia e i trasporti’ il premio è andato a Carmela Russo, assegnista dell’Istituto di ricerche sulla combustione (Irc-Cnr) di Napoli, per gli studi sulla produzione e caratterizzazione dei carboni formati nella combustione, rilevanti per il miglioramento dell’efficienza energetica, la tutela dell’ambiente e come materiali idonei all’ingegneria. Ricercatrice presso l’istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi-Cnr) di Perugia, Angelica Tarpanelli è la vincitrice del premio nel settore ‘Scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente’, per l’uso di sensori satellitari per applicazioni idrologiche e idrauliche. Infine, per il dipartimento ‘Scienze umane e sociali, patrimonio culturale’ il premio è stato consegnato a Luca Verzelloni, assegnista dell’Istituto di ricerca sui sistemi giudiziari (Irsig-Cnr) di Bologna, per lo studio del paradosso dell’innovazione nel sistema giudiziario italiano.
“Attraverso questo premio, il Cnr e i Lincei intendono far conoscere al grande pubblico giovani di qualità e valorizzare il loro lavoro”, ha detto Luigi Nicolais, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche. “Promuovere l’eccellenza presente nei nostri dipartimenti è principalmente un modo per continuare a proporre la ricerca e il suo più grande Ente nazionale come cerniera e leva per la crescita del Paese: un obiettivo ambizioso per il quale ci affidiamo soprattutto ai giovani, che invito ad avere fiducia e che conto sapranno guidare il cambiamento. Insieme dobbiamo però crederci e trovare risorse, pubbliche e private, tali da poter assicurare un futuro stabile ai ricercatori precari e garantire la crescita complessiva della ricerca. Solo in questo modo eviteremo di disperdere un patrimonio prezioso di passione e talento”.
“Voi giovani ricercatori ci ringraziate, ma in questo momento storico dimostrate spesso di essere migliori di noi, quando facevamo ricerca 40 anni fa. Quindi siamo noi oggi a ringraziare voi per quello che fate e per quanto lo fate bene”, ha dichiarato il presidente dell’Accademia dei Lincei, Lamberto Maffei. “Con la ricerca non si diventa ricchi e anche oggi, come in passato, le difficoltà sono tante e mancano i fondi, ma questo lavoro va oltre al denaro. Si è spinti dal desiderio di scoprire il mondo e la ricerca rappresenta lo stimolo giusto perché è senza confini e mette continuamente in contatto con nuove realtà”.