Domando scusa se questa mia lettera può sembrare all’inizio un poco incerta. Perdonatemi, sono alquanto confuso, ma spero che alla fine riuscirò a chiarire il mio pensiero… mi chiamo Oberdan… no, forse Pisacane, o Filzi, Sauro, Battisti… o sono forse uno dei fratelli Bandiera, o uno dei fratelli Cervi, oppure uno dei martiri di Belfiore, o forse sono Caracciolo, o forse Poerio, o Confalonieri, o un giovane fulminato sulle barricate napoletane del ’48, o un martire delle Fosse Ardeatine, o un partigiano di Bassano del Grappa impiccato ad un albero… o una delle tante donne degli opposti schieramenti violentata e stuprata… o sono un semplice militare di scorta, o un carabiniere o un poliziotto di quelli trucidati da malavitosi senza scrupoli… non so di preciso chi sono, ma a nome di tanti martiri, di tante persone sconosciute e “comuni” che hanno creduto in un’Italia unita, libera, onesta e democratica e che, sognando e credendo in questa Italia, hanno lottato e si sono sacrificati per questi ideali, voglio scongiurare coloro che pensano all’indipendenza e alla sovranità delle regioni Lombardia e Veneto di cancellare dalla lloro mente questa pazza idea che vanificherebbe il sacrificio di tutti i nostri Caduti. In più vanificherebbero l’impegno di tanti altri milioni di italiani delle restanti regioni che quotidianamente, seriamente e con coscienza, sgobbano e si sacrificano per superare correttamente e dignitosamente ogni ostacolo.