QUANDO LA CORRUZIONE VIENE DALL’ALTO

Quando a tradire sono proprio uomini dello Stato posti ai vertici  della magistratura, delle università, della politica e delle più importanti istituzioni del nostro Paese; quando si legge che quei tali religiosi usano per scopi personale il denaro che i devoti offrono alla Chiesa, oppure da un Tg si sente che il talaltro prete è stato denunciato per pedofilia o per abusi sessuali; quando un quotidiano pubblica che quel tale medico operava pazienti che non avevano alcun male unicamente per carpire congrui compensi dalle Asl, oppure che l’altro eccelso luminare accettava “contributi” per velocizzare la lista d’attesa per un trapianto; quando senti delle truffe della beneficenza ad opera di false ONLUS che agivano per proprio profitto calpestando ogni principio morale; quando ogni valore umano viene calpestato da psicologi e assistenti sociali che manipolavano la mente dei bambini per lucrare sulla loro pelle, sono tante – e tanto più amare – le considerazioni che si è portati a fare, e prima di ogni altra imprecazione esclami: come siamo caduti in basso! Ti senti offeso, tradito, umiliato da una classe dirigente che credevi immune da ogni contagio! Quale sciagurato esempio questa gentaglia dà alle nuove generazioni, quale disastroso avvenire prepara ai giovani già tanto provati dalla mancanza di lavoro, dalla volgarità di una società deteriorata, dal degrado urbano e da fiumi di droghe sempre in agguato e pronte a distruggerli nel corpo e nell’anima?