Meglio non l’avessi vista la “Napoli segreta” di Corrado Augias (Rai Tre -17 aprile 2021). Brutto, triste, squallido lo scivolone del professore che per oltre mezza trasmissione si è limitato a riproporre tutti gli stereotipi che sono la purulenta piaga che infanga la città. Era iniziata alla grande la trasmissione dalla Certosa di San Martino, poi invece di proporre gli interni del Museo che accoglie il meglio della grande storia della nostra terra – dallo straordinario presepe Cuciniello all’immensa pinacoteca e tutte le altre meravigliose espressioni di arte e cultura che hanno fatto di Napoli una delle tre capitali europee con Parigi e Londra – Augias ha preferito usare tutto lo spazio possibile per raccontare Gomorra, camorra, contrabbando, monnezza e schifezze varie ripescando le solite immagini negative che denigrano la nostra amata terra. Ancora una volta tanto spazio dato alla parte peggiore della storia e, per fare qualche nome, neppure un accenno alla miriade di figli illustri e di personaggi provenienti anche da terre lontane rimasti estasiati da Napoli. Perché neanche un cenno a Caravaggio, Benedetto Croce, Salvatore Di Giacomo, E.A Mario (il “Signor tutto della canzone”, autore di immortali melodie e della “Leggenda del Piave”), Enrico Caruso, Raffaele Viviani, Domenico Rea, Michele Prisco, Giuseppe Marotta?… Non una parola per i grandi intellettuali che nei secoli hanno dedicato a Napoli superbe pagine di storia, da Goethe a Stendhal, Oscar Wilde, Pablo Neruda, Alessandro Dumas… Mi dispiace, professore Augias, le era stata offerta una buona possibilità per rendere giustizia alla nostra terra mentre lei ha preferito imboccare l’usurato vicolo delle banalità e dei luoghi comuni piuttosto che gli immensi spazi illuminati dal meraviglioso arcobaleno che fa di Napoli una città unica al mondo!
Raffaele Pisani
