Che bella mattinata ci siamo ritagliati, tutto grazie alla decisione di Francesca che mi ha fatto conoscere un’altra Catania! Con appena due euro per il costo dei biglietti, la Metropolitana ci ha portati in pochi minuti alla nuova stazione, Fontana. Un incanto! Una meraviglia! Interessanti i reperti archeologici esposti ed encomiabile lo studio dei curatori della mostra. Ci siamo guardati chiedendoci all’unisono: ma dove siamo? Qui è tutta un’altra Catania! Sì, questo ci siamo detti, proprio noi che poco prima, percorrendo il Corso Sicilia avevamo guardato -nauseati – il pavimento di piazza Stesicoro e l’interno dei portici e i marciapiedi che percorrevamo per raggiungere appunto la stazione Metro da cui eravamo partiti. Sudiciume accumulato da mesi e degrado che fanno presumere la totale mancanza di ogni controllo da parte degli organi competenti e dei proprietari dei vari punti di vendita. Tutto ciò offende Catania e tutti quei catanesi che operano per il bene della città. Si sente dire: “ma che figura ci facciamo con i turisti?” Ma è per noi, soprattutto, per la nostra dignità che dobbiamo adoperarci per dare a Catania quel volto che le spetta di diritto per la sua storia, per i natali di tanti personaggi illustri, per le sue bellezze naturali! E non cerchiamo alibi dicendo che gli immigrati sono la causa di questo sfacelo perché è chiaro che essi si adeguano all’ambiente che trovano. Ogni cittadino diventi perciò un attento controllore denunciando qualunque irregolarità e rimboccandosi nel contempo le maniche curando non solo il proprio “orticello” ma il “giardino” comune. Il bene pubblico è di tutti e tutti dobbiamo esserne consapevoli e responsabili. La stazione Fontana della Metropolitana non deve essere un punto di arrivo bensì il punto di partenza per chi vuole amare Catania con il cuore e non con vuote parole! In punta di piedi azzardo un suggerimento: fare in modo che possano vedere quanto è bella tutti gli scolari di Catania, sono loro gli eredi della città e devono comprendere l’enorme differenza che c’è tra il sublime e il degrado. Non bastano le buone intenzioni di uno o più amministratori, occorre un tenace lavoro di squadra a cui dobbiamo contribuire tutti, nessuno escluso. Insieme possiamo farcela!
Raffaele Pisani