ROMA\ aise\ – “Chi non capisce molto di editoria, vede magari che i quotidiani in lingua italiana all’estero percepiscono contributi pubblici (in tutto il mondo civile la stampa è sovvenzionata) e si immagina proprietari di giornali che si arricchiscono vivendo felici e contenti. Se così fosse, ci sarebbe la corsa a fondare nuovi giornali in ogni parte del globo.
Ma, siccome così non è, assistiamo ad un triste, inarrestabile stillicidio di chiusure. I numeri sono drammaticamente esplicativi”. Ad elencarli è “L’italiano” in questo articolo pubblicato oggi sulla pagina web del quotidiano.
“Un anno fa i quotidiani italiani nel mondo erano 8: uno in Europa: La Voce del popolo (Croazia), due in Nord America: America Oggi (USA) – Il Corriere Canadese (Canada), tre in Sud America: La Voce d’Italia (Venezuela) – Gente d’Italia (Uruguay) – L’Italiano (Argentina), 2 in Australia: Il Globo (Melbourne) e La Fiamma (Sidney).
Oggi sono esattamente la metà (4): La Voce del Popolo (Croazia) al suo 69mo anno di vita, America Oggi (USA) al suo 26mo anno, Gente d’Italia (Uruguay), al suo 14mo anno e L’Italiano (Argentina) al suo 7mo anno.
Il Corriere Canadese ha sospeso le pubblicazioni nel maggio 2013. Recentemente la testata è stata acquistata dall’ex ministro Joe Volpe che vorrebbe tentare di rilanciarla. La Voce d’Italia (Venezuela) è solo online da luglio 2012, Il Globo e La Fiamma, entrambi di proprietà dell’Italian Media Corporation, sono diventati bisettimanali (escono lunedì e giovedì).
Perdendo la metà dei suoi quotidiani all’estero, l’Italia è diventata più povera, ha perso molto. Perché i quotidiani italiani nel mondo sono il collegamento tra l’Italia e le sue comunità, il veicolo principale dell’internazionalizzazione del prodotto italiano e del made in Italy, lo strumento di preservazione e diffusione della lingua italiana.
Che fare? Il quotidiano più giovane di tutti, L’Italiano, sta tentando la strada della comunicazione globale già percorsa da testate illustri specie negli USA. Al tradizionale cartaceo, che serve la zona a più alta concentrazione di italiani al mondo (la Gran Buenos Aires dove vivono quasi 400mila connazionali) ha affiancato la possibilità di sfogliare in abbonamento le edizioni del giornale sui tablet e sui computer. Ha infatti un’App sull’Apple Store per iPad ed Iphone e su apparati Android è leggibile con il medesimo sistema con il quale è leggibile su computer. E naturalmente ha anche un suo portale sul web.
Per quanto riguarda la strategia editoriale, L’Italiano ha scelto di essere il quotidiano “locale” della grande comunità italiana di Buenos Aires ed è ormai diventato il punto focale delle attività legate all’italianità. Solo nell’ultimo mese il giornale è stato adottato come strumento didattico nei corsi di lingua italiana dell’Istituto di Cultura ed è stato co-organizzatore di eventi culturali, scientifici e gastronomici di grande successo”. (aise)